Nel 1528 Savona si arrese ai genovesi guidati
da Andrea Doria; nel 1542 Genova allestì sul Priamàr
una fortezza, abbattendo antichi fabbricati ed
inglobandovi il duomo del IX sec.: dapprima sconsacrato,
infine demolito nel 1595.
La
cattedrale fu traslata nella chiesa
conventuale di S. Francesco, non senza malcontento
di quei frati.
Il complesso francescano
risaliva a metà del '200; nel '400 aveva accolto
una scuola teologica, frequentata dal giovane
Francesco Della Rovere, che - divenuto papa Sisto
IV - vi aveva fatto erigere la cappella Sistina.
Trovando inadeguata la
fabbrica alla nuova funzione, il vescovo Centurioni
deliberò di ingrandirla; nel 1589 il successore
Costa diede inizio ai lavori, facendo abbattere
la vecchia struttura.
Il
nuovo duomo - dedicato a S. Maria
Assunta - fu aperto nel 1602, consacrato nel 1605.
Progettato quasi certamente
da Battista Sormano (figlio di Pace, l'architetto
del Santuario), è lungo 61 m, largo 39. Ha pianta
a croce latina, con tre navate divise da grossi
pilastri. ampio transetto e coro, volta della
navata centrale e del transetto a botte. In stile
tipico della controriforma, si stacca dalla raccolta
armonia dei modelli rinascimentali per vastità
di proporzioni e gravità d'insieme.
Il
campanile - su tamburo ottagonale,
con lanterna innalzata nel 1929 - è del savonese
Cortese (1840).
Il portale centrale fu
realizzato nel 1776 dal carrarese Cibei, autore
altresì del sovrastante gruppo scultoreo con
L'Assunta;
tra 1881/86 venne inquadrato nella facciata neo-barocca,
applicata dal perugino Calderini con effetto poco
armonizzante.
All'interno, sul ponte
principale, quadrone con Gesù
che scaccia i mercanti dal Tempio,
di Coghetti (autore anche degli affreschi sulle
volte, nel presbiterio, nei pennacchi della cupola
e nella conca absidale: di tono conformistico
e freddo, eseguiti a metà '800 in quadrature decorative
di Bozzano e Canzio).
In basso, a sinistra,
Crocifisso
marmoreo del maturo '400, fra tardo gotico (il
Cristo) e rinascimentale lombardo (la Vergine,
a tergo): già nell'antico duomo. E' attribuito
a Giacomo de' Molinari, scultore di Induno nel
varesotto.
A destra, il
Battistero:
quadrato, in marmo cipriota, scavato in un capitello
bizantino (VI sec.), rielaborato nel XII sec.,
nel '400 cinto da una balaustrata marmorea a traforo.
In navata centrale, acquasantiera
rinascimentale (tra '4/'500), dono do Giulio II
alla chiesa francescana.
- 1.a cappella della
navata destra: L'apparizione
della Vergine
a Savona,
tempera celebrativa di Gio. Agostino Ratti (1699-1775).
In parete destra, sepolcro
di don Niella
con gruppo marmoreo della
Carità che nutre i bimbi,
di Casella.
- 2.a cappella: sull'altare,
un oleografico Sacro
Cuore di Paolo
Gerolamo Brusco (1742-1820; formatosi a Roma,
affermatosi a Savona; buon colorista, assai fecondo);
nel tondo sovrastante,
Madonna con il bambino, rilievo
in ardesia dorata, traslato dall'antica cattedrale.
- 3.a cappella: pala
d'altare con Madonna
con bambino ed angeli
e - alla parete destra -
Il sogno di Giacobbe
e di Baglione (1617); di fronte, Abramo
con gli angeli,
di Lanfranco (coevo): due pittori di scuola romana
tra '6/'700, influenzati dal Caravaggio.
- Segue la porta del
chiostro: a lato
due puttini marmorei: uno mostra
un cartiglio, l'altro un medaglione con l'effigie
di papa Pio
VII (che visse a Savona prigioniero
di Napoleone tra il 1809 ed il 1812, ed ancora
nel 1814; appartamento
visitabile nel Palzzo vescovile).
Dalla sovrastante tribuna
lignea dorata (con stemma papale di Brusco) il
pontefice seguiva le funzioni.
Il
chiostro quadrilatero -
voluto da Sisto IV per il convento francescano
- conserva sui muri brani d'affreschi del '400
d'impronta tardo-gotica lombarda, varie lapidi
tombali, 21
statuine marmoree di santi e prelati,
su mensole (fine '400). A destra, al piano sopra
la galleria, due monofore gotiche in cotto.
Dal chiostro si può accedere
alla Cappella
Sistina.
- 4.a cappella: monumento
al vescovo Righetti,
della savonese Renata Cuneo (1949); di Brusco
S.
Agostino in gloria
sulla volta, e le figure di S.
Pietro e di S. Paolo
alle pareti.
- Capp. del transetto:
Crocifisso
ligneo, forse dall'antico duomo; altare del '600,
con paliotto scolpito da Sormano con una teoria
di scheletri ed un'esortazione a pregare per i
defunti. Alla parete sinistra,
Gesù resuscita il figlio della vedova a Naim;
a destra Le
esequie di Mosé:
affreschi di Quarenghi (1800).
- Cappella destra del
presbiterio: pala d'altare con
Madonna
e s.s.
