Il
morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un
sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare". Gv 11 Vs 44
Titolo: La liberazione
dell'uomo.
Argomenti: L'uomo è schiavo. Resurrezione
Lazzaro e Gesù. Lazzaro risorge ma è condizionato. Libertà dell'oggetto e
del soggetto. La vera libertà. Cos'è la libertà? Comunicazione
di Dio al nulla. Creare. La creatura è condizionata. Resurrezione e
principio. Le bende di Lazzaro.
21/maggio/1994 casa di preghiera
Fossano
Gesù proprio parlando dello Spirito dice:
"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
La liberazione dell'uomo sta proprio nel giungere alla
conoscenza della verità.
Fintanto che l'uomo, qualunque sia, in alto o in basso,
sapiente o stolto, fintanto che non giunge a ricevere lo Spirito Santo non è
libero.
Ricevere lo Spirito Santo non è un atto magico, perchè è
conoscenza, che è presa di consapevolezza della Presenza del Padre e del Figlio
in noi.
Gesù dice: "Noi Padre e Figlio verremo e faremo
abitazione in lui" parlando della Pentecoste.
Il che vuol dire che la presenza del Padre e del Figlio
coincide con la venuta dello Spirito.
E questo Spirito è Spirito di verità quindi di
conoscenza.
E la conoscenza è liberazione.
Fintanto che l'uomo non giunge alla conoscenza della verità,
l'uomo non è libero.
E quando si conosce la verità, si conosce e fintanto che
non si conosce non si conosce.
E l'uomo lo sa e non può non saperlo.
Anche
se l'uomo si vanta di essere libero non è libero, l'uomo è schiavo.
"Chi fa il peccato, il male, resta schiavo di
esso".
Quindi Gesù prometta la liberazione.
Dio non ci ha creati per essere schiavi.
Dio ci ha creati per essere liberi.
Ma la libertà è conseguenza della verità.
Quindi Dio ci ha creati per giungere a conoscere la
verità.
Qui
si dice: "E subito il morto uscì legato ai piedi e alle
mani con strisce e il suo viso era coperto da un sudario, Gesù disse loro:
Slegatelo e lasciatelo andare".
Anche qui dobbiamo chiederci che senso abbia tutto
questo.
Tutto è lezione di Dio per farci giungere alla verità.
Alla conoscenza della verità.
Quale significato ha per la nostra vita personale?
Dio non fa nulla d’inutile e tutto ciò che fa, lo fa per
ognuno di noi.
Per comunicare.
Dio è il grande comunicatore.
È il grande rivelatore per comunicare qualcosa della sua
verità, per condurci alla vita eterna.
La quale sta nella conoscenza di Dio.
E anche in questa resurrezione di Lazzaro c'è una
lezione.
E ci deve essere una lezione.
Per questa nostra vita personale di avvicinamento a Dio.
Sopratutto per giungere alla nostra Pentecoste.
Quindi c'è questo problema, che significato ha questo
Lazzaro che viene resuscitato da Gesù, ma viene resuscitato legato ai piedi e
alle mani con strisce e il viso avvolto da un sudario.
Evidentemente qui la resurrezione è incompiuta perché
Lazzaro è risorto però non è libero.
È legato.
E ha il volto addirittura coperto.
Il che vuol dire che non può vedere direttamente,
personalmente.
Che significato ha?
E perchè Gesù dice agli altri: "Slegatelo e
lasciatelo andare".
Il confronto con la resurrezione di Gesù diventa
immediato.
Anche Gesù era legato fasce, strisce, lenzuola e sudario.
Però Gesù non risorge legato.
Gesù risorge e lascia le strisce e il sudario nella
tomba.
Miracolo per miracolo se Gesù aveva risorto Lazzaro non
aveva nessuna difficoltà a risorgerlo libero da strisce e sudario.
Addirittura invoca, chiede l'intervento degli altri per
liberare Lazzaro da ciò che lo immobilizza e gli impedisce di vedere.
È quindi una resurrezione imperfetta?
Che significato ha questo?
Gesù le sue bende che lascia nella tomba diventano
testimonianza della sua resurrezione.
