Gesù rispose:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me
non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Primo tema.
Titolo: Si può capire l’Io del Cristo soltanto cercando il Padre.
Argomenti: Gesù parlando ha
liberato dai fini terreni, dall’azione, dalla regola, dalla tradizione, poiché
la Vita è un impegno personale(6) Il sentimento,
se non è superato rischia di lasciarci nell’illusione di aver capito il parlare
di Cristo(8) Solo superando il
pensiero dell’io si può intendere questo “Io sono il pane di vita”(9) In superfice troviamo la contraddizione, la conflittualità(12) L’impegno ad approfondire le parole di Cristo, la Verità
è in profondità(13) La verità può essere
trovata solo quando è conosciuta(14) Noi
conosciamo rapportando le cose al pensiero dell’io: falsa conoscenza(15) La vera conoscenza si ha nella Causa, in ciò che giustifica l’esistenza di
qualcosa(16) L’Io del Cristo va
sempre rapportato con l’Io del Padre(17) Il Pane è per
coloro che sono già vivi, cioè attratti dal Padre(18) L’attrazione è già
comunione(19) Il Pane ci mantiene
in Vita ma non dà la Vita, chi dà la Vita è il Padre(20) Il Pane ci porta alla Conoscenza e può essere mangiato solo nel Padre(20) L’Io di Cristo si propone come pane per essere
assimilato(21) Solo assimilando l’Io
di Cristo ci manteniamo in Vita(21) Dio è il
principio della nostra Vita e il mezzo che ci mantiene in Vita se mangiamo il
suo Pane(21) Alla base
dell’attrazione c’è sempre una conoscenza(22) Noi desideriamo una cosa in quanto questa si è
annunciata a noi(23) Serve un alimento che
ci mantenga in unione, restare col Padre verso cui abbiamo attrazione(23) L’io del Cristo può essere capito solo secondo l’intenzione Padre(25) Per scoprire l’Io del Cristo devo scoprire la sua intenzione:
glorificazione del Padre(28) Un essere morto(non
atratto dal Padre) non può mangiare il Cristo(32) Bisogna avere ben chiara davanti a noi la meta(34) L’essere del Cristo va assimilato(35) L’io del Cristo è la glorificazione del Padre, Lui mi porta a conoscere il
Padre(35) Io mangio il cibo
del Cristo quando m’impegno a conoscere il Padre(36) La contraddizione è un aiuto(39) In Dio tutto
è armonia, lontano da Dio tutta l’opera di Dio è in armonia(40) Per capire devo andare in profondità(40) Cristo
parlando impegna noi a capire(43) L’io è effetto
di ciò che desideriamo(48) Far scendere l’Io
del Cristo su un piano materiale(49) Non dobbiamo
riverstire il parlare di Cristo della nostra intenzione, dobbiamo cercare la
sua Intenzione, altrimenti mangiamo noi stessi e non capiamo nulla credendo di
capire(50) Spogliarci di tutte
le nostre intenzioni(50) Giudicando l’altro condanno me stesso perché lo
rivesto delle mie intenzioni(52)
8/Giugno/1980
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Secondo tema.
Titolo: Le purificazioni.
Argomenti: I doni di Dio non devono diventare in noi intenzione.
L’impegno personale col Verbo ci Dio. Non confondere l’impegno con Dio col sentimento. Concentrazione d’interesse sull’Io di Cristo. In superfice non si vede l’essere della persona. La presenza dell’altro dipende da Dio. Pensare Dio senza capirlo. La
superficialità è incostanza nell’ascolto. La parola
rivela l’io. L’io del Figlio si
conosce dal Padre a cui ci conduce il Figlio. Assolutizzare le nostre sensazioni. Restare in
comunione con Dio. Il bambino e il
vecchio: capacità d’attenzione. Dio dà alla
creatura la capacità di capire. L’unico
maestro è Cristo. La persona e il segno
della persona. La missione centrale
del Cristo è il Padre. L’imitazione di
Cristo. La fede e la
conoscenza.
15/Giugno/1980
Gesù rispose:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Terzo tema.
Titolo: Proposta e promessa.
Argomenti: Il motivo per cui si
cerca Gesù. Miracoli e segni. Non fermarsi al segno orizzontale ma cercare il significato verticale. Il cibo adeguato alla fame. La ripetitività del segno. Passione di
segni o significati. La proposta: “Chi
viene a Me”. Gli spostamenti
materiali e spirituali. L’arrivare a una
presenza, non dipende da noi. Solo quello
che facciamo su iniziativa di Dio ci avvicina a Dio. L’avvicinarsi è portarsi alla presenza sperimentata. Solo trovando il Padre sperimentiamo la presenza del
Figlio. L’Io del Figlio nel
mondo si trova solo come segno. La Presenza é
conseguenza della conoscenza. La rivelazione del
Padre. La conoscenza di
Cristo in relazione al mio bisogno. Il sigillo di
Verità. Il rapporto Padre
Figlio è di conoscenza. La conoscenza
sensibile e spirituale. Fede: Presenza di
Dio non sperimentata. La conzapevolezza
nasce dal Tu di Dio. Il rifiuto di
conoscere la Verità. Segno/Dio=intenzione. La mancanza d’amore. Il significato viene
da Dio. Ricevere da Dio, non
attribuire. Tutto è Vangelo. La pienezza di gioia. Lasciarci condurre a trovare quello che già ci è dato.
