Fu l'ultimo biplano da caccia ed estrema evoluzione di tale formula. Purtroppo questo aereo venne preso in carico quando ormai la formula del biplano era nettamente superata dalle realizzazioni monoplane, trovandosi presto in condizioni di inferiorità nei confronti dei caccia con motore in linea prodotti dalla Gran Bretagna. Tuttavia, nonostante queste evidenti limitazioni, venne prodotto in numero molto elevato fino al giugno del 1943.
Il prototipo del C.R. 42 volò per la prima volta il 23 maggio 1938 (l'Hurricane volò per la prima volta nel 1935...), era un biplano monoposto a struttura interamente metallica in parte rivestito in duralluminio ed in parte in tela, con carrello fisso e carenato, piuttosto ingombrante.
L'armamento consisteva in una coppia delle eccellenti mitragliatrici SAFAT da 12.7 mm installate sulla cappottatura del motore e sincronizzate per sparare attraverso l'elica.
L'unità propulsiva era un motore radiale Fiat A. 74 RC 38 raffreddato ad aria e in grado di sviluppare 840 cavalli, con un'elica tripala metallica a passo variabile. La scelta del motore radiale raffreddato ad aria, in luogo del motore in linea raffreddato a liquido, era stata motivata da ragioni di sicurezza in combattimento, il radiale infatti era meno vulnerabile del motore in linea. Tuttavia, a causa soprattutto della notevole sezione frontale rendeva meno efficace l'aerodinamica dell'aereo.
L'aereo era molto robusto ed estremamente maneggevole, caratteristica quest'ultima, unita alle ottime armi di cui era dotato, che i piloti sfruttarono per ottenere molte vittorie nei confronti dei più prestanti caccia hurricane, più veloci ma molto meno maneggevoli.
Ne furono prodotti in tutto 1.781 esemplari per la Regia Aeronautica, inoltre venne esportato in molti paesi esteri, quali Ungheria (50), Belgio (34), Svezia (72). Inoltre, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la Germania effettuò un ordinativo di 200 esemplari che utilizzò nella lotta antipartigiana.
Dopo i primi periodi di belligeranza, l'aereo vene distolto dai compiti di caccia pura per essere destinato a ruoli differenti, come la scorta ai bombardieri ed ai ricognitori, osservazione, attacco al suolo, caccia notturna. Per il ruolo di attacco al suolo il C.R. 42 venne leggermente modificato, con l'aggiunta di attacchi alari per bombe, mentre per la caccia notturna venne installata una radio, due cellule fotoelettriche alimentate da un generatore a vento e scarichi con parafiamma.
Al termine delle ostilità erano ancora in servizio 113 esemplari del Falco, che vennero ancora utilizzati come addestratori fino agli anni Cinquanta.
Immagine di fabbrica del C.R. 42 nel 1939
Una pattuglia di C.R. 42 in volo di guerra