|
Questo edificio deve
nome e fama ad una tradizione locale che lo ha sempre indicato quale sede
dell'antica magistratura comunale. Tuttavia questa tradizione non ha mai
trovato conferma nei documenti d'archivio. Al di là delle giustificate
riserve il palazzo conserva comunque quell'aria autorevole e prestigiosa
che in epoca medioevale contraddistingueva la residenza delle più
importanti cariche civili. La sua stessa collocazione fu di assoluto
privilegio, infatti sorse lungo quel tratto, l'attuale via di Stracceria,
dell'antica via regis, la via che da Porta S. Pietro conduceva al
centro politico della città posto, un tempo, in piazza della Sala. La
figura del Capitano, che aveva poteri militari e di tutela degli interessi
del popolo che direttamente lo eleggeva, si affermò a Pistoia durante
l'epoca comunale e restò in auge sino alla seconda metà del XIV secolo
quando fu sostituito da un magistrato proveniente da Firenze. Le prime
notizie in merito alla residenza del Capitano del popolo risalgono alla
seconda metà del Duecento, quando questi ed il Podestà, qualche volta di
concerto qualche altra no, come si legge nei documenti dell'epoca,
cominciarono ad acquistare edifici confinanti con la piazza del Duomo. Una
carta datata intorno alla fine del secolo indica il palazzo del Capitano
in prossimità della Cappella Sancti Johannis, il Battistero, ma
non fornisce altra indicazione per cui ancora oggi rimane difficile
identificare con certezza il luogo in cui sorgeva l'antica costruzione. |
L'edificio che
ammiriamo è frutto di diversi interventi architettonici ben individuabili
in tre nuclei costitutivi: la torre angolare, la casa-torre immediatamente
a sud di questa e un più basso corpo di fabbrica. Di quest'ultimo
rimangono le tracce delle grandi finestre a bifora che conferivano agli
ambienti interni il carattere di loggia.Il palazzo ha subito con il
passare del tempo e il mutare del gusto molti rifacimenti che se in parte
ne hanno modificato l'aspetto, lo hanno anche reso assai particolare proprio per l'evidente sovrapposizione di stili. In archi di pietra a
sesto acuto sono state poi inserite bifore in marmo bianco e
successivamente finestre rettangolari; quest'ultime sono state distribuite
anche in altri punti della facciata su via di Stracceria. Pure la torre
angolare ha subito modifiche durante il radicale restauro ottocentesco
quando le originali monofore furono sostituite da bifore. Oggi il palazzo
del Capitano del popolo è destinato ad abitazioni private e a usi
commerciali. |
|