In quest'ora in cui langue il meriggio
tra rami spogli e sentieri di fango
- infreddoliti tacciono gli uccelli -
sciolgo i miei pensieri
per la campagna imbrunita
in cerca di passi da liberare
oltre il fossato d'acqua stagnante.
E c'è spazio e c'è tempo
nel mio pellegrinare senza ostacoli
sull'antica muta terra
che trattiene nella tarda stagione
semi di vita per nuove aurore.
Lontano il bosco s'è bevuto
l'oscurità delle nubi
per creare confini di buio
dove il cascinale senza fumo
s'addormenta schiacciato dal tempo.
Verso levante spaziano i sogni
fino a un lontano vapore
che confonde terra e cielo
ma lascia ai più veloci pensieri
l'infinita possibilità d'emigrare.
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