Proprio perchè Gesù le bende non se le è portate dietro
Sé.
Perchè per Lazzaro c'è invece questa differenza?
Dobbiamo chiederci il significato.
Lazzaro
risorge ma è condizionato.
È legato.
Gesù dice prima agli uomini: "Togliete la
pietra", quando invece Lui è risorto, non c'è stato bisogno di togliere la
pietra.
Lui l'ha abbattuta.
Abbiamo già visto il significato di questa pietra.
Là dove Dio è messo al di sopra di tutto, Dio abbatte
ogni ostacolo.
Dio stesso interviene.
Gli ostacoli ci sono quando l'uomo non cerca Dio prima di
tutto.
Quando fa salotto attorno a Dio.
Ma non è un appassionato di Dio.
Dio lo si trova solo in quanto lo si pone prima di tutto.
Allora lì non ci sono ostacoli che tengano.
Lazzaro qui ha bisogno dell'intervento di altri.
Che lo sleghino, gli tolgano il sudario e lo lascino
andare.
Come mai non lo lasciano andare?
C'è questo condizionamento da parte del mondo.
Fa pensare che il mondo, in fondo, in fondo non vuole che
l'uomo risorga.
È il mondo che lega con bende l'uomo.
E quand'anche Dio lo faccia risorgere il mondo vorrebbe
che l'uomo restasse morto.
Il mondo non vuole che l'uomo disturbi con i problemi
dalla sua anima.
Con la sua ricerca di Dio e di verità.
Il mondo ha bisogno che l'uomo serva.
Come corpo morto.
Ciò vuol dire uomo che non pensa.
Gli mettiamo un sudario in modo che non veda.
L'importante è che serva, che produca.
Questo ci fa capire che oltre alla parola che fa
risorgere l'uomo, c'è bisogno di un’altra parola.
Rivolta al mondo, agli uomini.
La parola perchè l'uomo risorto possa andare verso la sua
resurrezione.
Verso la sua liberazione.
Perchè evidentemente l'uomo risorto è ancora
condizionato.
Qui dobbiamo introdurre due concetti.
Il
concetto di liberta dell'oggetto e di libertà del soggetto.
Il soggetto è colui che opera su altro. Altro da sé.
Evidentemente il grande soggetto è Dio.
È Dio che opera in tutto, esprime su tutto e su tutti la
sua opera.
L'oggetto invece è l'essere che subisce l'opera di un
soggetto.
Dio il massimo soggetto è estremamente libero.
Non è condizionato, non subisce poiché non è mai oggetto.
Dio è sempre soggetto.
Il soggetto ha in sé la ragione di sé.
Il principio di sé in tutta la sua opera.
Essendo che il soggetto ha in sé la ragione di sé, il
principio in sé, la giustificazione in sé e di tutta la sua opera, questo ci fa
già capire che il soggetto è estremamente libero.
L'oggetto no.
L'oggetto subisce.
La creazione è tutto un'esistente che subisce
l'opera del soggetto divino.
Dio è il Creatore, noi creature subiamo l'opera del Dio
Creatore.
E in quanto subiamo l'opera del Dio Creatore
evidentemente non siamo liberi.
Tutta la creazione è un sentimento, è un sentire.
E in quanto è un sentire è un subire.
Noi subiamo quello che non capiamo.
Il tempo passa indipendentemente da noi.
Ed è tutto un subire.
Quindi, abbiamo detto, c'è la libertà del soggetto che ha
in sé il principio di sé.
C'è invece la libertà dell'oggetto che è condizionata e
dobbiamo vedere da cosa.
Lazzaro evidentemente è un oggetto.
Subisce l'azione.
Era morto ed è resuscitato per azione di Dio.
L'essere che subisce, cioè l'oggetto non è mai libero.
A meno che...
Non altrove, per cui non subisce niente.
L'oggetto può essere libero a una condizione sola.
Nella misura in cui riceve la comunicazione dal soggetto,
da Dio, dal Principio.
In caso diverso è tutto un subire.
Subisce avvenimenti, fatti di cui non ha il principio.
E quando di subiscono avvenimenti e fatti di cui non si
ha il principio certamente non si è liberi.
