Pochi non hanno letto Cristo si è fermato ad Eboli ma molti ignorano i quadri e i disegni di Carlo Levi (1902- 1975), seppure a questi dedicò tanto del suo impegno artistico. Palazzo Morteo ospita in mostra permanente ventidue quadri dello scrittore-pittore torinese che aveva scelto la cittadina di Alassio,  come residenza estiva e per la quale aveva coniato la definizione “Alassio mia madre”. Levi, infatti, era solito trascorrere le sue estati in una villa, Villa Levi, sulle alture di Alassio e i quadri  esposti nella pinacoteca sono tutti stati realizzati durante questi soggiorni.
Fra i dipinti esposti, oltre ai tanti paesaggi alassini e i carrubi, alberi tanto cari a Levi, figura anche un famoso ritratto di Italo Calvino che era solito far visita a Levi nella sua residenza alassina.
                                   
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Passeggiate Storico-Naturalistiche 2005
 

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Reperti archeologici, lapidi, sculture,  mosaici, oggetti di scavo  provenienti da lavori di restauro, documenti di storia relativi ad Albenga e al suo territorio dall'età preromana a quella romana, bizantina e medioevale che testimoniano l'importanza dell'insediamento ingauno in quei periodi. 
               
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Dal Museo si accede al Battistero, il più importante monumento paleocristiano della Liguria, eretto probabilmente tra il 415 ed il 420 quando Albenga distrutta dai Goti di Ataulfo, fu riedificata da Costanzo. Costruito.
Quando fu costruito la sua base era un metro sul livello del mare, ma oggi per raggiungere l'ingresso bisogna scendere una scala di quattordici gradini. Ha una pianta  decagonale all’esterno e ottagonale all’interno; sugli otto lati  sono state ricavate delle nicchie  alternativamente rettangolari e semicircolari. Gli archi fra una nicchia e l'altra poggiano su colonne di granito corso, con capitelli corinzi. Al centro del battistero, sotto il tamburo impostato sugli archi,  si trova la vasca ottagonale per il battesimo ad immersione ed a fianco dell'ingresso quella per il lavaggio dei piedi, che in tempi antichi precedeva il battesimo vero e proprio.  Nella nicchia di fronte all’ingresso si trova lo stupendo  mosaico bizantino del V secolo, l'unico dell'Italia settentrionale,  eccezion fatta per Ravenna, che  raffigura, sullo sfondo del cielo, il monogramma di Cristo circondato da dodici colombe, simbolo degli Apostoli, e nella lunetta, una croce gemmata tra due agnelli
Accanto al battistero sono i più significativi monumenti pubblici e privati dell'Albenga medioevale, tra cui le le tre torri. La "Torre di preghiera" ovverosia il campanile della cattedrale, costruita tra il 1391 ed il 1395; la "Torre di giustizia" degli inizi del XIV secolo, appartenente al Palazzo vecchi del Comune;la"Torre di governo", incorporata nella casa Malasemenza, attuale sede comunale.

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Situato nei locali del piano nobile del vecchio Palazzo Vescovile di Albenga, in esso sono ordinati  arredi e affreschi quattrocenteschi,  iscrizioni funerarie romane e bizantine, frammenti di ceramiche di varie manifatture (XIII-XVI secolo), paramenti, arazzi di varie epoche, argenti provenienti dal Tesoro della cattedrale, dipinti su tavola quattro-cinquecenteschi e pale d'altare secentesche, una raccolta di codici miniati del XV secolo.                         
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Esposizione di ceramiche, elmi, elementi dello scafo e, soprattutto, di anfore vinarie,  in tutto circa  700 di cui circa un centinaio, disposte secondo l'originaria collocazione del carico di una nave romana oneraria del I sec. a. C. affondata a due miglia dalla costa. Al 1° piano del Palazzo Peloso Cepolla è visitabile una mostra dedicata ai ritrovamenti archeologici di età preistorica in Val Pennavaira.
                                 
