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«I Poeti che presentiamo in questa rubrica sono stati scelti con la saggezza dell’imparzialità.

Adesso sta a voi dirci, con il vostro voto (da 1 a 10), quanto conta «la nostra saggezza»

e chi merita la «Corona d’Alloro»

con il vostro suffragio dato con la medesima saggezza critica, tenendo presente l’opera, non il Poeta»

«POETA TOP DEL 2005»

Per votare basterà inviare un e-mail, al seguente indirizzo: poeticamente@libero.it, scrivendo nell’oggetto il nome dell' Autore  cui intendete dare il voto

Presenta:

DISEGNI METRICI E RITMO MUSICALE NEL MONDO POETICO DI:

DANIELA COSTANTINI

 

 

Daniela Costantini, vive a Roma con le due figlie: Valeria ed Elisa. Divide il suo tempo, in attesa d’essere nonna, tra ufficio, casa, famiglia e le sue passioni, che sono forse… in po’ troppe. Le piace il lavoro a maglia, all'uncinetto, preparare i dolci con le sue mani, la pittura il disegno, la lettura, l'informatica, la musica specialmente quella del fantastico musicista australiano Tony O'Connor.

Regina assoluta della sua vita è la poesia; nulla la coinvolge di più. Trascorre molte ore a leggere Prévèrt, Neruda, Gibran, De Mello e altri, compreso qualche contemporaneo che ha inserito, affettuosamente, e perché le piacciono le sue poesie nel suo sito <http://www.nostalgiaetenerezza.it/>. Ha iniziato a scrivere poesie per dare un'espressione all’anima, per imprimere i sentimenti che le vivono dentro e che hanno urgenza di arieggiare sulla carta perché il lettore vi possa trovare uno spiraglio di nostalgia e tanta tenerezza.

Navigare in Internet le appare fantastico. Ha conosciuto tante persone. Confessa con gli occhi sfavillanti per la gioia: «Ricordo le ore che trascorrevo sfogliando le pagine di un sito. Quello di nonna Mary, poi… era un mondo incantato, proprio come quello dei miei sogni; un mondo senza violenza, senza soprusi,  un mondo a misura d'uomo, anzi di bambino... sì, perché i bambini sono adorabili, rappresentano il nostro domani ed il nostro prezioso presente. Nel regno incantato delle favole mi trovavo nel posto adatto per dare spazio alla bambina che conservo gelosamente».

Daniela Costantini, nel suo mondo poetico raggruppa (almeno nelle prime liriche) poesie, che in apparenza è «Poesia introspettiva», perché analizza i significativi mutamenti della testimonianza della vita affettiva, considerati nel  passaggio dal mondo antico, attraverso le teorizzazioni del diritto dell’amore universale e naturale degli affetti tra uomo e uomo, tra uomo e famiglia, ormai sorpassati. Ella con sentimento scevro da complicazioni intellettuali, mette a fuoco le differenze attribuite all'atto del «provare un fatto» dinanzi a questa società che oggi popola il mondo, connesse alla frattura introdotta dalla Rivelazione poetica. Le violenze inquisitorie, che solo oggi possono apparire tali, sono legate ad una visione della natura umana fondata sul postulato personalistico dell'immortalità dell’anima, come afferma Santo Agostino, oppure sul dualismo delle sostanze, anima e corpo, come sottolinea Cartesio. Parafrasando l'adagio delle «Meditazioni della natura offesa» si indirizza alla comprensione del senso attuale di quegli eventi, coglibili, in prospettiva, dallo sguardo critico sia dello storico, sia dall’intuizione del Poeta dell'età moderna. 

QUANDO SCRIVO UNA POESIA

 

Quando scrivo una poesia

abbraccio il mio cuore

e assisto alla complicità

tra la penna fra le dita

e il foglio ancora bianco.

 

Col pensiero mi avventuro

tra i sentieri della mente

e divento uno strumento

mosso da invisibili dita,

un accordo di musica

a lungo cercato,

un piccolo ciottolo

che traspare tra le acque

di un ruscello cristallino.

 

Si leva un canto dall’anima,

assaporo la libertà

di idee soltanto mie

e sento un fruscio di ali intorno.

Ali di libertà, ali leggere

che portano i pensieri

                         oltre l’infinito.

L'intuizione è una delle funzioni meno riconosciute e meno apprezzate, perciò è poco sviluppata oppure repressa, con un meccanismo simile a quello degli impulsi nell'inconscio, seppure la motivazione è diversa.

Reprimere l'intuizione è produzione del mancato riconoscimento, della svalutazione, dell'ignoranza e della mancanza del suo rapporto con le altre funzioni psicologiche.

Quest'ultimo punto spinge a rendersi conto che un processo conoscitivo completo implica l'uso della sola intuizione e, la sua intelligente comprensione, la sua interpretazione e inclusione delle conoscenze.

Queste sensazioni ed emozioni,si sperimentano sia come stimoli, sia come calmanti, armonizzandoli e creando discordanze e scissioni.

La vita psicologica ha i suoi ritmi complessi d'euforia e di depressione, di dolore e di gioia, di fervore e di stanchezza, di forza e di debolezza, ecc… 

Queste condizioni sono estremamente sensibili all'influsso dei ritmi musicali; proprio come certe attività dei ritmi del corpo, che sono le sue emozioni e la musica che si fondono. Questo avviene nella vera Poesia, che può essere musica vivente espressa con l'intero essere del poeta. Ad esempio, più rapido è il ritmo, maggiore è la tensione che produce. Un’interessante analisi degli effetti psicologici prodotti dai vari disegni metrici può essere trovata nel capitolo di Howard Hanson su Emozionai Expression.