Non si ha in se stessi la ragione delle cose che si
subiscono.
L'autorità che impone su altri uomini, umilia gli uomini,
perchè costringe gli uomini a subire delle cose, delle regole di cui le
creature non hanno in sé la ragione.
Questo ci fa capire che il principio di libertà sta
nell'avere in noi stessi il principio, la ragione delle cose.
E soltanto in quanto ci viene comunicato questo principio
e nella misura in cui noi vediamo le cose da questo principio è possibile
raggiungere la libertà.
Ecco perchè Gesù dice:"Conoscerete la verità e la
libertà vi farà liberi".
In quanto dice: "Conoscerete la verità " offre
questa possibilità di conoscere la verità.
È avere in noi stessi il principio.
Si ha la verità di una cosa in quanto si può giustificare
quella cosa, si ha la ragione di quella cosa.
Cioè si ha il principio di quella cosa.
Quando noi parliamo di cose di cui non capiamo il
principio certamente noi, non conosciamo la verità.
Soltanto la conoscenza della verità dà a noi la presenza
del principio e quindi la liberazione.
Ma c'è questa comunicazione del principio?
Cioè Dio che ha in sé il principio di tutte le cose, può
comunicare questo suo principio cioè Se Stesso ad altri?
Dio è Colui che è, fuori di Dio c'è il nulla.
Dio
può comunicare Se Stesso al nulla?
Noi ieri non eravamo.
E quello che siamo non sappiamo neppure cosa siamo.
È tutto opera di Dio.
Dio può comunicare Se stesso, cioè la ragione di Sé al
nulla?
Perchè soltanto in quanto si attinge la ragione delle
cose e di Dio in noi stessi noi giungiamo alla libertà.
In caso diverso possiamo sognarlo.
Non arriveremmo mai alla verità.
Dio può comunicare Se Stesso perchè se non potesse
comunicare Se stesso, sarebbe condizionato.
Sarebbe condizionato dal nulla.
Se Dio non potesse comunicare Se stesso al diverso da Sé,
cioè a colui che non è, Dio sarebbe condizionato dal nulla.
Il nulla non può condizionare Dio.
Dio è il Creatore.
Creare
non vuol dir altro che comunicare Se Stesso.
A ciò che non è, cioè al nulla.
È la manifestazione di Sé.
Dell'essere Assoluto.
Manifestazione di Sé al nulla.
Se Dio non potesse significare Se Stesso, ciò che Egli è
nel nulla, sarebbe condizionato dal nulla.
Evidentemente il nulla non può condizionare Dio.
Siamo solo noi che ci lasciamo condizionare dal nulla.
Se Dio non è condizionabile, Dio può comunicare Se Stesso.
Quindi può creare.
Dio è il soggetto che opera in tutto.
La creatura riceve.
Quindi Dio ha la capacità di comunicazione.
La creatura ha la capacità di ricevere.
La capacità di comunicare da parte di Dio è infinita.
Assoluta, poiché Dio è libero e nulla, lo può
condizionare.
Dio può comunicare a chiunque a miliardi di uomini,
non è condizionato.
Li fa e facendoli comunica a essi Se Stesso.
La creatura invece no, è condizionata.
È condizionata da ciò che riceve.
La creatura creata dal nulla continua a restare nulla.
È per quanto riceve, nella misura in cui riceve.
Attinge la libertà in quanto attinge da Dio dal
principio.
Fino ad avere in se stessa la presenza del principio
creatore, la verità, la giustificazione di ogni cosa.
Vedere Colui che ti vede.
Pensare Colui che ti pensa.
Soltanto qui la creatura attinge la presenza della verità
e quindi attinge la sua liberta.
Però
la creatura è condizionata da ciò che riceve.
"Ho tante cose da dirvi ma per il momento non le
potete portare".
Dio può comunicare tutto, la creatura non può ricevere
tutto ciò che Dio comunica.
Tant'è vero che noi sperimentiamo che la comunicazione di
Dio è sovrabbondante.
Ci troviamo in un universo che deborda da tutte le parti.
