Grun A.,  Paolo e l’esperienza religiosa cristiana (Itinerari biblici), Editrice Queriniana 2008, pp. 150, € 13.00.   

La vita dell’uomo di oggi come di quelli vissuti duemila anni fa, è permeata di dubbi, incertezze, è spinto dalle necessità a cercare le risposte. Paolo, come l’uomo di oggi, crebbe circondato da una società multi-religiosa, fu influenzato e attratto dagli influssi culturali della sua epoca, che aveva imparato a conoscere fin da ragazzo: la filosofia stoica che insegnava a padroneggiare nel giusto modo i colpi del destino e a trovare la via della vera felicità, la gnosi che partiva da un sistema dualistico del mondo e ruotava attorno al mito del redentore celeste, i culti misterici dove il singolo si sentiva interpellato e importante in quanto partecipe alla vita del dio e la corrente dei farisei che cercavano ad ogni costo di applicare la “legge” alla vita quotidiana di ogni giorno, e a cui Paolo apparteneva. L’apostolo era un accanito sostenitore della legge ebraica, che difendeva con estremo ardore e coraggio, fino ad arrivare al fanatismo nella lotta contro i cristiani; ma citando le parole del teologo Jung «il fanatismo è sempre presente in coloro che devono soffocare un dubbio interiore» (p. 22), e infatti Paolo vedeva nei cristiani che perseguitava la sua identità negativa; con l’esperienza decisiva della sua vita, alle porte di Damasco, capì che tutto il suo zelo e il suo sforzo andavano nella direzione sbagliata, prese atto della verità che già albergava nel suo cuore; Paolo viene stregato dall’esperienza dell’amore incondizionato di Dio, divenuto visibile nella croce di Gesù, ormai, argomenta, l’uomo è libero dalla legge ebraica, che gli imponeva di  compiere opere per Dio, è libero da tutte le manie di auto accusa e di giudizio, e libero «dal proprio bisogno ossessivo di giustificarsi» (p. 32), perché siamo amati e accettati incondizionatamente da Dio. Paolo, forte e colmo dello Spirito Santo, comincia a predicare in tutto il mondo romano il nuovo messaggio di amore che gli è stato comandato di trasmettere; usando lo zelo che lo caratterizzava nella predicazione della legge, mise a rischi la sua vita per annunciare a tutti che Gesù era morto e risorto per liberarci.

L’apostolo adottò le terminologie dei culti pagani, che  ben aveva conosciuto durante la sua ricca vita, per far comprendere anche al mondo pagano che in Dio tutte le esigenze umane sono appagate.

Questo saggio, del teologo benedettino Anselm Grun, si presenta come un felice mix tra un manuale di spiritualità, un agiografia di san Paolo e una sintesi del messaggio cristiano paolino attualizzato in chiave più che mai moderna. Non solo questo libro è chiarificatore della personalità di Paolo ma è un ottimo strumento per comprendere che il messaggio evangelico è attuale più che mai, che l’amore di Dio è presente nella nostra vita in tutti gli aspetti, bisogna solo far brillare la verità che abita già nel cuore di ogni uomo.