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«I Poeti che presentiamo in questa rubrica sono stati scelti con la saggezza dell’imparzialità.

Adesso sta a voi dirci, con il vostro voto (da 1 a 10), quanto conta «la nostra saggezza»

e chi merita la «Corona d’Alloro»

con il vostro suffragio dato con la medesima saggezza critica, tenendo presente l’opera, non il Poeta»

«POETA TOP DEL 2004»

Per votare basterà inviare un e-mail, al seguente indirizzo: poeticamente@libero.it, scrivendo nell’oggetto il nome dell' Autore  cui intendete dare il voto

Presenta:

La musicalità nel mondo Poetico di: 

MARCO SAYA

Il nostro nobile poeta, Marco Saya, nato a Buenos Aires nel 1953, dove ha trascorso la prima infanzia, ha intuito ed espresso con arte mirabile quest’azione sublimatrice della musicalità nella poesia, esprimendo il suo alto incitamento di forza e di ottimismo, descrivendo nelle liriche gli stati emotivi e mentali suscitati dalla volontà creativa per inserire nei versi (pregni di alto impegno sociale, senza lacrime di alambicchi), suoni morbidi di saxofoni capaci di armonizzare il Jazz con la musica di un recital per violino.

Numerose sono le composizioni poetiche, che producono simili effetti.

Posso menzionare solo alcuni degli esempi più significativi:

«Perchè               fingi?

Perchè   non sei più capace di desiderare?

               Di amare?»

Il tipo di ricerca da lui adottato, si attua fra un individuo ed altri esseri umani appartenenti ad un gruppo di cui egli è parte della più piccola combinazione costituita da un uomo e una donna, al gruppo familiare che include i figli, ai vari gruppi sociali, nazionali ed a gruppi sempre più vasti, fino a che la coscienza dell'individuo abbraccia in un armonico rapporto l'intera umanità.

Il secondo tipo di ricerca consiste nel riconoscimento e nell'accettazione sempre crescenti da parte dell'individuo delle leggi, dei rapporti e dei ritmi che governano la vita dell'Universo.

«La semplicità è tutto

Peccato che appartenga a pochi»

Questo tema è il più caro al nostro, il quale ha esposto i suoi concetti e riferito alcuni fra i risultati dei suoi esperimenti vocali per dare alla composizione quella musicalità che la metrica non più usata, ha fatto, in parte perdere alla lirica moderna. In questo modo Saya ci fornisce il modello originario per la struttura artistica di questo mondo affinché potesse divenire simile al suo Creatore. Esse producono armonie, creano forme terrestri mediante l'armoniosa consonanza della musica e danno la loro configurazione cosmica. Nella lirica sayana, l'armonia è il risultato dell'intuizione, cosciente che Dio ha dato all'anima umana proporzioni armoniche e il nostro, cosciente di questa verità, l’ha messa in atto.

«Confondere rende di più

Vorrei essere semplice»

A mio parere, non serve collegare strettamente la sofferenza all'arduo processo stilistico, al puntiglioso impegno di linguaggio che, invece, balzano subito agli occhi le note di una musica varia e dolente. Al Saya non interessa la «meravigliosa tecnica del verso, e del verso libero», invece, punta sulla composizione scarna, incisiva, anche usando spesso il verso spezzato, ecc., ciò avviene al di fuori di ogni connotazione contenutistica, piegando le definizioni a puntualizzare la natura del verso, la fisionomia del discorso poetico, l'impegno di una musicalità nuova e per questo più difficile a riconoscersi.

«Un mouse

Una keyboard

Un modem

Un monitor

Un floppy

Un cd-rom

Una workstation

Li guardo

Li utilizzo

Li sfrutto

Ho compassione per loro...»

La materia verbale si fa ricca e scabra, il ritmo accelera in sonorità dure e insistite, come di risacca che s’infrange contro gli scogli delle sponde marine, dove sembra che la voce si conciti per raggiungere l'altezza del tono. Lo spunto lirico si esaurisce, ma senza sperdersi, e trova il suo mondo poetico in uno sviluppo di modi ritmici estremamente attento e sinuoso, come se s’imperniasse sulle parole più incisive e scabre.

Il verso, invece di investire direttamente la materia del proprio motivo musicale, si attarda a seguire la materia stessa in tutti i suoi anfratti.

Grazie a quest’analisi attenta Saya ci parla di un soffio di musica più aperta quanto più sbandierata e continuata fino all’esasperazione.

