L'Italia entrò in guerra, il 10 giugno del 1940, con la più grande flotta subacquea del mondo, con ben 117 battelli in servizio. Incuteva molto timore nel nemico una tanto grande profusione di unità, e tante aspettative nei vertici della Marina, aspettative che furono per la maggior parte deluse. A causa di errori nella progettazione, come ad esempio la costruzione di una falsa torre eccessivamente ingombrante, e soprattutto a causa di tattiche di utilizzo errate e superate, che vedevano il battello utilizzato in pratica alla stregua di una boa offensiva, ne impedirono, almeno nei primi tempi, una resa pari alle aspettative.