Riflettendo sulla impossibilità di una dimostrazione cosmologica dell'esistenza di Dio, il famoso filosofo di Königsberg osserva: «Il voler ricavare da un'idea tracciata in modo del tutto arbitrario l'esistenza dell'oggetto ad essa corrispondente fu qualcosa del tutto innaturale, ed una semplice invenzione della sottigliezza scolastica» (Citazioni estratte da “Pro e contro Dio. Tre millenni di ragioni e di fede” -Armando Torno)

«Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole»  (Jean Paul Sartre, “L'existentialisme est un humanisme” - L'esistenzialismo è un umanismo)

Non esistono prove valide che dimostrino l'esistenza di Dio, è perciò necessaria una «critica di ogni teologia fondata su principi speculativi della ragione» (Citazioni estratte da “Pro e contro Dio. Tre millenni di ragioni e di fede” - Armando Torno)

«... il buddhismo, che non è latte per bambini e attiene più alla filosofia che alla religione, è cosa ben diversa dal cristianesimo: metterli sullo stesso piano significherebbe bestemmiare contro lo spirito. Il buddhismo, cui è estraneo tanto il concetto di un dio creatore quanto quello di eresia, non ha mai istituito una dittatura ideologica, così come nessuno è mai stato bruciato vivo in suo nome. Le religioni peggiori e più antifilosofiche sono quelle monoteistiche, come dimostra Schopenhauer» (Anacleto Verrecchia, introduz. a Arthur Schopenhauer “O si pensa O si crede”)

«Solo l'uomo povero ha un Dio ricco» (Citazioni estratte da “Pro e contro Dio. Tre millenni di ragioni e di fede” -Armando Torno)

«Intendere cosa sia Dio è impresa superiore all'uomo e al suo intelletto...» (Citazioni estratte da “Pro e contro Dio. Tre millenni di ragioni e di fede” -Armando Torno)

« ... invece che se Dio è morto, sarebbe meglio chiedersi se l’uomo è morto ... Se l'uomo continua in questa direzione, morirà egli stesso e il problema di Dio come concetto o come simbolo poetico del valore più alto non sussisterà più» (Erich Fromm, “Voi sarete come Dèi”)

«La natura è lo stesso che Dio ... La ragione che abbiamo è Dio. Dunque noi proviamo l'idea dell'assoluto coll'idea di Dio, e l'idea di Dio coll'idea dell'assoluto. Iddio è l'unica prova delle nostre idee, e le nostre idee l'unica prova di Dio. Da tutto ciò si conferma ciò che ho detto altrove che il primo principio delle cose è il nulla» (Zibaldone)

«Credere in Dio vuol dire credere che i fatti del mondo non siano poi tutto» (Ludwig Wittgenstein, “Sull'estetica, sulla psicologia e sulla credenza religiosa”)

«Mi considero come un figlio del mio tempo, un figlio del dubbio e della mancanza di fede; è probabile, anzi so per certo, che rimarrò così fino alla morte. Sono stato torturato dal bisogno di credere - lo sono anche adesso; e più grandi sono le difficoltà intellettuali che impediscono la fede, più forte si fa il desiderio» (Fëdor Michajlovic Dostoevskij, da una lettera a un amico del marzo 1854)

«È almeno certo, tanto quanto una dimostrazione in geometria, che Dio è, o esiste» (Renato Cartesio (René Descartes), “Discours de la méthode”)

«quando vedo la cecità e la miseria dell'uomo, quando esamino l'universo intero nella sua stupidità e l'uomo lasciato solo a se stesso senza guida, come sperduto in un angolo dell'universo, senza sapere chi ve lo ha messo, cosa è venuto a fare, cosa gli accadrà dopo la morte, incapace di conoscere alcunché, sono terrorizzato, come un uomo trasportato nel sonno in qualche isola deserta e terrificante che si sveglia sperduto e senza via di scampo. E allora mi meraviglio che un tale stato miserando non porti la gente alla disperazione» (Pensieri)

«Lode a te, Padre del cielo e della terra, per il fatto che non è una proprietà della scienza e della conoscenza riconoscere ciò che è dovere per ciascuno e per il fatto che ogni cuore non corrotto può sentire, da se stesso, la differenza tra il bene ed il male. Ahimé, fossero gli uomini rimasti fermi a questo e non avessero inventato, oltre i doveri che la ragione impone, ancora una quantità di compiti pesanti, per tormentare la povera umanità: compiti che diventano una fonte di orgoglio ed in cui non si può trovare acquietamento alcuno se non a spese della virtù» (Georg Wilhelm Friedrich Hegel, “Vita di Gesù”)