L'amicizia

dal "diario di Annalisa Durante"

 

Nell'ambito del progetto sulla legalità "Democrazia è legalità", la classe ha letto il "diario di Annalisa Durante" e ha potuto riflettere su alcune tematiche presenti nel libro. Qui riportiamo alcuni brani

 

- rapporto con l'amica Nunzia

«Nunzia sei l'amica più speciale della mia vita. Se tu mi potessi leggere nel cuore troveresti il tuo nome in ogni sua pagina. Sono felice che tu mi aiuti sempre e che prendi le mie difese davanti ai miei genitori. Adesso mi dovrai aiutare a convincerli che è carino avere il tatuaggio dietro la schiena. Tra un po' sarà di nuovo estate e non vedo l'ora di mettere in mostra il mio tatuaggio. Ho già deciso: a fine mese mi farò accompagnare da Manu nel negozio dei tatoo. Spero che mamma e papà non si accorgeranno di niente. Ma se dovessero scoprirmi verrò a nascondermi a casa tua. Casa tua mi piace tantissimo. I tuoi genitori sono simpatici e tuo padre non si offende se fo prendo in giro. Finge di arrabbiarsi se lo chiamo "orso yoghi" ma sa che gli voglio bene. La sua pancia mi fa tenerezza. Mi ricorda quella del mio papà» (da Il diario di Annalisa, 129).
 

«Vita, ti dedico questi versi per dirti che sei sempre nei miei pensieri e nelle mie parole. Nunzia sappi che ti voglio tanto, tanto bene. La tua Annalisa» (da Il diario di Annalisa, 132).

 

- rapporto con le altre amiche: Patti e Miriam

«Io penso che l'amicizia è importante per una persona. Oggi  la prof ci ha dato un compito: l'amicizia di gruppo per diventare se stessi. Io e i compagni di scuola siamo amici, nel senso che tra noi non ci facciamo le cattiverie. Patti è quella che mi è più vicina. Spesso è lei che mi scrive le poesie sul diario perché ha una bella calligrafia e io ci tengo alle mie poesie. E poi non porta spia. Lei e Miriam sono amiche sicure. Anche Miriam mi vuole bene. Questo mese mamma mi ha messo a dieta perché secondo lei mi sto facendo troppo chiatta. Fra pochi mesi viene di nuovo l'estate e voglio mettermi il due pezzi. Miriam mi sta aiutando a fare la dieta. Quando siamo uscite da scuola avevamo una fame terribile. Così siamo entrate nel tabaccaio. Miriam voleva mangiarsi un pezzo di cioccolata. Io vado pazza per la cioccolata però non me la posso mangiare per la dieta. Lei allora ha capito e si è sacrificata come me. Alla fine ci siamo comprate i pacchettini di crackers. Che schifo. Ma meglio che niente» (da Il diario di Annalisa, 133).