ASCOLTAMI…

 

Ti piango con tenerezza,

ti ricordo con tutti i nostri ricordi,

ti mando un sorriso

quando ripenso al tuo.

 

Volo da te come piuma

colorata d’arcobaleno

e tu accogli il mio amore,

mi asciughi le lacrime,

ascolti i miei sussurri.

 

Uno scambio d’amore

oltre la vita

protetto dall’amore di Dio,

dagli Angeli che sorridono

alle nostre anime innamorate.

 

Il nostro indissolubile amore

cinge profondamente il cuore.

Ogni verso, mentre produce tipicamente una specifica frequenza vibratoria, a sua volta produce anche determinati effetti fisici e psicologici. Come è noto, la musicalità di un verso ha un grande potere sia sullo spirito sia sul comportamento tra il Poeta e il lettore; per mezzo del ritmo si possono immaginare sinfonie la cui armonia dona allo spirito la pace desiderata sia la calma auspicata e la forza di rilassarsi dopo lo «svuotamento» dell’anima ansiosa di donare, come una clessidra la cui sabbia sembra formare figure geometriche. Il Poeta sa che le figure sono frutto della sua immaginazione eppure le vede le fa sue si compenetra in esse per trascrivere sulla pagina le proprie sensazioni al lettore che ne rimane incantato.

Quanto più potente è l'emozione provata, tanto più sensibile e vibrante è la sostanza viva dei versi sul nostro corpo. Ogni verso ha una sua particolare musicalità, una particolarità che non può essere espressa con le parole.

Perché le parole produrrebbero singolari effetti psicologici, cui non sarà  possibile attribuire una specifica qualità emotiva a ciascun verso.

SOTTO L’ARCOBALENO

 

È un mattino dipinto d’arcobaleno

e mille emozioni m’increspano l’anima.

Le strade ancora bagnate di pioggia

riflettono le mille sfumature del cielo;

mille colori,

mille pensieri,

mille emozioni fatte di te.

 

Mille baci poserò sulle tue labbra

tra poco…

quando ti incontrerò…

 

Mi immergerò nel tuo sguardo

dove incontrerò la tua anima.

Naufragherò nel mare del tuo amore

senza cercare salvezza.

Le strade ancora bagnate

sono ora una specchio di luce;

alzo gli occhi…

mi stai venendo incontro.

Mi fermo a guardarti…

troppa emozione;

ti sorrido, mi sorridi…

sotto i colori dell’arcobaleno.

La combinazione più importante è un’attività mentale regolata, che fa di tale connubio spesso tempestoso, calma di un totale abbandono spirituale perché, finalmente può annullarsi in quell’amore che le da vita e speranza, ansia e tremore ma anche una gioia infinita. In altri casi avviene una lotta fra le due parti, in cui temporaneamente l'una o l'altra predomina.

Queste funzioni costituiscono una preziosa e necessaria attività dell'intelletto senza che esso tenti di svolgere altre che esulano dalla sua competenza. C’è tra le due componenti uno scambio non soltanto di emozioni ma anche di sensazioni,immagini e impulsi, che influiscono fortemente sulla costruzione musicale di una lirica; per cui mentre il ritmo metrico è prodotto da una successione di suoni, l'armonia è prodotta dalla sovrapposizione di vari versi che fondono contenuto e forma, per avere gli accordi desiderati.

LA MADRE DEL SOLDATO

 

Nei suoi occhi culle di lacrime

Nel cuore uno scrigno di ricordi

Nell’anima brandelli di tenerezza

Nei passi lo sforzo per segnare il passo

ed onorare il figlio adorato

 

Nelle mani stringe il domani tanto sognato...

quello che non le apparterrà più...

La madre ha perso

la continuazione di sé

che aveva donato al mondo

La diversità di natura e di struttura dei vari versi e ritmi musicali, incluse le parole che danno significato umano, da alla composizione il ritmo con una particolare qualità che difficilmente può essere definita, ma che è facilmente riconoscibile, proprio perché suscita specifiche reazioni emotive.

Quindi, risulta chiaro (come già ebbi modo di dire presentando una sua poesia come opera del mese) «come nella Poesia della Costantini, l’ispirazione sia associata all’evoluzione del pensiero e al ragionamento, che il canto fa con se stesso prima di essere vergato sulla carta, colpevole, prima ancora che sia giudicato dal critico, di attirare a sé ammirazione e commozione. E’ da questo assunto e da questa cultura che, procederà gran parte del pensiero poetico della Costantini, si distacchi, con evidenti ripercussioni da quello degli altri cantori».

 

«Le luci prendono vita,

s’accendono bagliori tremuli

nei nostri sguardi affettuosi…

sembra passato tanto tempo,

ma è stato soltanto il tempo di un sogno

scandito da attimi d’amore».

L'insieme di questa testimonianza ha il pregio di mostrarci l'importanza della confessione dell’autrice di volere una famiglia, d’altri tempi, va bene, ma una famiglia unita che divida gioia e dolori sia dei genitori, sia degli altri componenti: fratelli e sorelle; saper cogliere questa tradizione e saperla trasferire nel nostro modo di vivere e di pensare, che poi dovrebbe essere un modo di pensare la società del futuro.

 

 

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