Il pane di
Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo. Gv 6 Vs 33 Primo tema.
Titolo: Il passaggio dalla “cosa” alla persona.
Argomenti: L’amore per Dio ci fa
odiare dal mondo(00) La Parola di Dio ci
porta lontani da tutti(1) Il coraggio di
affrontare ogni rischio(6) Lasciarsi consumare
dall’amore di Dio(7) Lasciare il nostro
Egitto(9) Stolto è l’uomo che
ride delle cose di Dio(12) Dio è vivente, la
creatura vivificabile, il cibo assimilato rende viva la creatura(19) Il cibo assimilato mette in comunione la creatura col
Creatore e qui abbiamo la partecipazione alla Vita(19) Cristo obbliga a superamenti continui e pochi giungono in cima con Lui(20) Il “pane che non passa” è un oggetto(21) Dio scende a noi e offre a noi questo pane(21) Il fare dell’uomo sta nel credere a questo pane che
viene a noi(21) Il vero pane è quello
che il Padre dà a noi(22) Adesso dice che il
pane è una persona(22) Oggi la parola di Dio
parla per impegnarci in quello che ancora non vediamo-futuro-vita eterna(22) Domani avrò davanti a me nessun altro cibo all’infuori
di una Persona(23) Cosa vuol dire avere
alimentarsi di una Persona?(24) Domani avremo una unica Persona offerta come cibo per
alimentarci(25) Il Figlio ci dà la sua
vita ma la sua Vita è il Padre(26) Dandomi la
sua Vita mi porta nella Vita(26) Pane materiale,
morale, di sapienza e Persona(27) La condizione
per poter mangiare un pane è ritenerlo necessario(28) Dio parlando a noi tende a formare la convinzione di quello di cui abbiamo
bisogno(28) Dio opera per
portarci nella fame che è la condizione per poter mangiare(29) Dicendo “vero pane” esclude tutti gli altri pani(29) Domani non potrò alimentarmi con gli altri pani, resterà
come unico pane il Figlio di Dio(29) Trovarsi
affamati ma nell’impossibilità di mangiare(30) Disprezzando la Verità si diventa incapaci di nutrirsi
di essa quando si presenta(31) Noi oggi ci
nutriamo di cause seconde ma arriva un momento in cui spariranno(31) Noi dobbiamo assimilare la Persona(32) Abbiamo una Parola che è segno e arriva a me e una Parola che è Persona(33)
Dio sta incentrando la nostra attenzione su
un oggetto finale: una Persona(33) Come fare a
mangiare una Persona?(33) Se assimiliamo le
parole di una persona diventiamo desiderio di quella persona(34) Noi non possiamo volere qualcosa che non abbiamo ben presente nella nostra
volontà(34) Se Dio non ci
presenta Se stesso non possiamo volerlo(34) Aderendo alle
sue parole, Lui concentra il nostro desiderio sulla Sua Persona(34) Cristo ci porta a toccare una realtà spirituale che
attualmente noi non vediamo(35) La vita eterna
è presenza di Dio in tutto(35) La sapienza
ha come centro la Persona divina(37) Sarà Lui stesso
in noi a parlare la sua sapienza esteriormente(37) La nostra intelligenza e la nostra sapienza sono Dio(37)
Intervento CINA(39) Quando trattiamo con cose e quando trattiamo con persone?(42) Possiamo cosificare, strumentalizzare tutto, anche
Dio(42) NINO(44)ELIGIO(49)
AMALIA(56) Quando consideriamo
un esistente come cosa o come persona?(58) Finché abbiamo
presente la nostra intenzione trattiamo tutto, anche Dio come cosa(59) Tendendo a sottomettere alla nostra intenzione
cosifichiamo tutto(59) Persona è intenzione, intenzionalità(1.00) Trattiamo una persona come tale in quanto scopriamo e
rispettiamo l’intenzione di quella persona(1.00) Quando imponiamo la nostra intenzione, togliamo l’intenzione alla persona e
la consideriamo solo come corpo, scorza(1.00) Quando prego Dio con una mia intenzione, tolgo a Dio la
sua intenzionalità e lo considero come cosa potente che mi può soddisfare, come
il denaro(1.00) Devo uscire dalla mia
intenzione per poter trattare l’altro come persona, per poter scoprire la sua
intenzione(1.00) Assimilare il Figlio
vuol dire conoscere il Padre, perché l’intenzione del Figlio è il Padre(1.01) Nel pensiero dell’io, strumentalizziamo tutti anche Dio, alla nostra
intenzione(1.02) Fintanto che
