"Vuoto di memoria è nato durante un incontro con Simone "Sommo" Stenti. Ricordo che quel giorno mi ero intestardito su una storia tipo "grossi robot spaccano tutto". E la riproponevo ogni quarto d’ora, sopravvivendo alle occhiate a raggi gamma del mio interlocutore e tirando fuori argomentazioni da produttore di film d’azione di serie Z ("La gente vuole queste cose!"). Finché Simone non mi fece capire che era meglio cambiare strada. Ho l’impressione che trovasse la trama un po’ rozza, chissà perché.
Non si può dire che nel Pk Team manchino le idee. Anzi, spesso il problema è un sovraccarico. Anche quella volta il Sommo e io ne tirammo fuori il quantitativo sufficiente a realizzare un "speciale" di duemila pagine. Alcune così buone che me le sono messe da parte, per tempi di carestia. Finché non decidemmo (be’, più che altro lo decise lui) di stabilire alcuni punti fissi.
Questa volta niente evroniani, per cominciare. E neppure viaggi nel tempo, universi paralleli o altri temi fantascientifici. La storia doveva partire da presupposti credibili, della serie "potrebbe capitare anche a voi". Poi volevamo una forte presenza di Angus, personaggio al quale sono molto affezionato. Infine, in questo episodio l’apporto di UNO doveva essere meno determinante. Paperinik se la sarebbe cavata da solo. Senza UNO. Oppure.. malgrado UNO!
L’idea del virus Omega fu la scintilla che fece esplodere la storia. Il resto venne fuori rapidamente: il ritorno di Fenimore Cook, la gang di camionisti, i deliri di UNO... . Ce ne andammo soddisfatti e perfettamente d’accordo (capita). E, più tardi, quando richiamai Simone per proporgli di metterci anche un gigantesco calamaro meccanico che devastava la zona industriale di Paperopoli, mi dissero che era già andato a casa (Simone, non il calamaro). Per fortuna."
... e dei disegni
"Abitualmente unisco alle sceneggiature di PK rozzi schemini, con i quali suggerisco che dimensioni dare alle vignette e come disporle. Immagino che i disegnatori le trovino commoventi, ma di solito ne tengono conto. E di ciò sono fiero.
Tuttavia, quando il Sommo mi ha graziosamente informato che Vuoto di memoria sarebbe finito nelle capaci mani di Francesco Guerrini, ho deciso di fare uno strappo alla (mia) regola. Niente schemini, per una volta. Perché Francesco è un disegnatore molto particolare, che ha una personalissima, come dire... concezione unitaria della tavola.
Anche in questo episodio, ha proposto incastri di vignette spettacolari e ingegnosi, frutto di un lavoro davvero notevole e appassionato. Dubito che i miei schemini gli avrebbero fatto comodo. Di certo, l’avrebbero limitato."
