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ELEZIONI POLITICHE E DIFESA DEL TERRITORIO,
SEN. Gianni Confalonieri
CANDIDATO DI MONZA E BRIANZA AL SENATO,
NELLE LISTE DE LA SINISTRA L’ARCOBALENO Domanda N°1: La cementificazione
del territorio Nel corso della
scorsa legislatura la mia forza politica ha presentato una proposta di legge per
il governo del territorio, da troppo tempo assente nel nostro Paese, con
l’obiettivo di governare i processi di trasformazione del territorio e, allo
stesso tempo, di contenere il consumo del suolo. Allo stesso
tempo, abbiamo esplicitato la nostra preoccupazione in merito alla pericolosa
spirale che si poteva innescare con l’utilizzo da parte dei Comuni di una
quota degli oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti. E a questo
proposito ci siamo, peraltro, fatti
carico della presentazione in diversi Comuni di ordini del giorno per evitare o,
almeno, limitare il ricorso a tale pratica. Ritengo che, in
occasione della discussione della legge nazionale per il governo del territorio
o della prima finanziaria utile, questa norma potrà essere rivista, anche
attraverso l’introduzione di un sistema incentivante (penso anche a
trasferimenti di risorse) per i comuni virtuosi, premiandone il risparmio di
suolo. Domanda N°2 La riqualificazione
delle volumetrie esistenti senza ulteriore consumo di suolo. In Brianza,
nonostante la grande quantità di patrimonio immobiliare messo sul mercato
privato, continua ad esserci una grande richiesta abitativa, in particolare per
quelle categorie sociali che al mercato privato non riescono ad accedere. La
Brianza è anche l’area in cui più alto è l’indebitamento delle famiglie
per fare fronte al problema casa. Nella scorsa legislatura sono stato il
relatore di un’importante legge per fermare gli sfratti e per rilanciare, in
tutte le sue forme e con importanti risorse, il protagonismo dell’ente
pubblico in questo settore. Detto ciò, ritengo che debba esserci un grande
impegno per aumentare il patrimonio pubblico e privato delle case da locare,
alla luce della grande mobilità e precarietà lavorativa (anche qui in Brianza)
e dell’incertezza per le giovani generazioni di far fronte al pagamento delle
rate di mutuo. Ciò significa intervenire non solo immettendo nuove abitazioni,
ma anche e soprattutto su quelle sfitte. Ritengo poi che grande attenzione vada
posta alla riqualificazione del patrimonio abitativo esistente, in particolar
modo quello presente negli insediamenti dei centri storici. Può aiutare in tal
senso una serie di politiche a sostegno delle ristrutturazioni, delle
riqualificazioni urbane e dell’edilizia ad alto risparmio energetico. Infine,
dovranno essere riprodotti e incentivati gli interventi di autocostruzione già
sperimentati anche qui in Brianza, anche attraverso la pratica della
ristrutturazione. Domanda N° 3 Autostrada Pedemontana Alla prima
domanda risponde la mia storia personale, sia da cittadino che da politico
impegnato - in Consiglio regionale prima e in Senato poi – a contrastare i
progetti infrastrutturali che non andavano nella direzione di un riequilibrio
modale dei trasporti, ovvero del trasferimento di quote significative di
traffico di persone e di merci dalla strada alla rotaia, dal mezzo privato a
quello pubblico. Alla battaglia sulla Pedemontana ho lungamente dedicato la mia
azione politica, per molti anni sono stato fra i più strenui difensori del
territorio contro progetti di questa portata invasiva; ho anche promosso
progetti alternativi di mobilità, anche in questo scorcio di legislatura in
Senato, in particolare per le infrastrutture ferroviarie lombarde e per la
realizzazione dei contenuti del cosiddetto Protocollo del ferro della Brianza.
