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I monaci
Agostiniani, insediatisi a Pistoia già dalla seconda metà del XII
secolo, decisero di stabilirsi in città dove la loro attività religiosa
sarebbe stata più efficace. Si stabilirono, come gli altri Ordini
mendicanti, immediatamente all'esterno del secondo cerchio di mura, in una
zona libera a lungo ricordata come il Prato a San Lorenzo. La costruzione
della chiesa ebbe inizio nel 1267 su una pianta semplice, ad aula unica,
ma con uno sviluppo volumetrico impegnativo. |
Soppressi gli
Agostiniani nel 1810, il convento fu abitato dal 1814 1l 1871 dai
Cappuccini; da allora e fino al 1945, per gli ampi spazi che offriva, fu
destinato a caserma e distretto militare con tutte le conseguenze che
comportò: smembramento e tramezzi deturparono i cicli pittorici presenti
nell'intero complesso, ma soprattutto nella chiesa, sul cui portale di
accesso se ne può vedere un bel saggio recuperato dai recenti restauri
del convento. |
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