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La famiglia da cui
prende il nome è documentata sin dalla metà dell’XI secolo, quando un
certo Marchetto di Marco era Gastaldo del conte Guido. Questo palazzo,
prima di proprietà dei Cellesi, fu comprato dalla famiglia Marchetti nel
1658 e da questa ristrutturato. Per l’ampliamento della loro dimora i
Marchetti acquistarono nel 1697 la casa che confinava con il fianco
meridionale. I due edifici furono uniti in un unico organismo e la
facciata fu progettata dall’architetto pistoiese Giovan Battista Baldi
secondo uno spartito regolare, con due file di sette finestre riquadrate
con bozze di pietra serena ai piani alti, mentre le quattro finestre del
piano terreno sono sormontate dal fronte curvilineo e spezzato di gusto
tardo-barocco. Alcune sale, in particolare la galleria che doveva ospitare
la collezione di quadri che la famiglia stava raccogliendo, furono
affrescate da Giandomenico
Ferretti, pittore fiorentino molto noto e a
quel tempo impegnato in altre fabbriche della città. Dietro il palazzo,
in Via Borgo Stretto, vi
è un giardino assai famoso, progettato nel 1822 da Antonio Targiozzi
Tozzetti. |