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Albisola Superiore

Albissola Marina

Attraverso l'esposizione di circa 200 opere di maestri  che dal 1903 ad oggi hanno frequentato la bottega Mazzotti,  è narrata la storia della ceramica di Albissola nel Novecento. Tra gli artisti italiani e stranieri: Anselmo, Baj, Fontana, Capogrossi, Sassu, Manzoni, Munari, Luzzati, Jorn, Matta, Martini, Karel, Rotella, Treccani, Orellata, del Gruppo Cobra e altri..
                           link: http://www.gmazzotti1903.it/
                           link: http://www.tulliomazzotti.it/
 

Altare

Produzione vetraria altarese dal 1750 ai giorni nostri. Sono in mostra i cosiddetti "giganti del vetro", vasi e bottiglie di dimensioni e peso eccezionali, opere di maestri altaresi attivi in Argentina, manufatti incisi e vetri di maestri contemporanei. La raccolta comprende anche circa 600 vasi e alambicchi per uso farmaceutico. Documenti e libri su oltre 800 anni di storia del vetro ad Altare.
                                    link:http://www.isvav.it/

Calice Ligure

Ceriale

Finale Ligure

Nei chiostri  del trecentesco convento di Santa Caterina a Finalborgo i reperti esposti,  provenienti dal territorio circostante (altopiano delle Mànie, caverna delle Fate, caverna delle Arene Candide), documentano la ricca storia e la preistoria del Finalese dal Paleolitico  all'età del Bronzo, dal periodo romano e medievale fino all'età moderna. Una sezione del museo è dedicata alla paleopatologia, ovvero allo studio delle malattie nell'età preistorica.

Nel  cinquecentesco palazzo Doria è esposta un'importante collezione ornitologica di circa 500 uccelli  dell'avifauna europea.

Sono custoditi dipinti, arredi liturgici, preziosi argenti e paramenti.  Di particolare interesse una croce astile (1417) e l'urna reliquiario di Sant'Eugenio (1753)

Rialto

Ospitato nel palazzo secentesco della famiglia Perrando, il museo conserva: reperti archeologici dalla Preistoria al Medioevo; fossili di vegetali e coralli e resti di animali; gli arredi appartenuti alla famiglia Perrando: dipinti, (notevoli un Crocifisso con frate Alessandro Magnasco e I Santi Antonio da Padova e Giovanni Battista di Domenico Piola), oggetti, mobili, busti; utensili e strumenti contadini, attrezzature provenienti dalle antiche ferriere e delle fabbriche di amaretti.

Nell'edificio che fu sede del Monte di Pietà, istituito nel 1480 da papa Sisto IV,  sono visibili  nella Sala del Consiglio degli Ufficiali affreschi d’area culturale lombarda del XV-XVI secolo: Annunciazione e Compianto sul Cristo morto, del Maestro del Monte di Pietà (1480), e Madonna di Misericordia attribuito a Lorenzo Fasolo (1513). Il nucleo  di ceramiche della manifattura savonese degli Isola (XVIII secolo), purtroppo è stato trafugato dai soliti ladri.

Istituito grazie alla donazione dell''artista savonese, comprende sculture di varie dimensioni in gesso,  in ceramica, terracotte, bronzi, ceramica, cere e quasi duecento disegni.

Il museo conserva preziosi  ed artistici paramenti rinascimentali e barocchi, tra cui pianete e piviali; oggetti d'uso liturgico in oro e argento (lampade, reliquiari, candelieri, croci e ostensori), arredi sacri dal XV al XIX ;  ex-voto in oro e argento; sculture lignee, tra cui un Ecce Homo del XVI secolo.

Sculture provenienti dall'antica Cattedrale del Priamàr; paramenti sacri, come  la Pianeta detta di Giulio II; preziose oreficerie e argenti di squisita fattura fra cui La Croce Gara; dipinti  tra cui spiccano  L'Adorazione dei Magi del maestro di Hoostreten , Il Matrimonio mistico di S. Caterina e committenti di Tuccio A'Andria del 1487, il Polittico dell'Assunta (1495) di Ludovico Brea, una cuspide con Crocifissione di Giovanni Mazone e una tela con Cristo alla colonna di Luca Cambiaso della metà del Cinquecento.

