TEMPIETTO
BOSELLI
E' un tempietto
neoclassico che fu eseguito dall'omonimo
ceramista nel 1785. Nel 1931, nel quadro delle demolizioni
della zona dove sorgevano nel 1700 la fabbrica del Boselli,
il tempietto stava per essere demolito. Fu salvato da
un intervento della società "A Campanassa" e,
dopo la necessaria opera di restaurazione, nel 1935, fu
sistemato nei giardini del prolungamento a mare. Fu recintato
per difenderlo contro i vandalismi; ultimamente, però,
è stato nuovamente aperto al pubblico.
E' una fine opera di maiolica con medaglioni
a cammeo
bianchi su fondo azzurro e cupola a scaglie. Il chiosco
è preceduto da un pergolato
su pilastri pure ornati di ceramiche .
MOMUMENTO
AI CADUTI
Nel pieno centro della città, il
monumento eretto in Piazza Mameli, dedicato
da L.
Venzano ai 552 caduti nella prima guerra
mondiale, è stato inaugurato dal re Vittorio Emanurle
III il 18 settembre 1927. Su una base in granito grigio
con epigrafi del Noberasco, quattro figure reggono una
copia dell'antica campanassa
: ai lati da una parte un veterano
accanto a un giovane soldato , dall'altra
una vedova abbraccia il figlioletto, mentre la madre del
caduto stende le mani in gesto benedicente. Una tradizione
unica in Italia vuole che alle 18 di ogni giorno, durante
i 21 rintocchi della campana del monumento, tutti i presenti
nella piazza, veicoli compresi, si fermino e dedichino
il loro pensiero ai caduti e alle atrocità della
guerra.
MOMUMENTO
A GARIBALDI
Da C.so Mazzini percorrendo un ombroso viale, quasi una
galleria tra gli alberi, che fiancheggia i giardini del
prolungamento a mar, si raggiunge il piazzale Eroe dei
due Mondi dominato al centro dal grande monumento equestre
di Giuseppe
Garibaldi delloscultore Leonardo Bistolfi,
inaugurato nel 1927 dal nipote del condottiero.
LA FONTANA
DI PIAZZA MARCONI
Verso il termine
di corso Italia, in direzione monti, si apre piazza
Marconi, comunemente detta del pesce, su cui si affaccia
il palazzo dell’INPS. Al centro di questa piazza
si eleva la grande fontana realizzata nel 1965.
Una vasca centrale ellittica riceve a cascata l'acqua
sgorgante da due vasche sovrastanti. Al centro su un
masso di pietra verde di Stella si erge la scultura
della
savonese Renata Cuneo: Lotta tra uomo e lo squalo.
IL
TEATRO CHIABRERA
Con delibera dell'8 ottobre del 1850
e con un finanziamento di £ 90.000, il sindaco
di Savona Giacomo Cassisis dava il via alla costruzione
del teatro cittadino, progettato dall'architetto savonese
Giuseppe Cortese ( Savona 1813-1888), affidandone
la direzione dei lavori all'architetto messinese Carlo
Falconieri, emigrato in Savona per motivi politici..
Nel
1853 l'architetto Cortese subentrò al Falconieri
nella direzione dei lavori che furono portati a termine
in quell'anno:
il teatro fu inaugurato l'1 ottobre con la rappresentazione
dell'"Attila" di G. Verdi.
La facciata del
Teatro, in stile neoclassico ,si presenta con un pronao
dorico a 6 colonne, con ai lati le statue di Goldoni
e dell'Alfieri del Varni, sormontato da un loggiatoa
4 collone in stile ionico, con ai lati le statue di
Rossini eMetastasio del Brusca.Il frontone è
ad altorilievi raffiguranti il poeta Gabriello Chiabrera
mentre consegna lopera "Amadeide"
a Vittorio Amedeo
I nel 1618. Linterno si presenta elegante con
velluti rossi e stucchi dorati su fondo bianco. La
volta ha la decorazione originale a figure allegoriche
femminili realizzata dal pittore Gaetano Borgo Caratti.
Il ridotto del teatro, al primo piano, conserva un
bel pavimento a mosaico alla genovese.
Il teatro è stato dedicato a Gabriello Chiabrera
(1552-1638), nobile savonese, poeta arcadico, che
trascorse molti anni alla corte dei Medici a Firenze
e fece parte della "Camerata Fiorentina"
divenendo così uno dei fondatori del melodramma.
Chiabrera è stato autore di libretti e poetico
paroliere di madrigali e canzonette. I suoi testi
sono stati musicati da alcuni dei migliori compositori
dellepoca fra cui Monteverdi.
Il giorno 11 ottobre alle 7,30 del mattino è
crollato il soffitto della platea del Teatro Chiabrera
di Savona fortunatamente senza arrecare danni alle
persone e rendendo quindi inagibile la sala; lattività
del teatro continua però ugualmente.
http://www.teatrochiabrera.savona.charta.it/fteatro.html
Il Teatro Comunale Chiabrera è il più bel
teatro storico in funzione della Liguria. Costruito su
progetto dell'architetto messinese Carlo Falconieri, è
stato realizzato in circa tre anni, dal 1850 al 1853,
con la sottoscrizione per i 2/3 da palchettisti. Inaugurato
l'1.10.1853 con l'"Attila" di Verdi, dal 1883
è interamente di proprietà comunale.
