Seconda tappa: invocazione dello Spirito Santo

È lo Spirito il maestro di preghiera. Oggi, egli ci spinge a rivolgere i nostri occhi e la nostra anima verso il Signore. Lo Spirito "intercede per noi con gemiti inesprimibili" (Rm 8,6); è sempre lo Spirito che ci permette di rivolgerci a Dio chiamandolo col nome di Padre: "E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio clic grida: Abbà, Padre!" (Gal 4,6). L’invocazione dello Spirito generalmente viene fatta con un canto appropriato, ma non viene escluso che si possa recitare la sequenza del "Veni Creator Spiritus" o l’inno del "Veni, Sancte Spiritus". Lo Spirito predispone il cuore dell’orante all’ascolto di Dio. E sempre lo Spirito ci ricorderà (nel senso etimologico della parola, ri-cor-dare, cioè ridare al cuore) le parole del Signore Gesù.