Non mi sono costruito un Dio
se l’avessi inventato
lo potrei buttare
quando soffocante
fosse la sua presenza .
Egli è nato con me
anzi era già con me
nel grembo di mia madre.
Il Dio dell’uomo?
Semplicemente “Egli è”!
Non lo puoi sognare
come un bimbo in attesa
non lo puoi piangere
come un padre perduto
Ti è accanto ogni giorno
nello svago o sul lavoro
nelle ore del pianto
o nella gioia più intensa.
Puoi inventare una siepe
costruire un muro
e, poi, rintanarti dietro
sperando d’esserti nascosto
ma sicuramente lo ritrovi
davanti, come un bimbo, che ti chiede:
– Perché hai chiuso la porta?
Egli è come il soffio del mattino
che lacrima rugiada di colori
tra le piante tenere del grano.
È come il vento della sera
che t’accarezza con l’ultimo tepore
rubato al giorno che muore.
È come il respiro delle ore
che s’acqueta tra le foglie
nell’agonia dell’estate
o appiana l’onda del mare
quando il cuore piange
l’abbandono d’un amore.
E quando non senti la sua voce
e pensi che Lui sia morto
d’improvviso ti scaglia negli occhi
lamine di luce
affinché si ridesti l’anima tua.
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