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recensioni
Mondo Blog e l'universo comprimibile
Massimo Mantellini
www.mantellini.it
 

Ho letto Mondo Blog. Lo ho fatto velocemente, saltellando qua e la'. Sapevo da prima che mi sarebbe piaciuto e quindi nemmeno tento una recensione. A me La Pizia piace sempre (per questo il suo blog e' nella colonna qui a sinistra) , perchemmai in questo caso doveva essere differente? Detto questo sono contento che nel libro compaiano due post di Leonardo che ho amato molto (quello su Wittgenstein e quello su Ungaretti). Detto anche questo, non concordo per nulla con il finale di Mondo Blog. Eloisa lo sa, ne parlammo a suo tempo. La metafora del quartiere che cambia tipo di abitanti per spiegare come i blog siano cambiati in questi anni mi pare un'ottima soluzione per attenuare un po' i toni ma la sostanza del concetto rimane la medesima:

"Molti della vecchia guardia se ne andarono, e lasciarono che le loro piccole e semplici abitazioni venissero trasformate in villette a schiera rispondenti perfettamente ai canoni della Regola della Corretta Edificabilita' Millennium Version. Altri tentarono di far finta di nulla, cercando di continuare a condurre una vita normale nonostante le code interminabili al semaforo e la segnaletica completamente invasa dalla pubblicita' del nuovo locale dello scrittore famoso, o del circolo culturale del culturista conosciuto. La Nuova Onda lachiamarono. Che nonaveva nulla da invidiare alla prima, se non la facilita' che avevamo noi, all'inizio, di trovarci sulle pagine bianche, invece del volumone di duemila pagine adesso. La Nuova Onda che arrivo' e spazzo' via tutto, portando il prato sintetico dove aveva bruciato l'erba con il suo occhio di bue. L'onda che qualcuno cavalco' alla maniera di come si ottengono le cose in citta', sorpassando a destra, mostrando le tette per strada, vestendosi da artista di piazza quando invece si ha pronto un contratto con la Virgin e quando l'affitto del bilocale soppalcato e stiolsamente disordinato lo paga il babbo. Che ci lascia in eredita' del denaro, un nome, ma non la storia che possiamo raccontare."

C'e' poco da fare, su Internet non funziona cosi'. Se proprio vogliamo usare la metafora del quartiere va detto che nessuna invasione o mutamento e' accaduto nelle residenze dei duri e puri del blog italico prima maniera. Magari abbiamo assistito ad una inattesa urbanizzazione selvaggia, ma stiamo parlando di nuove lottizzazioni, magari in qualche caso il nome di certe vie e' stato usurpato, o qualche aereo passa sopra le nostre teste trascinando antipatici striscioni pubblicitari. Esiste cosi' - forse - una Altra Onda, non una Nuova Onda. Da qualche parte qualcuno ha pensato bene di mostrare le tette per strada ( ma lo si faceva anche prima), altri certamente sorpassano da destra ( accadeva anche prima). Ma per fortuna l'universo digitale non e' comprimibile ne' sostituibile. Tutto cio' che si puo' fare e' ampliarlo e magari provare ad indirizzare altrove l'attenzione generale. Ma davvero considerarsi esproprati di qualche cosa e' una idea per conto mio difficile da condividere. Il foglio davanti bianco era e bianco rimane. E non ci sono - come non c'erano prima - babbi, denari, attori o culturisti che tengano.