Microsoft: i segreti di un successo | ||||
di Pino Navato | ||||
Microsoft è una società con 26000 dipendenti e un fatturato
fra 14 e 15 miliardi di dollari. Il valore delle sue azioni continua a
salire raddoppiando, o quasi, ogni anno e la penetrazione sul mercato dei
suoi principali prodotti è tale che sempre più spesso l'azienda
di Redmond è descritta come un monopolista. Questo è potere.
Ma come è riuscito Bill Gates, partendo da zero, a costruire un
simile impero? Quali sono i segreti del suo successo? A queste domande
si propone di dare una risposta il libro Codice Microsoft (titolo
originale: Microsoft Secrets).
Il sottotitolo parla chiaro: Come la più potente software company
del mondo crea tecnologie, guida i mercati, valorizza le risorse umane;
gli autori, insomma, descrivono l'organizzazione interna della Microsoft
e la sua evoluzione nel corso degli anni. Il loro studio si è basato
principalmente su lunghe interviste e sulla consultazione di migliaia di
pagine di documenti interni, spesso confidenziali, e dei dati riguardanti
i progetti. Le interviste hanno interessato 38 impiegati, da alti dirigenti
(Bill Gates incluso) a quadri intermedi e a programmatori, collaudatori,
ecc. I documenti esaminati più importanti sono stati i cosiddetti
postmortem, documenti scritti alla fine del ciclo di vita di un
prodotto, che si sono rivelati una fonte di preziosi dati oggettivi sulla
qualità la pianificazione e la gestione del progetto, nonché
sull'evoluzione, nel corso degli anni, delle tecniche di specificazione,
sviluppo, collaudo e documentazione adottate in seno alla Microsoft. A questi
documenti sono stati affiancati rapporti sui problemi riscontrati dai
clienti, materiale didattico usato all'interno dell'azienda ed altro ancora.
Per avere una simile libertà d'indagine gli autori hanno permesso alla
Microsoft di revisionare il manoscritto prima della pubblicazione e suggerire
modifiche, tuttavia affermano che la Microsoft non esercita alcun controllo
sui contenuti del libro. Tra gli argomenti trattati risulta particolarmente interessante la descrizione dell'approccio allo sviluppo del software usato dalla Microsoft, approccio che viene chiamato sincronizzazione e stabilizzazione. La sua essenza è semplice: sincronizzare continuamente l'attività delle persone, come singoli e come gruppi, e consolidare (stabilizzare) periodicamente un prodotto durante il suo sviluppo, piuttosto che una volta sola alla fine. In altre parole si procede per traguardi interni: ad ogni traguardo si correggono gli errori e si perviene ad un prodotto stabile, non completo, non perfetto, ma molto stabile. Ad ogni traguardo, dice Bill Gates, "sappiamo esattamente dove siamo, e non inganniamo noi stessi e non commettiamo la sciocchezza di lasciare le cose come stanno e sperare". Si tratta di un processo di sviluppo iterativo, in antitesi con quello classico, rigidamente sequenziale, detto "a cascata". La tecnica usata dalla Microsoft ben si presta al caso in cui c'è da creare un gran numero di componenti interdipendenti e difficili da definire accuratamente nelle prime fasi del ciclo di sviluppo, per cui diventa necessario cambiare i dettagli del prodotto strada facendo. Chi ha intenzione di presentare il proprio curriculum alla Microsoft leggerà certamente con interesse, e forse anche con orrore, le pagine dedicate alla gestione del personale. Solo il 2 - 3% delle persone intervistate viene assunto. Di queste interviste pare siano famose le domande di cultura generale, del tipo: stimare il volume di acqua che affluisce dal Mississippi o il numero di distributori di benzina negli Stati Uniti (non è tanto importante la risposta quanto il metodo con cui il problema viene analizzato). A questo punto vi starete chiedendo dove sia l'orrore; bene, eccovi una carrellata di commenti tratti dalle interviste al personale. Giudicate voi.
I contenuti del
volume non si esauriscono qui: molto interessanti, ad esempio, sono anche
il capitolo dedicato alla strategia per dominare i mercati e il sondaggio d'opinione
tra i dipendenti, riportato in appendice, con domande del tipo "Le donne hanno
le stesse opportunità dei colleghi maschi?" oppure "Lo stipendio è
equo?". Le risposte, ovviamente, le trovate nel libro!
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