L'individuazione musicale, nella poesia di Marco Saya accompagna strettamente l'individuazione «critico-riflessiva della poesia stessa»

«Poesia di un vecchio che piange

Poesia è l’improvvisazione di un assolo

Culmine di rabbie mai sopite

Spenta l’esecuzione di un vecchio spartito

Note incolori per musicisti stanchi

Conservatorio di parole ammuffite e illeggibili

Poesia di chi soffre la propria anima

Disperazione di chi non accetta una minestra

Riscaldata»

Come si vede, la riflessione sayana è calata nel vivo della poesia, come una sostanza ragionata. Non si tratta d'un'armonia facile abbandonata e fluente; bensì d'una musica pacata e, mai rassegnata, dove, nella nitidezza dell'incisione, si vede che lo sviluppo delle immagini, è visibile.

Ed è da ricercare qui, in questi anni, uno dei problemi nodali della speculazione critica contemporanea che misura il verso dei giovani col metro di un Leopardi, di un Petrarca, di un Luzi, di un Quasimodo, di un Montale.

Invece si dovrebbe ripartire daccapo e analizzare singolarmente il manufatto, dei nostri giovani puledri; il loro cogitare, il mondo metafisico dal quale nascono le metafore e l’impegno civile e morale che fanno risaltare la bellezza del loro vivere quotidiano, è ramificato nel letto naturale della poesia, e fanno col linguaggio corpo e tono lirico, accentuano e giustificano la posizione artistica e il mondo poetico in cui vivono.

Marco Saya è presente in numerosissimi siti e in varie antologie, quali «Poeti Adda 2001»; «Premio città di Melegnano 2001»; «Premio Città di Monza 2001», ecc…

Ha pubblicato Bambole di Cera (Antitesi - Laura Vichi Publisher); Raccontarsi (Istituto Italiano di Cultura, Napoli); un ebook dal titolo Sassolini; Dirimpettaio (Oceano Edizioni) e Oltre.

Saya nella sua poesia propone immagini musicali con un'intelligenza lucida, accompagnata da una sottile ironia, quasi a voler «decodificare» il caos imperante di questo periodo. Per tale motivo la lirica sempre misurata musicalmente, non a caso la sua qualità di musicista jazz irrompe in una vena letterario-poetica nuova, fuori dagli schemi della poesia tradizionale.

Musica, lucidità e arte della parola, formano il mondo poetico di questo splendido artista affascinate e intrigante.

Leggiamo alcune poesie tratte da varie raccolte

per valutare con la nostra sensibilità il valore di questa Poesia

1

 

Perchè fingi?

Perchè   non 

sei più capace di desiderare?

            Di amare?

Perchè   non sai cosa vuol dire

Perché   così va bene

            In fondo è una brava persona

Perché   la rassegnazione è un premio...

 

2

La semplicità è tutto

Peccato che appartenga a pochi

Essere complicati è più semplice

Confondere rende di più

Vorrei essere semplice

La mia confusione non me lo consente

 

3

Una bambina raccoglie il fiore

Il bambino gioca al gameboy

La mamma amoreggia con un nokia

Il papà sente la partita

Quattro estranei a un picnic

8

Chattare

 

Il linguaggio della pseudo - scrittura.

Il virtuale delle aspettative sempre disattese.

Fotografie ammuffite spacciate per "uova fresche di giornata"

Copia/incolla della propria vita raccontate per convincere se stessi

Guardarsi di fronte ad un freddo monitor e pensare di essere chissà chi...

Sognare ed incontrare il Principe Azzurro e trovare una copia triste e sbiadita di un Fantozzi qualunque con una Cita ed una Pinuccia malamente celate...

Tristezza per un mezzo multimediale che offre solo sogni e false illusioni pagate a caro prezzo.

Solitudine per tutti quei nessuno che pensano di essere chissà chi...

Inutilità per chi vuole scrivere il diario della propria vita ad uso e consumo di chi invece cerca un'ora d'amore...

12

Forse ricordo di essere stato bambino

Di avere un fratello lontano

Un amore importante

Breve eclisse di luna piena

Breve stagione autunnale

Poco il tempo per pensare

Di essere come sempre

Solo con il mio bicchiere

Griffato Rosenthal e di...cristallo...

 

13

VITA MUSICA

Triadi d’amore in dissolvenza binaria
Intervalli di ritmo per suggestive danze esotiche
Accordi nel calderone la melodia accade
Pause sospiri di un tempo che si volta
Note scandiscono parole tra noi
Scala della vita in crescendo sale
Ad libitum per il gran finale

Reno Bromuro

 

 

 

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