Pietro e Paolo,
attribuita al lodigiano Piazza (1517). In parete
destra, marmo con
Presentazione di Maria al Tempio,
d'ignoto di fine '500; Monumento
funebre di mons. De Mari
('700); di fronte, tomba
del vescovo Spinola,
del toscano Ponsonelli (1683): con una vivace
figura alata. In volta, Martirio
di s. Sisto
(le cui ceneri sono qui conservate) di Bozzano
('800).
Una porta immette alla
Sacrestia vecchia: ivi è murato un rilievo marmoreo,
riferibile a lapicidi pavesi, con figure della
vergine, dei S.S. Pietro e Paolo , di quattro
dottori della Chiesa. Diversi busti dell'8/'900
(di Frumento e di Brilla) raffigurano il papa
Benedetto XV e vari benefattori.
Gesù ed il centurione
e
Gesù
con S. Tommaso
sono quadri del '600 genovese, donati da famiglie
locali; due tele ovali rappresentano S.
Emidio (d'ignoto)
e S.
Giovanni Nepumoceno.
- Rientrando in chiesa:
l'altar
maggiore è attribuito a Bocciardo
(1765), ma fu più volte rimaneggiato. E' sormontato
da un ciborio
ottagonale, disegnato dal gesuita Grassi (1636)
ed eseguito da marmorari romani ispirati dal tempietto
bramantesco di S. Pietro in Montorio. Alle pareti
, a sinistra,
Giulio II inizia la basilica di S. Pietro,
a destra
Sisto IV benedice la flotta contro i turchi:
quadroni di Coghetti.
- Coro
ligneo a tarsia (arte molto in
auge a Savona dal '400): eseguito tra 1500/'21
a spese del comune e del savonese cardinale Giuliano
Della Rovere (papa Giulio II), poi adattato alla
planimetria del nuovo duomo. Nell'ordine inferiore,
fiori, fregi, arabeschi, frutti, strumenti musicali
ed astrologici; superiormente, dossali intarsiati
con santi e papi Sisto IV e Giulio II. Vi lavorarono
De Fornari e De Rocchi ( di formazione rinascimentale
lombarda) con Pantaleoni (tendente ad effetti
pittorici); ai quali si debbono anche cattedra
vescovile e leggìo. I legni furono restaurati
nel 1852 dai fratelli Garassino, autori delle
porte laterali ( con I
mercanti cacciati dal Tempio
e La
Resurrezione di Cristo)
e del rifacimento di alcuni intarsi.
- Cappella sinistra del
presbiterio:sull'altare,
Martirio di s. Stefano,
d'ignoto del '600. Alla parete sinistra, urna
con lo scheletro rivestito di paramenti del beato
Ottaviano (vescovo savonese dal 1117 al 1128;
predisse l'apparizione della Vergine). In volta,
Il
beato distribuisce il pane ai poveri,
di Brusco.
- Cappella del transetto:
altare
barocco di Porta e Casella
(1663) con statua della
Madonna della misericordia;
sul fastigio, rilievo con Il
profeta Elia rapito su di un carro di fuoco.
Ai lati,
S. Giuseppe
e S.
Giovanni evangelista,
statue di Paleni.
- Pulpito:
già nell'antico duomo, marmoreo, esagonale. Eseguito
dopo il 1522 dai maestri lombardi Daprile e Gio.
Angelo de' Molinari, è composto di cinque formelle
di gusto rinascimentale lombardo, con
I quattro evangelisti
e loro
simboli e Predica
di un sermone
( nello specchio rivolto alla navata centrale).
- Dal presbiterio si
accede alla Sacrestia nuova (arch. Limonta,
1964): ivi, un lavabo rinascimentale.
- Navata sinistra, 4.a
cappella: inserito in un fregio marmoreo, affresco
della Madonna
della colonna (prodigiosamente
staccatosi nel 1601 da una colonna della chiesa
di S. Francesco in demolizione), di Robertelli
(1499) o di ignoto pittore ligure/piemontese.
Ai lati, più in alto, due tavole con S.
Ambrogio e
S.
Bernardo:
attribuite a Naselli Feo, allievo di Brusco ('700).
Alle pareti laterali, Presentazione
al Tempio
ed Annunciazione,
attribuite al bolognese Albani ('5/'600).
- Sulla porta laterale:
lunetta con rilievo in pietra nera, del '300,
già timpano del portale dell'antico duomo. Mostra
Gli
apostoli (con S. Giovanni genuflesso) al
sarcofago
(decorato a motivi goticheggianti) della
Vergine assunta in cielo tra angeli musicanti
e cherubini.
- 3.a cappella: affreschi
di Brusco. Pala con Martirio
di s. Orsola,
di G.B. Paggi (1599). In parete sinistra, Sepolcro
di mons. Spinola,
di Schiaffino (1755).
- 2.a cappella: sul voltino,
Fatti della Vergine.
affrescati da Bernardo Castello per interessamento
dell'amico poeta Chiabrera. Pala d'altare con
Adorazione
dei Magi,
pure di Castello. In parete destra, Monumento
funebre di mons. De' Mari,
di Cevasco (1840); a destra,
Monumento funebre di mons. Scatti,
di Paleni (1926).
- 1.a cappella: affreschi
deteriorati, di Brusco; pala con
S. Francesco da Paola
(che cammina appoggiandosi al bastone), d'ignoto
ligure del '600.
da:
Il duomo di Savona, 1.a ed. maggio 1997, ediz.
Centro Nazionale Studi Territorio, Pietrabuona
(PT).