Il Vento

 

Ti parlerò del vento
che impercettibile giunge
e s'infila nella siepe
componendo fruscii
che sanno di parole
sussurrate in amore.
Le foglie vibrano la vita
con leggeri sussulti
d'un risveglio di luce
e le pianticelle di grano
- rigide fino a ieri -
ondeggiano la libertà
d'inchinarsi al sole
nel chiaro mattino.
Avverto la brezza
che soffia sul collo,
sul viso, negli occhi
lacrimando colori
e m'accarezza la pelle
calda per suscitare brividi
di sensazioni nuove.

Era un mattino di maggio
- io tentavo di reggermi in piedi
nel cortile di terra battuta -
quando d'improvviso mi colse
mia madre e pianse forte
sui miei capelli ancor gonfi
di brezza. Nel cortile vuoto
passò un soffio leggero d'anima.

Anche l'uomo era ormai vento.

E il vento mi seguì in collegio
rifugiandosi nel bosco accanto
per donare fruscii d'azzurro
nel canto del mattino e piangere
alla sera melodie di ricordi.
A volte tornava a bussare
insistente alle finestre
per farsi sentire
che m'era accanto.
E non potevo aprirgli
nemmeno con la scusa
che il camerone soffocava
di tanti pensieri ingabbiati.

Ma un giorno soffiò più forte
e spalancò il portone
per riportarmi nell'aia vuota
dove subito si fece brezza
e carezza e sussurro e voce.

Costanzo Liprandi - Coriandoli d'acqua