considero il Pane(Verbo) come cosa, io assimilo il pane a me stesso, se invece
supero la mia intenzione il Pane che mangio trasforma me in Sè(1.04) La messa del povero(1.06) Tutto nella
creazione è scala per giungere a Dio, non per fermarci sui gradini(1.09) PINUCCIA(1.11) La difficoltà
a vedere una persona è soggettiva ed è causata dall’intenzione che portiamo in
noi(1.15) Fintanto che porto
la mia intenzione, questa m’impedisce di vedere l’intenzione dell’altro(1.15) La persona si caratterizza in quanto porta in sé una intenzionalità e
agisce e parla sempre secondo essa, non possiamo agire senza un
intenzione(1.16) All’ultimo tutto
diventa persona, perché tutto è carico dell’intenzione-persona di Dio(1.17) La “cosa” è segno, richiamo, parola della Persona Divina(1.17) Togliere l’anima all’esistente(1.18) Noi ci inganniamo
ponendo la nostra intenzione sui segni di Dio(1.19) Il segno non diventa tale se non passiamo alla Persona(1.20) Sostanzialmente abbiamo due persone: Dio e l’io(1.20) Tutto è segno di Dio ma noi avendo una nostra intenzione, togliamo
l’intenzione originale ai segni(1.20) Pensando a me mi privo della possibilità di
vedere l’intenzione di Dio e strumentalizzo l’onnipotenza di Dio al mio
desiderio(1.21) Amando Dio ami, dove
vedi l’intenzione di Dio e tutto è intenzione di Dio(1.22) L’intenzione del Figlio è il Padre(1.22) Mangiare non è
conoscere il Figlio, perché solo il Padre conosce il Figlio(1.22) Io devo interessarmi al pensiero dell’altro, non a ciò che è l’Altro(1.23) Noi siamo tenuti ad assimilare l’intenzione del Figlio
che è il Padre(1.23) L’errore di fermarsi
al sentimento-io con Cristo(1.24) La trota
della mamma(1.25) Finchè non superiamo
l’io consideriamo l’Altro per quello che può servirci(1.26) Capire gli argomenti che Dio ci presenta(1.27) I segni sono Pane, la cosa non è pane(1.31)PENSIERI CONCLUSIVI(1.32) Noi possiamo avvelenarci pensando a Dio(1.37)
11/Maggio/1980
Il pane di
Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al
mondo. Gv 6 Vs 33 Secondo tema.
Titolo: Scendere dal Cielo.
18/Maggio/1980
Dio è colui
che discende dal cielo e dà la vita al mondo. Gv 6 Vs 33 Terzo tema.
Titolo: Dalla
molteplicità all’unità.
Argomenti: ELIGIO(14) La possibilità delle tenebre di accogliere la Luce(26) Dio opera per salvare tutti e anche la fine
del mondo è per salvarci(27) Fintanto che c’è del mondo abbiamo un campo di gioco aperto fra Dio e l’uomo(28) L’orgoglio puro del demonio(29) La vita è nell’unità, la molteplicità è non
vita(29) L’unità del mondo,
quindi la vita è in profondità(30) Dio opera nella
superficialità /molteplicità del mondo in cui ci troviamo per chiamarci alla
sua Unità/Vita(30) L’opera di Dio nel
nostro mondo è la Parola che tende a convincerci che la Vita sta in Lui e non
nella sua creazione(31) La Parola di Dio nel
nostro mondo è vocazione, è ponte anche nell’agonia per passare dalla
molteplicità all’unità(31) Mondo e spirito del
mondo(32) Cogliere l’unità che
in profondità della molteplicità(34) La vita è
nell’unità, l’unità è data dalla comunione(34) Dio opera per recuperare le tenebre a qualunque livello esse siano(36) Dio
è infinito ma l’opera, i segni di Dio per richiamare la creatura sono finiti(36)
La fine dei segni provoca l’irreversibilità(37) Anche il dannato deve riconoscere che tutta l’opera di Dio era per
salvarlo(37) Noi entriamo nella
Vita nella misura in cui contempliamo Dio che opera, non nel guardare noi(38) Il giorno in cui vediamo Dio che opera in tutto, diventiamo pensiero di
Dio e siamo Vivi(38) La non vita è data
dalla dispersione nella molteplicità e nella molteplicità abbiamo la
conflittualità(38) Tutto il mondo
passa, perché è segno e deve lasciar spazio allo Spirito che non è segno(43) Il nostro pensiero è fatto a immagine di Dio, abbiamo il
pensiero-spirito e il segno-parola(43) Il pensiero è
significante sè nella parola ma la parola passa(43) Se però ascoltando la parola non passiamo al pensiero,
