Fabio Bettani

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"EDITORIALE"


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L'EDITORIALE - 25/12/2001
"Auguri, tubi di PK2"

Un altro anno è finito. E per il nostro fumetto preferito penso proprio che questo si possa dire l'anno più travagliato. Dicembre è storicamente mese di bilanci: in TV spopolano i cosiddetti "il meglio di" e i periodici riassumono i fatti salienti dell'anno appena passato. Così mi sento in diritto di giudicare anche quest'annata di PK2: finora ho sempre detto che un giudizio è impossibile, data la scarsità di elementi, ma ormai 12 numeri mi sembrano una solida base su cui argomentare. E prevedibilmente il mio giudizio è: gravemente insufficiente.
Fin dall'inizio PK2 si è posto male: la veste grafica non si può descrivere a parole se non incorrendo in termini volgari a iosa, e già dal primo numero anche l'uso della computergrafica nelle storie, i disegni, le copertine e i colori del logo hanno fatto a gara per disgustarci. "Ma il logo di questo colore fa schifo!"; "E dove sono finiti gli strappi?"; "Cosa sono questi stupidi tubi?"; "Ma che fine hanno fatto i bei disegni dei primi PkNA?" i commenti più comuni. In effetti partire con una grafica del genere e una copertina più indecifrabile di un romanzo rosa etrusco non è decisamente stata una bella mossa. Tanto che la grafica è stata più volte ritoccata in peggio: i titoli, che prima erano l'unica cosa normale, SoNo StAtI sHaKeRaTi, e gli stupidi tubi sono diventati degli amorfi cosi bianchi.
Le storie... beh, non hanno certo brillato. La memoria umana tende a ricordare più gli eventi negativi che quelli positivi, ma non serve certo essere laureati in psicologia per capire che numeri come "La Fine Della Storia", "Gradi Di Separazione" o "Il Peso Dei Ricordi" sono solo l'eccezione che conferma la regola, ovvero quella di numeri mediocri, che oscillano sulla soglia della sufficienza (leggi "Onde Alpha", "Soltanto Un Amico", "Ancora Un Giorno", "Blackout").
In definitiva, una pessima prova per il PkTeam: quel delicato e brillante castello di aspettative che ci eravamo tutti costruiti col referendum è crollato sotto tutti questi aspetti negativi, che hanno vanificato anche il minimo sforzo degli autori per migliorare la situazione. Buon anno, lettori... e buon anno, cari, odiati tubi amorfi.


[Fabio "FABIOPK" Bettani]
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