Esitai
lungamente al pensiero di te.
L'acqua
fresca del mattino, scorrendo,
mi
sottrasse ai sogni, e tu esistevi già.
Non
so a quale dei due mondi tu appartenessi,
a
nessuno?
Fummo,
e non ricordo, per mano
condotti
ai profumi e ai colori di un tempo.
Esistevamo
quando la coscienza di noi stessi
superava
le nostre memorie.
Perdona
la mia penna, se ti offende,
accoglila
come puoi, insieme alle mie debolezze.
La
Nostra Natura ci attende.
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