Fiat G. 55 Centauro

 

Il Fiat G. 55 fu uno dei migliori aerei da caccia della Seconda Guerra Mondiale, anche se purtroppo entrò in linea troppo tardi, poco prima dell'armistizio, e venne utilizzato quindi in quantità ridotte.

Nato in concomitanza con gli altri caccia della "serie 5", si rivelò nel complesso il migliore dei tre aerei, ma secondo la solita errata logica tipicamente italiana, vennero piazzati ordinativi per tutte le macchine, con il risultato di disperdere le capacità produttive dell'industria. Furono ordinati 600 Centauro, ma ne vennero ultimati molti meno.

Il G. 55 era un monoplano ad ala bassa,monomotore monoposto, interamente metallico, con il carrello completamente retrattile.  Era spinto dall'ultima evoluzione del Daimler Benz, il DB. 605 da 1.475 cavalli, che azionava un'elica tripala metallica a passo variabile.

L'aereo era pesantemente armato, con due mitragliatrici da 12.7 mm sulla cappottatura del motore e sparanti attraverso il disco dell'elica, e ben tre cannoni Mauser da 20 mm, due nelle ali ed uno che sparava attraverso il mozzo dell'elica.

Era un aereo potente, veloce e robusto, si rivelò un intercettore imbattibile alle alte quote, assai adatto quindi ad operare contro i grandi bombardieri pesanti americani, anche in virtù del pesante armamento.   Rispetto al Macchi M.C. 205 il Fiat era molto più veloce al di sopra dei 7.000 metri di quota, più moderno e più pesantemente armato, nei confronti invece del Re. 205, era meno veloce e maneggevole, ma più robusto.

Prime dell'armistizio entrarono in linea una trentina di aerei che operarono con la Regia, dopo l'armistizio la produzione continuò, e circa 150 macchine operarono la l'aviazione della Repubblica Sociale, scontrandosi ad armi pari, quando non superiori, con la più moderna produzione inglese ed americana.  Dopo il termine delle ostilità la produzione riprese, ed un centinaio di G. 55 vennero esportati in Argentina e in Siria, oltre a 16 per l'Aeronautica Militare Italiana, nel 1948.

Altre versioni realizzate furono la G. 55 B, ovvero biposto per l'addestramento, e la S, ossia Silurante, armata con un silurotto, che venne però abbandonata.

 

   Un Fiat G. 55 della R.S.I.

 

   Uno schieramento di G.55 e Macchi C. 205.

 

 

Torna a Caccia

Torna a Aerei