Per ciò che concerne la modalità stradale, ritengo che il miglior intervento
possibile sia quello della razionalizzazione della rete ordinaria in una logica
di integrazione modale, attraverso la definizione di una chiara gerarchia
stradale e di un importante intervento per la messa in sicurezza della stessa. Per l’oggi,
ritengo che, dopo aver preso atto di una sconfitta, si debba agire nella
direzione del miglioramento del progetto, attraverso il pieno coinvolgimento e
ascolto degli enti e delle comunità locali. Un miglioramento dell’opera e un
importante progetto di compensazione ambientale sono i primi obiettivi. Ho da
sempre insistito su un altro aspetto: la realizzazione della Pedemontana
lombarda in assenza di una programmazione territoriale potrebbe dare vita a una
proliferazione di interventi speculativi e di consumo del territorio. Ritengo
quindi che si debba intervenire attraverso un piano territoriale d’area utile
a prevenire tale pericolo e a consentire il governo dei processi di
trasformazione del territorio della Brianza. Concordo sul
fatto che le opere di mitigazione e, soprattutto, quelle di compensazione vadano
realizzate prima dell’infrastruttura e, quindi, mi impegnerò in tale
direzione. Domanda N°4 Risorse per la mobilità Anche sul ferro
abbiamo condotto una lunghissima battaglia, in particolare nelle ultime due
finanziarie. Riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie, nuove
metropolitane e servizi nelle aree urbane, nuovi treni per pendolari, maggiore e
migliore trasporto pubblico locale: questo è stato il mio impegno prioritario
in Consiglio regionale prima e in Senato poi. Alcuni impegni hanno portato anche
a significativi risultati per ciò che concerne gli interventi inseriti nel
Protocollo del ferro della Brianza. Dopo tante promesse, qualche fatto concreto,
anche se non ancora sufficiente per risolvere i problemi della mobilità in
quest’area. Mille nuovi
treni per i pendolari è il primo impegno che la Sinistra l’Arcobaleno ha assunto nel suo programma e che testimonia un progetto di mobilità
alternativo, che si scontra con i grandi interessi finanziari e immobiliari che
ruotano invece attorno alle grandi opere autostradali e all’alta velocità. Il
mio impegno è sempre andato nella direzione di un processo di cambiamento del
modello di trasporto; spero di poter continuare e completare l’azione avviata
grazie alla fiducia degli elettori. Domanda N°5 I parchi e La dorsale
Verde. Ritengo che il
progetto della Dorsale Verde sia importante per il nostro territorio, che
presenta uno dei più alti tassi di consumo del suolo e di densità abitativa.
La Dorsale contribuisce alla tutela del territorio e alla salvaguardia degli
equilibri biologici (oggi più che mai precari), ma non solo: essa potrebbe
costituire l’innervatura di un progetto più complessivo di connessione e
valorizzazione di importanti risorse ambientali di pregio del nostro territorio
come la Valle Lambro, le Groane, il Curone ecc. Potrebbe costituire altresì
l’elemento ordinatore della ricostruzione di un paesaggio e delle identità
storiche e culturali, fin troppo trascurato in questi decenni. Un importante
ruolo dovrà essere quello delle istituzioni, soprattutto nel definire gli
strumenti utili a realizzare questo progetto e a rendere conseguenti tutti gli
strumenti di pianificazione locale. Hanno una grande opportunità, quella delle
tante persone e associazioni che si stanno muovendo in questi anni per la
ricostruzione di una nuova sensibilità ambientale. Non ho alcuna difficoltà ad
affermare che l’intera Sinistra Arcobaleno crede, dopo averne sostenuto la validità e la
necessità all’interno dell’amministrazione provinciale di Milano di cui fa
parte, in questo progetto. Confermo inoltre che ci siamo battuti, e continueremo
a farlo in tutte le sedi, per valorizzare i Parchi, in ogni loro forma. Nella
recente modifica della legge regionale 12/2005 ci siamo spesi per assegnare
maggiore forza e valenza ai Parchi Locali di Interesse sovracomunale. Domanda N° 6 La salvaguardia del
Paesaggio ed il progetto Molta+Brianza Condivido
pienamente questo progetto. In un processo costitutivo di una nuova entità
istituzionale si è deciso non solo di valorizzare il patrimonio economico, ma
anche quello culturale e territoriale, caratterizzandone gli aspetti identitari
più peculiari. Non è poca cosa e, soprattutto, non è rituale. E’ una
precisa scelta politica alla cui realizzazione abbiamo contribuito. Ci convince
che anche il paesaggio divenga importante indicatore dell’eccellenza di un
territorio. Con Molta + Brianza si
avvia un processo di integrazione tra diversi piani e valori territoriali che
sono sempre stati concepiti e vissuti separatamente ma che, invece, necessitano
una forte relazione affinché si possano determinare le condizioni necessarie
per aumentare la qualità della vita per chi abita in questo territorio. Il
valore ambientale, sociale, culturale della risorsa paesaggio è irrinunciabile.