22/Giugno/1980
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e
chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Quarto tema.
Titolo: Due “fami” e
due sazietà.
Argomenti: Le apparenti contraddizioni di “fame e
sazietà” con la Scrittura. La fame subita. La Fame proposta delle beatitudini. La fame è
desiderio di assimilazione. Il principio
unficante. La fame di Dio
bisogna volerla. La Fame viene dalla
conoscenza del Principio. Più il nostro pensiero prende forma e più siamo liberati dalla molteplicità
dei pensieri. La fame imposta e quella proposta. Beati voi che avete fame. Dove non c’è
desiderio non c’è vita. La stabilizzazione
della fame. Desiderio e speranza.
L’appagamento del desiderio. L’incapacità di restare con Dio. Con la fine
dei doni di Dio finisce la possibilità di tradire e quindi aumentare l’amore. Dio dà la stessa paga a tutti ma è diversa la capacità personale di
goderne. In paradiso non c’è l’invidia. La fame e la sazietà. Più si ha presente
Dio e più cresce la fame di Dio. La Fame è
grazia di Dio. La Fame crescente.
6/Luglio/1980
Gesù rispose:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più
fame e chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Quinto tema.
Titolo: Fame imposta e
fame proposta.
Argomenti: La condizione per
vedere e assimilare il cibo spirituale. La specifica
fame d’assoluto. La delusione del
possesso. La vita è
desiderio. Conoscenza e
attrazione. La stabilizzazione
dell’amore. Il rifiuto della
Parola. Le fami molteplici.
Il campo e il tesoro. L’ansia. Le dieci vergini. Fame eletta e
imposta. Non possiamo volere
una cosa che non conosciamo. Nulla di
relativo può soddisfare la fame d’Assoluto. Scoprire l’importanza
della conoscenza di Dio. La fame è volontà. Accogliere sia ciò che si capisce che ciò che non si
capisce. Nella vita eterna
vedremo quello che avremo creduto.
7/Luglio/1980
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e
chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Sesto tema.
Titolo: Sazietà delle
vergini stolte e sazietà delle vergini sagge.
Argomenti: Dio parlando a noi ci conduce a conoscerlo e
quindi alla sua presenza. La fame non
soddisfatta. Fame eletta e fame
patita. La sazietà maledetta. L’amore non s’accontenta del sentito dire. Il lavoro di gruppo e personale. L’azione
sacerdotale dell’uomo. La parola inquinata. Solo la fame riconosce il pane. La
convinzione dell’importanza di conoscere Dio. Il buon samaritano. Tutto è sacro. L’ascolto di Dio. L’esterno è un banco
di prova. Cristo e Marx. La sazietà che è vita e la sazietà che è morte. Possedere la Verità. La sazietà è
relativa al desiderio. La sazietà che offende
l’io. La fame relativa che non nasce da Dio. La sazietà che chiede. I figli e i servi. Si entra su iniziativa del Cristo. La fame
tardiva. L’amore anticipa
perché intelligente. Maria e Cristo. Il
desiderio è vita.
13/Luglio/1980
Gesù rispose:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più
fame e chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Settimo tema.
Titolo: Sazietà che è
vita e sazietà che è morte. I
Argomenti: La fedeltà. Il tempo
libero. Sfuggire alla fine del mondo. La morale di Dio. Il perdono chiesto a Dio e al fratello. Bere il
calice. La totalità del pensiero rivolta a Dio. Gli squarci di Verità. Il divieto di
parlare sul dono ricevuto. Custodire la parola
di Dio. I segreti del re-Tobia. L’apostolato. La sazietà e la fame delle vergini stolte. La fame parziale. L’impegno personale di fronte alla Verità. L’amore che non pensa. La mente è un valore superiore che assorbe
tutto il resto. Amore e intelligenza. La piccola
provvista di olio. Il pensiero che prevede.
14/Luglio/1980
Gesù rispose:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più
fame e chi crede in me non avrà più sete. Gv 6 Vs 35 Ottavo tema.
Titolo: Sazietà che è
vita e sazietà che è morte. II
Argomenti: Il purgatorio. L’anima già adesso èfuori dal tempo. I valori che trascendono il tempo. La Pentecoste è scoprire la Presenza. Purgatorio e Pentecoste. Le pretese del
mondo vecchio. Restare sul monte
Tabor. L’andarsene di
Cristo è per fortificare l’anima. Rivedere tutti
il vecchio mondo in Dio. Niente si annulla
della nostra vita. Comprendere tutta la
nostra vita nel Fine. La tribolazione del
purgatorio. In purgatorio Dio ci
ripresenta tutti i motivi che ci hanno allomtanato da Dio. “Lo Spirito vi condurrà”. Le aderenze dell’io che c’impediscono di godere di Dio. La noia del purgatorio. Tutto è già fatto. Barzelletta sull’inferno.
Episodio giovane in purgatorio. L’amore anticipa il momento dell’incontro. Senza intelligenza non c’è amore. Visione che precede
il credere e visione che segue il credere.
15/Luglio/1980