I dipinti,  disposti in ordine cronologico,  documentano la produzione artistica di scuola senese (secolo XIV), lombarda (secoli XV-XVI), genovese (secoli XVII-XVIII) e savonese (XVVIII- XIX). Di particolare interesse: una Croce stazionale di ignoto, la  Madonna col bambino di Taddeo di Bartolo,  Cristo in croce tra le Marie  e San Giovanni Evangelista del lombardo Donato de' Bardi,   politico con Annunciazione, Calvario e Santi di Giovanni Mazone, Cristo in croce tra la Madonna e San Giovanni Evangelista di Lodovico Brea, Madonna e Santi di Vincenzo Foppa, Adorazione dei pastori di Luciano Borzone, l'Annunciazione di Bartolomeo Guidobono, La tunica di Giuseppe mostrata a Giacobbe di Gioacchino Assereto A
      L'esposizione si conclude con opere del XX secolo tra cui opere di Agenore Fabbri, Eso Peluzzi, Alberto Helios Gagliardo.
    La Pinacoteca ospita anche le opere della "Fondazione Museo d'arte contemporanea Milena Milani" in memoria di Carlo Cardazzo, che tra dipinti e sculture allinea artisti del calibro di Pablo Picasso, Giorgio De Chirico, Renè Magritte, Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Asger Jorn, Juan Mirò, De Pisis, Mathieus.
      Di particolare interesso sono anche le ceramiche prodotte nel Savonese dal XII al XX secolo: vasi da farmacia realizzati per l'ospedale San Paolo nel 1666 con la tipica decorazione a tappezzeria bianco-blu, i vasi ornamentali da parata del 1720 circa e l'albarello istoriato del XVI secolo con la raffigurazione di San Giorgio che lotta con il drago.
 

Oltre cento opere pittoriche  tra cui un polittico raffigurante  La Madanna col Bambino, il Calvario e Santi del  XV secolo e un Crocifisso ligneo del XV secolo. Le tele sono soprattutto  di scuola genovese e savonese dei secoli XVII e XVIII. Fra queste vanno ricordate quelle di  G.B. Carlone, G. Assereto, G.B. Castiglione, detto "Grechetto", P.G. Brusco,  B. Strozzi, A. Travi, C.S. Pennone, S. Galleotti, F. Campora, C.G. Ratti, Van Dich.

 Spotorno

Raccoglie dipinti e disegni dell'artista i cui temi sono rappresentati la Liguria e, in particolare, Spotorno, ma soprattutto l'Africa, dove ha soggiornato dal 1935 al 1950, con la sua irresistibile natura

Una cinquantina di caverne naturali danno origine al complesso delle grotte di Toirano. Particolarmente suggestiva è la grotta della Basura, ricca di stalattiti e stalagmit, ma anche di ossa, graffiti ed impronte di orso delle caverne, carboni di legna , impronte umane. Altre grotte importanti: S. Lucia Superiore, del Colombo, dell'Ulivo e della Giara.
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                           link:http://www.toiranogrotte.it
 

Utensili e testimonianze dei mestieri agricoli e artigianali presentati attraverso la  ricostruzione di ambienti  dell'Ottocento con il supporto di pannelli, fotografie, gafici, stampe.

Raccoglie manufatti e reperti  rinvenuti nelle grotte di Toirano, in particolare in quelle del Colombo, di Santa Lucia Superiore e della Basura, abitate già in epoca preistorica.

Conserva circa 30 orologi da torre dal 1700 ai giorni nostri,  macchinari originali costruiti per il movimento delle grandi lancette e materiale documentario, iconografico e fotografico che illustra l'attività della Fabbrica Artigiana Bergallo.

Vado Ligure

Fondato nel 1990 grazie al lascito di Don Queirolo al Comune, il museo ospita reperti archeologici di epoca romana della  zona di Vada Sabatia, rinvenuti durante la costruzione del Palazzo Comunale. I reperti (epigrafi, corredi sepolcrali, suppellettili, monete, ceramiche e vetri.

Comprende dipinti e sculture d'arte contemporanea di artisti locali e nazionali che hanno partecipato alle edizioni del "Premio Vado" istituito nel 1951. Una sala è dedicata alle opere di Arturo Martini. E' inoltre presente una sezione di quadri dell'800  facenti parte del lascito di Don Queirolo.

Varazze

Raccoglie oltre 3500 pezzi, tra minerali e fossili, provenienti da tutto il mondo.

Collezione archeologica dei più importanti ritrovamenti  rinvenuti, attraverso regolari campagne di scavo, presso il Riparo di Rocca Due Teste (loc. Fenestrelle) e Alpicella.  Ospita reperti delle età neolitica, del Bronzo, del Ferro e altomedievale.  Numerosi i vasi a bocca quadrata del Neolitico.