perdiamo la parola che è passata e non arriviamo al pensiero(44) “Chi fa il male resta schiavo di esso”(44) L’attrazione per i miei rifiuti bilancia l’attrazione per
Dio(45) L’irreversibilità(46)
Il fallimento(48) NINO(51) Il mondo prima
e dopo il peccato(54) La vita nasce dall’unione
del segno col Creatore: comunione(55) L’opera di Dio
nel peccato dell’uomo si conclude con la morte di Cristo in croce(56) Il peso sull’uomo della sua iniziativa autonoma(56) L’uomo vede il bene ma non riesce a farlo perchè attratto dalle sue opere,
dai suoi rifiuti(56) La fatica dell’uomo
per superare se stesso in Adamo non c’era(57) La difficoltà a fare silenzio(58) AMALIA(59) Nella molteplicità non c’è vita, la vita è
nell’unità(1.00) La conoscenza
necessaria di Colui che è uno(1.00) Noi non
cogliamo l’unità di Dio in quanto non siamo capaci a restare alla presenza di
Dio(1.01) Dio parla al livello
in cui noi siamo capaci di restare(1.01) Il demonio
separa l’opera di Dio da Dio, volontà contraria(1.02) Rivestiamo le creature della nostra intenzione e quando abbiamo ricoperto
tutto l’universo della nostra intenzione abbiamo l’irreversibilità(1.02) Vedere in tutte le creature lo specchio di me e non di
Dio(1.03) Cosificare il mondo è
imporre la mia intenzione su tutti i segni di Dio(1.04) Continuamente attratto e respinto da Dio(1.05) Nel mondo orizzontale vediamo la molteplicità sempre crescente, la parola
di Dio che parla in superfice m’invita ad approfondire in profondità nell’unità
di Dio(1.07) Il processo dell’avere
è un processo di morte, il lasciare, per Dio è un processo di vita(1.08) L’impossibilità di unificare è morte(1.09) Senza la presenza del Luogo in cui unificare non posso
unificare(1.09) La conoscenza di Dio
mi dà la possibilità di unificare(1.11)Maggiormente
conosco la Causa e maggiormente posso unificare gli effetti(1.11) Se Dio non avesse dato a noi lo Spirito/vita, noi non potremmo arrivare
allo Spirito/vita(1.12) Dio mi fa toccare
con mano che io non sono il Creatore ma spettatore delle opere di un Altro:
conoscenza iniziale-fede(1.13) Il luogo in
cui raccogliere è il pensiero di Dio in noi che tutti abbiamo(1.15) Quando la parola di Dio viene a me mi dà la grazia di
poter raccogliere i segni di Dio in Dio(1.15) Il mio rifiuto alla parola di Dio mi renderà difficile l’ubbidienza a
Dio(1.16) La torre di
Babele(1.18) Il fallimento della
vita(1.19) La bestemmia(1.19) Satana(1.22) Impegnandoci in Dio
unifichiamo nell’unità(1.27) La molteplicità è per
scoprire l’orientamento(1.28) Le creature
sono delle freccie indicatrici(1.28) L’intenzione è
l’elemento significante(1.29) Dare la vità è
dare la possibilità di unificare nel vivente: Dio(1.30) Dio parla in questo mondo molteplice ma per portare noi nell’Unità(1.31) Le cose che non si vedono sono tutte unificate nell’intenzione
di Dio quindi si tratta di giungere a cogliere l’intenzione di Dio(1.32) L’unità di Dio è in profondità, per questo non si vede naturalmente(1.32) La Vita discende dalla Vita ma va colta nella sua
Sorgente(1.33) La parola di Dio è
rivelatrice della Verità(1.34) Partendo da
Dio si riveste tutto dell’intenzione di Dio e tutto diventa cielo di Dio, anche
la nostra terra molteplice(1.34) In Paradiso
non c’è difficoltà ad amare Dio e superare noi stessi(1.36) Dare la vita non è morire per-, ma dare la possibilità
di conoscere la Vita(1.38) La creatura riceve,
chiudendosi non riceve(1.40) Io posso
salire solo nella misura in cui uno scende dall’alto verso di me(1.41) Quando pensiamo Dio, non siamo noi a pensare Dio ma è Dio che pensa noi e
ci invita a pensare Lui(1.42) La nostra
anima si nutre di Assoluto e gli argomenti terreni la intossicano(1.44) Come troviamo il tempo per mangiare materialmente dobbiamo trovare il
tempop per mangiare spiritualmente(1.45) Il silenzio è
dato dalla presenza di una sola persona(1.46) La pazienza di Dio(1.47)
25/Maggio/1980
Allora gli
dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».Gv 6 Vs 34
Titolo: Verticale e
orizzontale.
