" Dio
mio, infinita
fonte di gioia, di
mistero, di amore, rivelami
la tua presenza, aiutami
a sentirti, a pensarti, a
percepirti. Mio
Dio io
so che sei infinitamente amabile: lo
so che ci si può innamorare di te, molto
meglio e più profondamente, di
quanto ci si possa innamorare di
un altro essere umano. Ma
la nostra mente è distratta, il
nostro cuore è pesante, la
nostra energia dispersa. Aiutami
ed aiutaci a
reinventare l’innamoramento di Dio. Quante
sensazioni ci da di
piacere, di felicità, di
entusiasmo, l’innamoramento
comune: sono
sì riferite all’essere umano, alla
presenza dell’amato, ma
prima di tutto sono sensazioni che
abbiamo dentro di noi, sono nostre. L’amore,
l’innamoramneto, la
meraviglia, vivono
dentro di noi. Possiamo
quindi certamente rivolgerle
a te, riferirle a te.
Certamente,
mio Dio, non
puoi rivelarti a noi nella
tua bellezza, nella tua potenza: non
riusciremmo a contenere tanto amore, a
percepire tanti misteri. Tu
ci doni il libero arbitrio, affinché
noi impariamo ad amare, a credere, anche
senza vedere, senza avere una
rivelazione improvvisa davanti, Non
possiamo vedere ed abbracciare Dio come
possiamo vedere ed abbracciare una
donna, un uomo. Se
io mi innamoro di una donna, se
contemplo i
suoi occhi, la sua anima, le sue forme, certamente
arde la fiamma del mio amore, ed
essa si erge, si eleva, si slancia, fino
a raggiungere il
tuo cuore, o mio Dio.
Mi
innamoro di Dio riconoscendolo
nella
donna amata. Se
contemplo la natura, sensazioni
di bellezza e di espansione attraversano
il mio cuore, e
si elevano a te, principio
infinito, una
gratitudine immensa, un
innamoramento gentile. Ogni
amore, ogni felicità, parla
di Dio. Mio
Dio, tu
sei innamorato di me. Sorgente
infinita ed eterna, ami me, tua
creatura, ami me, scintilla
divina nel tuo grembo. Sei
infinito, bello e sapiente, fonte
di meraviglie e di misteri: per
questo, mio Dio, sono innamorato di te. Mi
ami, mi cerchi, mi scruti, mi stimoli, sei
innamorato di me: anche per questo, mio
Dio, sono innamorato di te. Certamente,
mio Dio, tu ti nascondi: la
tua prova d’amore non è il rivelarti esplicito
ed immenso, ma
il porre gli indizi, gli stimoli, nel
cuore della natura, nel
cuore delle persone
schiave e sofferenti nel
cuore delle persone gioiose
e creative, nel
cuore degli eventi. Aiutami
mio Dio a scoprire le tue tracce, aiutami
ad innamorarmi di te. Credo
in Te, credo
nella tua presenza in me: ovunque
tu sei, ami e crei. Concedi,
mio Dio, agli esseri di
comprendere che
cosa voglia dire innamorarsi
di te, anche
partendo dai nostri limiti. Allora
sarai sempre nel
cuore e nelle menti degli esseri. Come
l’innamorato pensa sempre all’amato, e
gioisce, e desidera, e
fantastica, e ne parla a tutti, come
l’amore provoca ondate di
entusiasmo e di creatività, così,
a maggior ragione, o amante divino tutti
parlerebbero e vivrebbero te nell’entusiasmo,
nell’abbandono, nell’amore,
nella creazione. Tutti
sarebbero sempre in cammino, per
inabissarsi nell’infinita
beatitudine divina. Lode
a te, amante divino: concedi
a tutti gli esseri la
possibilità di
riconoscere e cantare la
tua presenza.
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