L'assunzione al soglio
pontificio di Sisto IV, prima,
e Giulio II, poi,
entrambi della famiglia Della
Rovere, regalò a Savona una
stagione di grande fervore
artistico e culturale. La
città non solo diventò
sede di cenacoli di cultura
umanistica francescana e agostiniana,
ma soprattutto diventò un
cantiere a cielo aperto:
proliferarono gli interventi
di edilizia ecclesiastica
e monacale come gli ampliamenti
della cattedrale, del palazzo
vescovile, del complesso di
San Francesco e di San Giacomo;
furono edificati grandiosi
palazzi come il Della Rovere,
disegnato da Giuliano
da Sangallo (1495). Si ampliò
e si rinnovò l'assetto viario
del centro storico e alcune
contrade periferiche diventarono
quartieri residenziali per
la emergente aristocrazia
mercantile: .
In
città era un pullulare di
artigiani e artisti di ogni
genere provenienti dalle regioni
limitrofe: scultori come D'Aria,
Della Porta, Carlone e pittori
del calibro di Donato de'
Bardi, Vincenzo Foppa, Giovanni
Mazone, Ludovico Brea
solcavano le strade cittadine.
SISTO IV Sisto IV (Celle Ligure
1414 - Roma 1484), al secolo
Francesco Della Rovere, era
figlio di Leonardo e di Luchina
Monleone. Entrato nell'ordine
dei francescani minori, ottenne
la laurea in teologia a Padova
e insegnò in varie università.
Nominato cardinale nel 1467
dal papa Paolo II, alla morte
di questi nel 1471 fu eletto
papa e prese il nome di Sisto
IV. Diede subito
prova di grande vigore ed
energia: cercò di fronteggiare
la minaccia turca e a tal
fine organizzò una spedizione
che però, dopo la presa di
Smirne (1471), si disfece.
Concesse al re della Spagna
l'inquisizione contro i marrani
e gli apostati. Fu anche un grande
amante dell'arte e della cultura:"
Il suo gusto per le arti è
testimoniato dal gran numero
di monumenti, tra i quali
si distinguono la Cappella
Sistina da lui ingrandita,
la Biblioteca Vaticana, un
ponte sul Tevere, acquedotti,
strade, edifici e abbellimenti
di ogni genere... a lui si
deve la fondazione del Monte
di Pietà di Savona, e la costruzione
della Cappella Sistina presso
il Duomo di questa città,
dove fece erigere un pregevole
mausoleo per onorare i propri
genitori." (Chabrol).
GIULIO II Giulio II (Albisola Superiore
1443 - Roma 1513), al secolo
Giuliano Della Rovere, studiò
presso i francescani di Perugia.
Lo zio, papa Sisto IV, lo
nominò prima vescovo di Avignone,
poi nel 1471 cardinale.
Assolse numerosi incarichi
di carattere politico e diplomatico:
diventò tanto potente
che nel 1484 riuscì
a fare eleggere papa
Innocenzo VIII a discapito
del cardinale Borgia, il quale,
quando salì al soglio
nel 1494 lo costrinse
all'esilio da Roma. Allora
si rifugiò presso la corte
francese, ma non dimenticò
la città di origine tanto
che a partire dal 1495
vi fece erigere, su disegno
di Giuliano da Sangallo, il
grandioso palazzo Della Rovere
. Dopo la morte di Alessandro
VI e il brevissimo pontificato
di Pio III, fu eletto papa
il 1 ottobre 1503, ottenendo
anche l'appoggio di Cesare
Borgia, figlio del suo acerrimo
nemico. Sua principale cura
fu quella di ricostituire
la potenza politica della
Chiesa, ma anche quella di
alleggerire la pressione straniera
sull'Italia. "Pontefice
terribile" lo chiamarono
i comtemporanei attoniti dall'animo
tempestoso di quel vegliardo
e da quel grande condottiero.
Infatti, combatté dapprima
contro i Borgia, quindi
Gianpaolo Baglioni di Perugia
e Giovanni Bentivoglio di
Bologna. Dopo, conclusa la
Lega di Cambrai (1508) con
le principali potenze europee,mosse
guerra a Venezia; nel 1510,
al motto:"fuori i barbari",
fondò la Lega Santa,
una potente coalizione di
stati, dalla svizzera alla
Spagna, dall'Inghilterra all
Serenissima, per scacciare
i Francesi dall'Italia. Insieme all'azione
politico-militare, Giulio
II condusse anche una notevole
azione apostolica: costituì
vescovadi nell'America appena
scoperta; concesse agli Ebrei
una maggiore libertà; condannò
la simonia e l'usura e abolì
la barbara consuetudine del
jus
naufragii,
cioè il diritto di spogliare
i naufraghi. Giulio II non fu solo
un grande politico, ma anche
un generoso mecenate. Protesse,
tra gli altri artisti, Raffaello,
Bramante e Michelangelo, al
quale affidò la decorazione
ad affresco della volta della
Cappella Sistina in Vaticano.
"Per suo ordine furono
costruiti a Roma molti magnifici
palazzi e furono aperte bellissime
strade. A Savona fece innalzare
un superbo palazzo e destinò
doni cospicui alla cattedrale.
Istituì borse di studio a
favore di studenti savonesi
nel collegio di Avignone,
da lui creato..." (Chabrol).
PIO
VII
La città di Savona
agli inizi del XIX secolo
ospitò il papa Pio
VII prigioniero di Napoleone.
Eletto pontefice il 14 marzo
1800, Pio VII (1740 - 1823)
si era trovato subito in contrasto
con l'imperatore. Per volontà
di Napoleone Bonaparte, ribelle
alle censure papali, Pio VII
venne fatto prigioniero e
tradotto a Savona dove, tra
il 7 e il 23 agosto del 1809,
soggiornò temporaneamente
nella dimora del "maire"
Egidio Sansoni per poi trasferirsi
nel palazzo vescovile, lasciato
libero in fretta e furia da
mos. Vincenzo Maria Maggioli.
Qui vi rimase fino al giugno
del 1812, quindi fu tradotto
in Francia e dopo l'amara
cattività francese,
sulla strada del ritorno a
Roma fece una sosta a Savona
dove si trattenne dal 16 febbraio
al 19 marzo del 1814. Tornato
finalmente a Roma, il papa
non dimenticò l'esperienza
savonese: vi fece ritorno
il 10 maggio 1815 quando incoronò
solennemente la statua della
vergine per ringraziarla per
avergli salvato la vita
Clicca
sulle foto per ingrandirle
Clicca
sulle foto per ingrandirle
Questo
sito, essendo amatoriale, non ha scopo
di lucro e non intende violare i diritti
di copyright che appartengono ai legittimi
proprietari.
Qualsiasi elemento eventualmente coperto
da Copyright presente nel sito, su segnalazione
del proprietario, verrà immediatamente
rimosso.