Capitolo undicesimo
L’amicizia: Dono offerto nei segni dell’amore
L’amicizia ama esprimersi in gesti. Si offre in gesti concreti. Gesti nei quali si condensa il significato e il valore stesso dell’amicizia. La corporeità dell’uomo è meravigliosa: può essere una cetra melodiosa di amore, può far emergere visibilmente l’invisibile (Pisano F., La Gestualità nella preghiera, Rinnovamento nello Spirito, Roma 1992, 6). Ecco perché sono preziosi i gesti che usiamo per esprimere il valore della nostra amicizia nei confronti dell’altro. Però questi gesti, che trovano inizio nella più intimità dell’uomo, possono essere anche una realtà inquinata da una visione distorta dell’amore…. Gesti che indicano la potenza, la forza, la profondità dell’amore, diventano, se privi di interiorità, espressione di vuoto e di falsità. … guardiamo i segni d’amicizia che Cristo ha usato per esprimere il suo amore altri. Molti sono i gesti, le parole che ha usato per esprimere e comunicare i sentimenti di simpatia, di amore, di riconoscenza: lo sguardo, il sorriso, la parola e così via. Com’è, come sarà lo sguardo dell’amico? Lo sguardo dell’amico non è il colore degli occhi, né uno sguardo superficiale, banale, vuoto... E’ la finestra dell’anima. E’ la epifania della pienezza di Spirito. Lo sguardo è la luce che illumina l’amico. … Dobbiamo avere gli occhi di Gesù che riescono a vedere Zaccheo nascosto fra le foglie di un albero. Riescono a vedere là nella Sinagoga l’uomo dalla mano inaridita, la donna curva. C’è sempre Qualcuno, nascosto, che stà male, viene subito scovato da Gesù. Il bacio. Egli baciava i bambini con animo tranquillo perché il regno di Dio appartiene ai piccoli. Si lasciava baciare dai peccatori, perché accoglieva il loro desiderio di convertirsi... Il bacio è l’accostamento di due esseri che anelano a riunirsi, a toccarsi, a fondersi. Perciò, quando baci, sorveglia la porta delle tue labbra, perché il tuo cuore non trami contro colui che baci... Troviamo un esempio nel vangelo "Con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo" (Lc 22,49). Nel N.T., quando si parla di bacio, troviamo sempre accanto ad esso l’aggettivo Santo. "Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo" (Rm 16,l6); "Salutatevi a vicenda con il bacio santo" (1Cor 16,20; 2Cor 18,12); "Salutate tutti i fratelli con il bacio santo" (1Ts 5,26); "Salutatevi l’un l’altro con il bacio di Carità" (1Pt 5,14). Il Sorriso. E’ la bocca che si apre alla gioia. … di vederti… della tua presenza. E’ come la finestra che lascia penetrare nella tua stanza segreta squarci di sole. Il sorriso lascia intravedere il volto che porti nel cuore. Filma i tuoi pensieri. E’ come dire all’amico: Mi piace che tu esista (Parafrasando l’espressione: "Amare qualcuno significa dirgli: Tu non morirai" di G. Marcel). Un sorriso dice all’amico: coraggio vai avanti. Perché "sopra le nuvole brilla sempre il sole" (proverbio cinese). Un sorriso vale più di mille parole. La parola. E’ un frammento di sentimento. E’ l’epifania del cuore. E’ un frammento della intelligenza dell’amico che si accosta all’altro. La parola dell’amico nutre la vita. E’ la manna, quando la parola dell’amico ti risuona come parola di Dio. La carezza. Sfiorando il tuo volto ti fa sentire argilla preziosa, toccata dalla carezza di colui che ti plasmò e ti fece bello, bella... (cf. Gn 2,7; Gn 1,31). ... L’amico vero si compiace, non deruba... |