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FENICE

Di: Walter Lundari  

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Esitai lungamente al pensiero di te.

L'acqua fresca del mattino, scorrendo,

mi sottrasse ai sogni, e tu esistevi già.

Non so a quale dei due mondi tu appartenessi,

a nessuno?

 

Fummo, e non ricordo, per mano

condotti ai profumi e ai colori di un tempo.

Esistevamo quando la coscienza di noi stessi

superava le nostre memorie.

 

Perdona la mia penna, se ti offende,

accoglila come puoi, insieme alle mie debolezze.

La Nostra Natura ci attende.

 

Walter Lundari

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