La sala è un "unico" nel suo genere.
Nata all'"italiana" con 4 ordini, 3 dei quali
a palchetti, a seguito di un lungo restauro tra il 1954
e il 1963, ha sostituito gli ordini a palchi con quattro
balconate per una capienza di 700 posti. Principalmente
teatro d'opera per tutta la seconda metà dell'Ottocento
con la gestione affidata ad impresari in concorso con
la sovvenzione comunale che prevedeva una stagione di
prosa ad Autunno e una d'opera a Carnevale, ha visto rappresentate
le maggiori opere del melodramma con la presenza di illustri
cantanti da Mc Cormack a Giani, dalla Gruitz alla Caruzzi
Bedogni, fino a Toti del Monte e Tito Schipa e al debutto
assoluto della savonese Renata Scotto. Oltre alle rappresentazioni
liriche si sono alternate le più importanti compagnie
di prosa dell'Ottocento dalla Lambertini alla Maieroni,
dalla Papadopoli alla Santoni e, nel Novecento fino alla
seconda guerra mondiale, da Salvini a Novelli, da Zacconi
a Ruggeri, da Picasso a Ricci, da Moissi a Benassi. Dopo
una lunga chiusura per tutti gli anni cinquanta, dal 1967
il Comune assume la gestione diretta che tuttora mantiene
e che gli ha consentito di porsi come un qualificato interlocutore
della prosa italiana.
In questi trent'anni tutti gli attori italiani più
autorevoli sono stati più volte ospiti da Gassman
a Randone, da Albertazzi a Branciaroli, da Mauri a Lavia,
da Orsini a Ferro, da Bosetti a Micol, dalla Melato alla
Guarnieri, dalla Proclemer alla Piccolo, dalla Crippa
alla Pozzi, ecc..
Dalla stagione 1976/77 viene programmata, anche con il
sostegno ministeriale, un'organica stagione musicale che
ha visto la presenza soprattutto di artisti internazionali
quali Ashkenazy, Lupu, Richter, Pogorelich, Schiff, Magaloff,
Tretjakov, Amoyal, Bashmet, Fournier, Bylsma, Pinnock,
Goebel, Bruggen, Koopman, Leonhardt, Preston, Alain, Bream,
Yepes, o, per rimanere in campo nazionale, Accardo, Ughi,
Gazzelloni, Campanella, Canino, Tipo, I Musici, I Solisti
Veneti, Il Giardino Armonico, Europa Galante, ecc..
Dal 1984 si svolge una regolare stagione di teatroragazzi
per la scuola dell'obbligo che dal 1997 comprende anche
le scuole materne e che presenta le maggiori compagnie
italiane del settore dal Teatro delle Briciole di Parma
al Teatro Gioco Vita di Piacenza, da Accademia Perduta
di Ravenna al Teatro Piccionaia di Vicenza.
Dal 1987 è in vigore una Convenzione con il Teatro
dell'Opera Giocosa, ente di interesse regionale, per lo
svolgimento presso il teatro della stagione lirica organizzata
dall'Ente che, negli anni scorsi, si è distinta
per l'originalità di alcune proposte culturali,
soprattutto opere di rara esecuzione di Donizetti, Rossini,
Coccia, Apolloni, Pacini, Paisiello e Manfroce. Le opere
sono quasi sempre state incise dal vivo e trasmesse dalle
reti radiofoniche nazionali. Assai significativa la presenza
di artiste quali Serra, Gasdia, Dessì, Antonacci,
e direttori come Bonynge, De Bernart, Cillario, Benedetti
Michelangeli.
Dalla stagione 1995/96 il Comune sostiene la realizzazione
di un'orchestra stabile che, con il nome di Orchestra
Sinfonica di Savona, collabora allo svolgimento della
stagione lirica e ai programmi della stagione musicale.
Dalla stagione 1996/97 si svolge una stagione d'operetta
che riprende, dopo molti anni d'assenza, una tradizionale
attività del teatro.
Dalla stagione 1998/99 si realizza una programmazione
di spettacoli musicali e teatrali per i giovani che spaziano
dai musicals più noti (Tommy, Jesus Christ Superstar)
ad alcuni appuntamenti internazionali (Victoria Chaplin,
Ta Fantastika Light Theatre Prague).
Nella stagione appena conclusa si sono registrate oltre
46.000 presenze per 110 rappresentazioni. Dalla stagione
2000/2001 si affianca alla stagione concertistica una
nuova rassegna di "non solo classica" che propone
musica etnica, d'autore e jazz e una serie di spettacoli
di prosa in cui giovani compagnie si confrontano con freschezza
ed originalità con grandi testi classici.