Al museo della Cattedrale, allestito nel
1982 nei locali dell'antica Masseria, si accede
dal coro della chiesa. Il percorso museale consta
di un corridoio e due ampie sale espositive. Tra
le opere, provenienti dall'antica Cattedrale del
Priamàr, di particolare interesse sono quattro
sculture inglesi in alabastro della seconda metà
del trecento, due altorilievi rinascimentali della
scuola dell'Amadeo e altri rilievi in marmo del
XV secolo. Tra i paramenti sacri spiccano la Pianeta
detta di Giulio II,
donata da Caterina Gastodenga Della Rovere nel
1564, e il Ternario
che si dice fosse parte di un mantello di una
regina spagnola.
Il tesoro vero e proprio
vanta preziose oreficerie e argenti di squisita
fattura fra cui La
Croce Gara,
oreficeria mosana del XIII,
l' Ostensorio dalla
caratteristica forma a tempio gotico, regalato
dal papa Sisto IV, il Pastorale
di Giulio II, donato nel
1491,
di
oreficeria renana e ligure dei secoli XIII-XV,
e il gruppo argenteo Fuga
in Egitto di
scuola provenzale delXIV
secolo.
Tra i dipinti, per lo più provenienti
da scomparsi complessi religiosi, spiccano il
trittico L'Adorazione
dei Magi
del maestro di Hoostreten
realizzato su commissione di Gerolamo Sacco
per la cappella di S. Giovanni Battista, Il
Matrimonio mistico di S. Caterina e committenti
opera di Tuccio d'Andria del
1487, il Polittico
dell'assunta (1495) di Ludovico
Brea, una cuspide con
Crocifissione
di Giovanni Mazone
e una tela con Cristo
alla colonna di Luca Cambiaso della metà
del Cinquecento.
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