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Tratta ferroviaria Milano-Verona 05/06/08 (A cura di Andrea Tronchin)


Relazione sul Vertice FAO su “Crisi Alimentare, mutamenti climatici e Biocombustibili” e sul Forum parallelo “Terra Preta” su “Crisi Alimentare, mutamenti climatici, Agrocarburanti e Sovranità alimenatre”.
(a cura di Andrea Tronchin)


Nel 1996 si è svolto il Vertice Mondiale FAO sull'alimentazione, all'epoca si stimava in 830 milioni le persone che a livello globale erano sofferenti la fame; i Governi furono tutti d'accordo sulla necessità di agire e furono definiti gli Obiettivi del Millennio dove si assumeva l'impegno di ridurre entro il 2015 il numero di persone affamate. Ad oggi sono 856 milioni le persone che soffrono la fame e le attuali stime prevedono che entro il 2015 la cifra saurà aumentata del 50% arrivando a 1200 milioni di persone, ciò semplicemente stimando i trend attuali di “sviluppo”, cioè senza tenere conto degli imprevedibili effetti dei mutamenti climatici e dei prevedibili effetti della diffusione dell'uso degli agrocarburanti.
Per quanto concerne i problemi collegati ai mutamenti climatici, successivamente gli Stati hanno stilato il “Protocollo di Kioto”, altra lodevole iniziativa che fondamentalmente si è concretizzata nell'uso del “mercato dell'ambiente”, cioè sullo scambio commerciale dei diritti di emissione di carbonio come risoluzione alla crisi ambientale. I Paesi del Nord, che sono i maggiori responsabili delle emissioni di anidride carbonica e dell'effetto serra, grazie a questo protocollo hanno potuto “comperare” i diritti di emissione dai Paesi del Sud del Mondo che essendo meno industrializzati presentano produzioni ridotte e quindi una maggiore “disponibilità ambientale” per ulteriori emissioni di anidride carbonica, un'ulteriore burla ai danni dell'ambiente e dell'Umanità
Negli ultimi anni si è assistito a livello globale ad una forte intensificazione e aumento dei conflitti collegati al possesso della terra, alle risorse territoriali di base (es alimenti), all'acqua; tali fenomeni risultano, per intensità e diffusione, particolarmente collegati all'emergere dei problemi derivanti dai mutamenti climatici.
È con queste premesse che dal 3 al 5 giugno 2008 si è svolto a Roma il Vertice Mondiale di “Alto livello” della FAO dove si sono affrontati i temi della Crisi Alimentare, mutamenti climatici e “Biocombustibili” con l'incontro di 54 Capi di Stato, 154 Ministri e un numero non precisato di Ambasciatori.
Se i lodevoli impegni assunti con gli Obiettivi del Millennio e il Protocollo di Kioto si sono rilevati fallimentari, l'attuale Vertice della FAO ha messo in luce la totale non-volontà di risoluzione dei principali problemi che assillano l'umanità.
Dalle dichiarazioni e proposte fatte ufficialmente nella grande sala plenaria della FAO, e quindi dalla dichiarazione finale, appare chiaro che l'attuale crisi alimentare ed ambientale sono state manipolate e strumentalizzate per giungere al controllo totale, da parte di una piccola “élite dominante”, sulle principali risorse del pianeta, come la terra, l'acqua, la biodiversità, gli alimenti e l'agricoltura.
Le proposte avanzate dagli Stati, su pressione delle multinazionali finiaiziarie e del settore corporativo industiale, risultano assolutamente inadeguate alla risoluzione degli attuali problemi, anzi, esse aggravano i problemi stessi; infatti, la totalità delle soluzioni proposte verte sostanzialmente sul “pacchetto tecnologico” (uso globale degli agrocarburanti e degli OGM, sviluppo del mercato internazionale, liberalizzazione degli scambi commerciali, incentivazione del sistema industriale); ancora una volta si prospetta il miracolo di una scienza che dovrebbe essere in grado di gestire l'attuale stato di crisi. In realtà l'uso di queste tecnologie per gestire la crisi è una politica deliberata di sterminio che conduce ad una agricoltura che sempre di più dipende dai prodotti chimici (diserbanti, antiparassitari, concimi) e soggiace al giogo del pagamento dei diritti di proprietà intellettuale, e sempre più dipendente dalla volontà e scelte di mercato di quella élite che controlla già, in forma privata, l'energia e l'alimentazione mondiale. Un solo esempio di negligenza per tutti in questo Vertice, il sistema dell'agricoltura Biologica (proposto dalla Società Civile Organizzata – SCO Mondiale) non è stata minimamente considerato, neanche accennato.
In realtà non solo le proposte, ma la SCO stessa non è stata presa in considerazione, delle centianaia di realtà della SCO che hanno chiesto di partecipare a questo Vertice ne sono state accettate solo 35, delle quali molte sono realtà che vivono grazie ai generosi finanziamenti prodotti da quella stessa èlite che spinge gli interessi personali sopra i Beni Comuni in nome della competitività e del libero mercato.
Ancora una volta le valutazioni sullo “sviluppo” collegato inscindibilmente alla crescita economica si sono basate sul fasullo parametro del Prodotto Interno Lordo – PIL – degli Stati, uno strumento creato “a tavolino” che aumenta all'aumentare degli incidenti, dei disastri, del numero di ricoverati in ospedale ecc.
la realtà dei fatti ci dice che stiamo vivendo una silenziosa e sommersa “occupazione economica”, dove il sistema neoliberista, chiaramente fallimentare sul piano del raggiungimento del Ben-Essere per la maggioranza della Popolazione Terrestre e dell'Ambiente, sta globalizzando il proprio dominio.
Già da tempo, l'imposizione degli Accordi di Partenariato Economico – APE - e di Libero Commercio in sostituzione all'opera di dominazione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio – WTO (bloccata dall'opposizione della SCO Mondiale) stanno implementando il piano globale di dominazione economica; ultimamente a ciò si aggiunge la speculazione finanziaria, tramite i “futures” sulle materie prime agricole, a produrre maggiore fame e insicurezza alimentare nel mondo.
Si può affermare che questo Vertice della FAO è stato un deliberato ed ennesimo attacco ai Beni Comuni dell'Umanità, al sistema dell'agricoltura contadina familiare, della piccola produzione locale, del sistema dell'agricoltura biologica, dei mercati locali con totale sprezzo della Sovranità alimementare dei popoli e degli stati. La valutazione fatta dalla SCO nel Forum di Terra Preta è che la crisi alimentare è ad oggi utilizzata per arrivare al controllo totale delle risorse del pianeta e delle popolazioni che il pianeta abitano.
Va da se che il collegamento con l'attuale e profonda crisi economica, che investe globalmente tutto il pianeta, ha un senso compuito nel contesto della crisi sociale, ambientale ed alimentare che viviamo: da sempre le grandi crisi economiche della storia dell'umanità si sono risolte con delle “guerre purificatrici”, la prima e la seconda guerra mondiale ne sono l'esempio più eclatante. Ai giorni d'oggi l'élite dominante, non riuscendo a produrre una nuova guerra mondiale, ma solo una serie di guerre locali a “macchia di leopardo” e avendo fallito con il fomentare il terrorismo internazionale sembra stia puntando decisamente sull'arma della fame.
Non c'è modo migliore per disgregare la Coesione Sociale di un popolo che affamarlo, le persone affamate sono capaci di tutto, quindi, il controllo mondiale dell'alimentazione da parte di una élite dominante getta i presupposti per il controllo totale di tutte le popolazioni del pianeta, compresa quella italiana.
È tempo di agire, è tempo di Sovranità alimentare!