E ci sovrasta da tutte le parti nel piccolo e nel grande.
Sprofondiamo nel piccolo e ci troviamo di fronte a un
mistero infinito, idem nel grande.
In tutto c'è questa sovrabbondanza di comunicazione di
Dio che non si esaurisce.
C'è sempre la vita da assimilare, la vita continua.
La vita è eterna appunto perchè c'è questa sovrabbondanza
di comunicazione.
Dall'infinito verso ciò che infinito non è.
E perchè la creatura non può portare tutte le cose che
Dio vuol comunicargli?
Non può portarle perchè è condizionata.
La
resurrezione c'è in quanto l'uomo ritrova il suo principio.
L'uomo muore perchè perde il rapporto con il suo
principio.
Il Principio è Dio.
L'uomo perdendo il rapporto con il principio, con la vita
fa esperienza di morte.
L'uomo risorge per opera di Dio in quanto è ricollegato
con il principio.
Lazzaro è risorto, quindi ricollegato con il principio,
il che vuol dire che ha la possibilità di ricevere la vita dal principio.
La creatura che è oggetto è capacità di ricevere a tutti
i livelli.
Riceve da Dio e riceve dalle creature.
Riceve l'Intenzione di Dio e l'intenzione delle creature.
Cristo quando risorge, risorge senza più bende e sudari,
Lazzaro no!
Lazzaro è Creatura.
Dio è il Creatore, il soggetto.
Cristo è Dio.
Lazzaro no, Lazzaro è un uomo anche se risorto.
Il
che vuol dire che è condizionato dalle intenzioni degli uomini.
Perchè riceve.
Riceve l'Intenzione di Dio che lo riporta nella vita ma
porta con sé anche tutte le intenzioni degli uomini.
E le intenzioni degli uomini sono rappresentate da queste
bende e queste strisce.
Il mondo, gli uomini, in continuazione condizionano gli
altri.
Non li lasciano andare, mettono regole, istituzioni
morali.
Cioè sottomettono la creatura che pure è risorta e quindi
è a contatto con il principio.
"La rendete il doppio schiava di voi".
Sottomettono la creatura a ciò che non è Dio, cioè ad
altro dal prima di tutto.
Il mondo tende a mettere altro prima di tutto.
Prima della ricerca di Dio, prima della conoscenza di
Dio.
Addirittura gli velano il volto perchè non veda.
E ubbidisca.
Ecco perchè la Volontà di Dio, la Parola di Dio
interviene sulla resurrezione di Lazzaro, esprime quindi la sua volontà la sua
intenzione.
"Scioglietelo e lasciatelo andare".
Una Parola di Dio ad altri ma per Lazzaro affinché sappia
che c'è la Parola di Dio che lo difende.
La Parola di Dio l’ha risorto e adesso la Parola di Dio
lo difende nel fine per cui Lazzaro è risorto.
Perchè l'uomo risorto ha una passione sola.
L'uomo è risorto in quanto è riportato a contatto con il
Principio.
Quel principio di Luce.
Ma a questo punto la vita dell'uomo è una sola: vedere
tutto dal principio.
E siccome qui non vede ancora tutto dal principio,
subisce tanti condizionamenti dal mondo.
Il mondo tende a ritardare questa visione dell'uomo
risorto del tutto dal Principio.
È soltanto vedendo tutto dal Principio che l'uomo giunge
alla grande liberazione.
La libertà viene dallo Spirito di verità.
Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
La grande liberazione dell'uomo sta lì.
Ma prima di giungere qua c'è un divario tra il Cristo che
risorge e la Pentecoste.
E c'è un divario tra l'uomo che risorge e che riceve lo
Spirito Santo.
Ed è in quello spazio lì che l'uomo ha molte difficoltà a
liberarsi delle bende del mondo.
E c'è la Parola di Dio che arriva come conforto:
"Dio vuole questo".
Dio vuole che il mondo si ritiri.
Che lo lasci andare.
L'uomo risorto è l'uomo che ha scoperto per grazia di Dio
il fine della sua vita.
Che ha scoperto ciò per cui deve vivere.
E c'è la Parola di Dio che invita il mondo a ritirarsi.