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GIGI D'ALESSIO
BIOGRAFIA: Nato a Napoli il 24 febbraio 1967, ultimo di tre figli,
Gigi D'Alessio si è fatto dapprima notare nei circuiti cittadini come
arrangiatore dotato di orecchio prezioso e di intuito infallibile nel sintonisui
gusti della gente. Malgrado il "coté" popolare che lo contraddistingue, zzarsi
D'Alessio è però un artista per nulla sprovveduto. Non solo si è
diplomato al Conservatorio, ma pare che un giorno sia anche riuscito a salire
sul podio per dirigere nientemeno che l'Orchestra Scarlatti di Napoli, di ampia
e nobile tradizione.
All'inizio della carriera la grande fortuna di
Gigi D'Alessio è però
quella di essere notato dal re dei re, il grande Mario Merola, il dominatore
della sceneggiata napoletana, il quale dopo averlo sentito cantare per caso, ma
soprattutto dopo aver sentito le canzoni scritte per altri (da
Gigi Finizio a Nino D'Angelo), lo vuole al suo fianco come autore e
pianista. Lo lancerà con una canzone interpretata a due voci, "Cient'anne"
(scritta per dallo stesso
D'Alessio). Un ingresso timido nel mondo della musica al quale si
accompagnano le prime serate, le apparizioni alle feste di piazza, i concerti ai
matrimoni come decine di altri giovani talenti della scena locale napoletana.
Ma
Gigi D'Alessio dotato di un fiuto non comune per la melodia e della
capacità di ricucire su di sé stereotipi musicali di successo, tiene duro nei
momenti di difficoltà. Siamo nella Napoli che, conclusi gli anni '80, si
affaccia agli anni '90:
D'Alessio comincia a pubblicare i primi dischi. E' il 1992 quando
appare "Lasciatemi cantare".
L'anno dopo pubblica "Scivolando verso l'alto", 30 mila copie vendute escludendo
il mercato dei falsi, mercato in cui
D'Alessio, assieme a Nino D'Angelo è dominatore incontrastato.
L'artista nato dal popolo e che il popolo conosce bene, ha sempre sopportato con
molta nobiltà d'animo lo smercio dei suoi dischi pirata, riconoscendo senza
ipocrisia che si tratta pur sempre di un veicolo di popolarità. Inutile negare
infatti che è questo mercato parallelo lo ha aiutato ad imporsi e ha permesso a
moltissime famiglie con pochi euro in tasca di sognare attraverso i suoi dischi.
Gigi D'Alessio ha avuto un'altra grande fortuna, quella di aver
saputo cavalcare il fenomeno dei "neo-melodici", quei cantanti che fanno della
melodia dispiegata e orecchiabile, nella buona tradizione italiana, la forza
delle loro canzoni.
Ecco allora che nel 1994, sull'onda di questa nuova tendenza, la storica Ricordi
lo scrittura con buon intuito commerciale, alla ricerca di un nuovo fenomeno
genuinamente popolare da lanciare. Lui si concentra in un ritiro creativo e non
delude: sforna prima "Dove mi porta il cuore" e poi "Passo dopo passo" che
contiene due canzoni simbolo di
D'Alessio, "Fotomodelle un po' povere" e "Annarè".
Il successo commerciale è solo dietro l'angolo.
Il 1997 è l'anno zero del musicista: esce "Fuori dalla mischia" e il suo
entourage tenta il grande colpo, suonare allo stadio San Paolo.
Impresa riuscita alla grande con un'operazione di marketing del tutto
eterodossa. Non solo prevendite nei classici negozi di musica ma anche vendita
dei biglietti porta a porta, quartiere per quartiere, fino ad ottenere un vero e
proprio "sold out" dello spettacolo.
Mai lo stadio San Paolo è stato così ricolmo di spettatori per un evento
musicale.
Il suo exploit diventa un passaparola che arriva fino a Roma e a Milano, nel cuore delle major, e scatena interesse.
L'anno dopo è la volta di "E' stato un piacere", album che contiene le sue
storie della gente qualunque, amori che nascono e finiscono, sentimenti
importanti tradotti in una musica alla portata di tutti.
Visto il grande successo i responsabili dell'immagine dell'artista napoletano
pensano anche ad un traino cinematografico. Detto fatto: nei quartieri storici
della città partenopea gira "Annarè", diretto da Nini Grassia, che arriverà a
battere nelle sale napoletane addirittura un kolossal come "Titanic". Il film
purtroppo è stato invece completamente ignorato dalle altre sale italiane, forse
una forma di snobismo.
Per sfondare davvero su scala nazionale, ormai
D'Alessio è costretto ad affrontare la prova suprema del Festival di
Sanremo. E' il febbraio del 2000 quando con "Non dirgli mai", pur non vincendo
il Festival, sfonda come fenomeno di costume. Il suo "Quando la mia vita
cambierà" supera le 400 mila copie, cifra record per un neo-debuttante.
Da qui si può dire che la strada è tutta in discesa. Sanremo lo reclama ancora.
Nel 2001 presenta in gara "Tu che ne sai" confermando l'exploit del 2000, mentre
il suo decimo album, "Il cammino dell'età" arriva in vetta alla hit parade.
D'Alessio può fare concorrenza ai grandi della canzone italiana, è "primus
inter pari" di big come Eros Ramazzotti, Laura Pausini oVasco Rossi..
ALBUM DISPONIBILI:
Quando la mia vita cambierà
€ 18,50
Uno come te € 19,00
Buona vita € 20,00
Quanti amori € 21,00
Cuori in coro €
20,00
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