Argomenti: La formazione in noi
di interrogazioni e problemi è opera della parola di Dio(2) La noia è quando Dio tace(3) Anche non
avere dubbi, può essere una situazione pericolosa(3) Questi giudei sembrano aver maturato una certa fame di un pane diverso dal pane materiale(4) La vita viene a noi dal conoscere l’intenzione di Dio(4)
L’armonia è effetto di approfondimento, la
Verità è in profondità(4) Prima Cristo aveva corretto l’intenzione di questi
giudei(5) Apparentemente questi
giudei hanno capito le correzioni di Gesù(6) Gesù ci dice
che questa domanda dei giudei non procedeva da fede in Lui(7)L’interrogazione dei giudei è fondata sul sentimento(9) Il terreno sassoso della parabola del seminatore(10) Risposta entusiasta alla Parola ma che cede alla prima difficoltà(11) Confondere il
sentimento, l’entusiasmo con la vera vita spirituale(11) Reagire secondo le proprie impressioni, senza riportare al Padre(12) Il sentimento è superficiale e si ferma all’io(13) La costanza nel cercare, nella convinzione(14) Il sentimento è opera di Dio, non è cattivo ma lo diventa
quando lo facciamo motivante il nostro agire e pensare(14) I sentimenti possono essere un ostacolo insormontabile alla conoscenza di
Dio(15) San Giovanni della
croce: Dio essendo trascendente non si confonde con nulla di ciò che può essere
sperimentato(16) Dio non si confonde
con nessuna creatura e può essere trovato in un solo luogo: il pensiero del
Padre(17) Tutta la creazione
ci sollecita a raccoglierci nel puro pensiero di Dio(17) Il sentimento può illuderci di camminare sulla retta via, quando in realtà
camminiamo su una via errata(18) La radice in
noi stessi rende noi costanti(19) Possediamo
veramente il motivo di quello che vogliamo solo se lo possediamo in Dio, cioè
se deriva in noi da Dio(20) La vita si attinge
in colui che è Uno, la vita è comunione(20) La funzione
delle creature è segnalarci Dio(21) La funzione
del sentimento: la Samaritana(23) Il sentimento
ci mette in movimento verso Dio, farlo motivante diventa negativo(24) Il rifiuto verso Gesù come Pane di vita(26) Scendere dalla persona alla cosa(26) Vestire la lezione
esterna della mia intenzione(27) Credere vuol dire
essere aperti e attenti, fino ad arrivare all’intenzione di Dio(28) Predicare il regno di Dio: rivelare la volontà di Dio(28)
Bisogna sempre approfondire, restando in
superficie restiamo ingannati dal sentimento(34) “Dammi sempre di quest’acqua”, la samaritana(36) Il rischio del gruppo, il vero lavoro è personale(44) La fede apparente(53) Le
contraddizioni sono per farci approfondire(54) La fede è impegno a scoprire l’intenzione dell’Altro,
non applicare la nostra intenzione alle parole dell’Altro(54) La fede è movimento, non importa il punto in cui siamo(57) Approfondire la Parola in verticale, non in orizzontale(1.02)
Terreno buono è quello profondo(1.03) Fintanto che siamo motivati da fatti esterni, non
abbiamo attinto la Vita, la Vita è dentro(1.04) Libero è solo chi nasce dalla volontà di Dio(1.05) Ascoltare: intendere le parole di Cristo nel pensiero del
Padre(1.07) Dio è Colui che
illumina le sue parole(1.07) Quando leggiamo
materialmente le parole di Cristo fraintendiamo(1.08) Tutto è buono se visto in Dio(1.10) Lettura
incontro successivo(1.25)
1/Giugno/1980