L’ultimo numero della quadrilogia (e, mi sento in dovere di aggiungere, della saga di PK) mette a nudo altri aspetti delle personalità di questa Koppia che potremmo definire "inusuale". Everett continua a giocare la parte dell’eroe coraggioso, e si mantiene fino alla fine fedele al suo nuovo credo non-coroniano: far capire alle figlie l’importanza di una vita libera. Inutile dire che Korinna e Juniper non sembrano avere recepito il messaggio in quanto il loro obiettivo è ancora più ambizioso di quanto originariamente progettato da Serifa. Vogliono un mondo ai loro piedi, sono ossessionate dalla sete di dominio, e o Corona o la terra, poco importa. A quel punto Everett compie un gesto che ritengo a mio parere tra i più altruisti e generosi, anche se per certuni di voi può sembrare discutibile: priva le figlie dei propri poteri, le iberna, e decide di riportarle poi al pianeta natio. Quanto affetto è racchiuso in questo gesto, è impossibile dirlo. Everett vuole dare alle ragazze la possibilità di paragonare lo stile di vita a cui la madre le ha destinate a quello in cui avevano la possibilità di vivere. Certo adesso sorge spontanea una domanda: perchè non ha fatto lo stesso con Serifa? E’ difficile immaginare la risposta. Del resto, consideriamo che, quando Korinna e Juniper sono state rapite, erano comunque molto giovani e avevano la possibilità di preferire uno stile di vita più allegro e meno formale, senz’altro più adatto a due bambine. Serifa, invece, ha trascorso tutta la sua vita su Corona, e ciò pertanto spiega il suo atteggiamento patriottico, quasi fin troppo. Venire a contatto con una civiltà diversa probabilmente non sarebbe stato abbastanza per lei: mentre i bambini piccoli, specie nella fase dell’imprinting animale, sono facilmente influenzabili dall’ambiente in cui vivono, prima di poter definire i caratteri psicologici della persona adulta. La fine della Saga ha lasciato ricca d’interrogativi la sorte di Ducklair e della sua consorte, ma analizzando i comportamenti e i fattori fin qui descritti nella prima e nella seconda parte dell’articolo, possiamo esprimere delle considerazioni neanche tanto azzardate. Come già evidenziato, Everett e Serifa sembravano una coppia molto legata, ed è indiscutibile il fatto che si amassero, almeno prima della nascita delle due bambine. Il ritorno di Everett può venire visto dalla consorte come una specie di coscienza interiore: quel che serifa pensa - o, al massimo, che spera, è che Zardoz sia tornato perchè finalmente consapevole della sua natura Coroniana, e disposto ad accettarsi come tale. A questo punto si può presumere che, visto il suo grande affetto per il marito, la parlamentare avrà cercato di alleggerire la pena destinatagli per la fuga da Corona, o, al massimo, di metterlo più in buona luce agli occhi della regina, chiunque essa sia. I risultati, non ci è dato saperli per intero, ma siccome la fine di PKNA ci ha presentato un Everett in esilio a Dhasam-Bul, non escluderei l’ipotesi che, sfruttando il profondo legame telepatico e, quindi, psichico tra lui e la moglie, Zardoz le abbia spiegato le ragioni del suo gesto, mostrandole a conti fatti la differenza tra la società terrestre e quella coroniana. Essendo ormai Serifa al di fuori dall’età dell’apprendimento, non possiamo sapere come questo "scambio di dati", come lo definirebbe Odin Eidolon, abbia influenzato i rapporti tra i due. Quel che sembra sicuro - o quantomeno possibile - è che comunque la natura di Everett, così diversa da quella degli altri coroniani, continuerà a tormentarlo fino a costringerlo a dare un addio definitivo alla sua gente e al suo mondo. L’addio comprenderà anche Korinna e Juniper (che da quel che si può vedere in fine PKNA e PK2 non sembrano per niente interessate a seguire gli ideali paterni, a meno che non siano tra le fondatrici della Nuova Paperopoli) e la stessa Serifa. Quest’immagine il PkTeam non ce l’ha disegnata, ma io posso sinceramente immaginare un’astronave che abbandona il pianeta azzurro per raggiungerne un altro molto simile, mentre, nel duro cuore della parlamentare, qualcosa si scioglie lasciando il posto alle lacrime troppo a lungo represse...