Capitolo ventunesimo
La riscoperta del Padre
Riscoprire il rapporto filiale con Dio è l’aspetto più significativo in una società, in cui l’immagine paterna si è resa incerta. Si possono fare delle riflessioni di ordine psicologico, sociologico, teologico-catechetico. - Psicologico. Tra le affermazioni psicoanalitiche che hanno disorientato molti credenti, occupa un posto particolare quella sull’origine della figura di Dio-Padre. Feuerbach aveva affermato che Dio è una proiezione dell’uomo… e con Freud che questa idea acquista maggiore rilievo. … La figura di Dio Padre nasce nella fantasia del bambino come uno dei frutti del processo edipico. Secondo la concezione freudiana, ogni individuo attraversa nella sua infanzia la fase edipica. … si sviluppa in tre momenti: all’inizio il bambino nutre il desiderio di possedere la madre e di uccidere il padre… in seguito, però, egli è preso dalla paura che il padre possa vendicarsi; infine … si allea con il padre e riconosce la sua grandezza. … da imitare e con cui identificarsi… - Sociologico. Il termine "Padre", nella storia passata significa ben più che genitore: è il creatore della vita; il custode della vita; il garante della sopravvivenza; il garante della libertà … un’espressione di potere e d’autorità... L’immagine paterna si è resa incerta. … Mitscherlich, sociologo delle religioni, afferma che quella attuale è una società "orfana di Padre". E’ finita l’epoca della società patriarcale. … In più se manca un’esperienza del padre umano, o addirittura se questa esperienza si svolge sotto il segno della negatività (si pensa agli abusi sessuali subiti dal proprio padre), come si potrà ancora garantire un rapporto positivo con Dio-Padre, relazionandosi al Dio-Padre di Gesù Cristo? –Teologico-Catechetico: In passato si è dato un’immagine della redenzione più o meno in questi termini: l’uomo, peccando, ha contratto un immenso debito con Dio. E Dio "esige" che questo debito sia pagato fino in fondo. Si fa avanti Gesù e paga … per noi; e il Padre, soddisfatto, placato condona il nostro debito. Veniva messo in evidenza l’aspetto giuridico e vendicativo… I predicatori presentavano un Dio vendicativo … che punisce "fino alla terza e alla quarta generazione" (Dt 5,9). Vera è l’affermazione di Gesù: "Padre il mondo non ti ha conosciuto!" (Gv 17,25). … I Predicatori, parlando della venuta di Cristo, si esprimono con dei termini particolari: Gesù è venuto per soddisfare, placare l’ira di Dio. ... Davanti ad una situazione del genere è difficile guardare a Dio come a un Padre. …
Questa premessa era necessaria per poter comprendere un
nuovo rapporto con Dio... Giovanni scrive: "Quale grande amore ci ha dato il
Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! … Carissimi, noi
fin d'ora siamo figli di Dio…" (1Gv 3,12). Paolo: "E voi non avete ricevuto uno
spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da
figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". Lo Spirito stesso
attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio (Rm 8,15-16). Non sono solo i
cristiani ad essere figli di Dio. Certamente. Però i cristiani danno un senso
proprio al termine "figlio", che in nessun’altra dottrina religiosa troviamo:
per gli altri, essere figlio è una metafora tratta dal rapporto tipicamente
umano, cioè significa che Dio tratta l’uomo, che ha creato, come un buon padre
umano tratta suo figlio; per i cristiani, invece, Dio è veramente Padre del
Figlio unigenito a livello di vita eterna e da questo ogni rapporto di paternità
e filialità sulla terra prende nome, cioè senso e sostanza (cf. Ef 3,14-16). |