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Il prezioso
edificio gotico che mantiene nella bicromia dell'esterno rapporti con la
tradizione del romanico pistoiese è detto in corte per il legame
con la longobarda curtis domini regis. Fu costruito nelle forme
attuali poco oltre la metà del XIV secolo. Tuttavia l'impianto originario
deve essere ricondotto ad un'epoca precedente visto che già ai primi del
XII secolo è documentato un S.Giovanni antistante la Cattedrale. Dante
nel XIX canto dell'Inferno (14-21) incontrando i simoniaci con le gambe
conficcate entro dei fori ricavati nella livida pietra
ricorda il bel San Giovanni dove fanciullo aveva ricevuto il battesimo: i
fori ... non mi parean meno ampi né maggiori/ che quei che son nel mio
bel San Giovanni/ fatti per loco deí battezzatori. |
Il fonte
battesimale di Pistoia, costruito nel 1226 da Lanfranco da Como,
contrariamente a quello fiorentino del quale è comunque nota la forma
quadrata con i pozzetti laterali, è giunto sino a noi; i versi di Dante
ci indicano dunque la presumibile funzione dei pozzetti laterali che a
quanto pare accoglievano il sacerdote officiante. |
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Non ci sono prove
certe che il battistero sia stato progettato da Andrea Pisano, nonostante
l’autorevole opinione del Vasari. E’ però certo che vi abbia lavorato
Cellino di Nese, a cui si deve il rivestimento marmoreo dell’esterno. |