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Sarà un ponte contrassegnato da
un pilone alto circa cento metri e da una tela di cavi di acciaio. E' la
prima opera di Santiago Calatrava che verrà realizzata in Italia.
L'opera è stata pensata in modo da indicare una nuova zona e creare allo
stesso tempo una relazione di complementarità con la cupola della
basilica dell'Umiltà, emergenza della città storica. "La
carreggiata laterale sporgente del ponte - dice Calatrava - enfatizza lo
sguardo rivolto alla città e allo stesso tempo i cavi laterali producono
una situazione interessante nell'attraversare il percorso". "Il
ponte - si legge nella relazione che accompagna il progetto - sarà sulla
linea retta virtuale che viene disegnata dal pilone e dalla cupola".
In questo modo coloro che attraverseranno a piedi il ponte saranno guidati
da uno di questi punti di riferimento. L'illuminazione notturna segnalerà,
infine, la presenza della struttura a tutta la città. "L'intenzione
che ha guidato questo progetto - dice l'architetto David Mizrahi,
collaboratore di Calatrava - è quella di creare un confronto tra la
Pistoia moderna e la città storica. La città è stata costruita tanto
tempo fa, oggi la città si sta sviluppando a sud e questo ponte ne è un
segno visibile. Il pavimento sarà opaco di pietra, come nella città
storica"."Il pilone - aggiunge - non è stato posizionato a
caso, ma come una lancia nel territorio per dire noi siamo qui".La
campata è lunga centosessanta metri e l'area a disposizione per il
passeggio dei pedoni è larga cinque metri e mezzo. La lunghezza del ponte
è determinata anche dalla mancanza di accessi specifici per le persone
disabili. In pratica il progettista ha pensato a un'opera che sia
accessibile a tutti, nello stesso modo, senza appositi accorgimenti.
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Il progetto dell'opera è stato
commissionato dall'amministrazione comunale di Pistoia e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il costo si aggira sui dieci
miliardi. La Fondazione sostiene le spese di progettazione e di direzione
dei lavori. Per realizzare il ponte l'amministrazione comunale ricorrerà
a cinque fonti di finanziamento. La prima è quella dei fondi accantonati
in base alla legge 237 del 3 marzo 1960, "Norme per l'arte negli
edifici pubblici".
La legge stabilisce che una somma pari al due per cento del costo di
un'opera pubblica debba essere destinata all'acquisto di un'opera d'arte e
il ponte viene considerato, appunto un'opera d'arte. La quota relativa
agli edifici pubblici che saranno realizzati nell'aree ex Breda sarà
pertanto destinata al ponte. Un'altra fonte è quella degli oneri di
urbanizzazione sempre delle aree ex Breda. Stesso fine avrà una parte del
ricavato della vendita di immobili del Comune. A questo scopo nella
determinazione del prezzo entrerà anche una quota aggiuntiva. Si attingerà
inoltre ai finanziamenti europei, già ottenuti, del PRUSST, il piano per
la riqualificazione urbana finalizzato a realizzare opere infrastrutturali
per la ferrovia. Infine, i finanziamenti straordinari che potranno essere
decisi da altri enti che vorranno partecipare all'impresa. Il cantiere dei
lavori dovrebbe essere aperto tra la fine del 2002 e gli inizi del 2003.
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Santiago Calatrava Valls è
considerato tra le figure più interessanti nel panorama internazionale
dell'architettura contemporanea. I critici sottolineano come la sua
progettazione coniughi l'attenzione agli aspetti tecnico costruttivi
dell'architettura con la ricerca teorica. La sua opera viene ascritta al
filone dei grandi strutturalisti come Eduardo Torroja, Felix Candela, Pier
Luigi Nervi e Riccardo Morandi. Autore di opere in tutto il mondo (dalla
stazione dell'aeroporto di Lione alla cittadella della scienza di
Valencia, al palazzo delle Esposizioni a Santa Cruz de Tenerife) ha legato
il suo nome soprattutto ai ponti. Tra i più noti, degli oltre sessanta
che ha progettato, l'Alamillo a Siviglia, l'East London sul Tamigi, il Mèdoc
a Bordeaux e il Trinity a Salford, Manchester. "I suoi approfonditi
studi sul movimento - ha scritto Luisa Regina - lo hanno portato a
progettare e realizzare strutture sperimentali che ci liberano dalla loro
dimensione storica e ci introducono in altri mondi dove desideri, sogni e
aspirazioni vengono realizzati". Per Manuel Blanco, curatore della
mostra che Firenze ha dedicato all'architetto spagnolo, Calatrava "è
uno straordinario creatore di monumenti contemporanei"."Legando
all'ambiente le sue opere, trasforma l'immagine del mondo in cui viviamo,
lo fa diventare suo e nostro, crea gli ambienti di una nuova era, le icone
della nostra società".
Santiago Calatrava è nato nel 1951 a Benimamet (Valencia). Nel 1974 si è
laureato in architettura e, dopo la laurea, ha proseguito gli studi in
urbanistica. Nel 1979 si è laureato in ingegneria civile a Zurigo e nel
1981 ha conseguito il dottorato in scienze tecnologiche con uno studio
sulla flessibilità delle strutture tridimensionali.
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