Per questo motivo, il progetto avviato dall’Assessorato all’Attuazione della
nuova Provincia di Monza e Brianza costituisce una positiva e importante eredità
per la futura Provincia, uno strumento coordinatore per gli enti presenti nel
nostro territorio, a partire dai Comuni. Domanda N° 7 La nostra storia, , la
nostra identità Senza alcun
dubbio va salvaguardato il bene pubblico, rendendolo fruibile dalla popolazione.
A questo proposito, va rilanciato il concetto culturale di bene comune, come
nesso di identità culturale della comunità brianzola. Sono personalmente
impegnato in questo obiettivo, e lo testimonia la mia esperienza di Presidente
del Consorzio di Villa Greppi, a favore di molteplici attività e progetti di
carattere culturale, capaci di mettere in connessione il nostro territorio anche
con la dimensione internazionale. In Brianza è
presente un importante patrimonio architettonico, fatto di ville storiche (tra
cui la Villa Reale di Monza del Piermarini), ma anche di tipologie edilizie
(cascine, corti, case a ringhiera) e manufatti industriali che rappresentano una
significativa testimonianza della storia di questo territorio. Alcuni sforzi in
questi anni sono stati prodotti nella direzione della conservazione di questo
patrimonio. Mancano ad oggi, ma so che la Provincia si sta muovendo anche in
questa direzione, un livello e uno strumento di coordinamento e di
valorizzazione di quelli che rischiano invece di restare singoli episodi di
recupero architettonico. La presenza di
questo strumento e la creazione di una propria e vera rete ritengo siano il più
grande antidoto alla svendita del patrimonio architettonico. Penso che gli alti
costi del recupero siano solo uno dei problemi in questo settore. E’ ancora
insufficiente la capacità progettuale e, conseguentemente, l’investimento da
parte della pubblica amministrazione sulla messa in campo di tutte quelle
sinergie portatrici di valore aggiunto. Ripensare alle
destinazioni funzionali utili al territorio e ai suoi cittadini, nell’ottica
di una progettualità complessiva e multisettoriale: questa è la grande sfida. Domanda N° 8 Un’agricoltura viva
tutto intorno alle nostre città. Sì,
l’agricoltura è un elemento d’importanza strategica per conservare il
paesaggio e l’ambiente, aiutare e stimolare buone pratiche moderne, come la
filiera corta. Per quanto detto nelle risposte precedenti, non posso che
confermare come sarà determinante per questo settore fondamentale, tanto dal
punto di vista economico che da quello biologico-ambientale, la capacità di
governo del territorio. Le recenti accuse rivolte da taluni amministratori
locali e da alcuni media alla Provincia di Milano di aver eccessivamente
vincolato con destinazione agricola (l’unico vincolo che la Regione Lombardia
governata dal centrodestra ha lasciato ai PTCP delle Province) il territorio
della Brianza danno la precisa dimensione del problema. Il venir meno del
paesaggio agrario costituirebbe una grossa perdita per il nostro territorio, per
la nostra cultura identitaria. Detto ciò,
preservare una destinazione funzionale non basta. Occorre intervenire sulla
dimensione e sulla qualità (organizzativa e del lavoro) delle aziende che
producono in questo settore. Occorre anche intervenire con un programma a
sostegno, appunto, della filiera corta. Nel nostro
programma abbiamo inoltre inserito la promozione e lo sviluppo dei gruppi di
acquisto solidale e della vendita diretta a sostegno dei produttori e,
contemporaneamente, dei consumatori. Sosteniamo la moratoria a livello europeo
per gli OGM, a favore dell’agricoltura biologica e dei prodotti tipici.
Vogliamo introdurre l’etichetta di origine per tutti gli alimenti e rafforzare
i controlli sulla sicurezza dei cibi. La ricerca applicata a questo settore e il
risparmio idrico sono altri punti a cui La Sinistra
L’Arcobaleno dedicherà
grande attenzione. Domanda N° 9 Gestione dei rifiuti I buoni
risultati della raccolta differenziata in Brianza sono stati raggiunti grazie
alla sensibilità di alcuni amministratori e al senso civico dei cittadini
brianzoli. Solo negli ultimi anni, anche grazie al consolidarsi dell’azione
consortile, la raccolta differenziata si è diffusa sul territorio, seppure
realizzata con metodologie differenti. Ma non è stato facile battere i grandi
interessi che si celano dietro la costruzione degli inceneritori e delle
discariche. In Lombardia, mentre si avviava la raccolta differenziata
continuavano le politiche per incrementare le quote di rifiuto da avviare
all’incenerimento. Abbiamo conosciuto anche importanti mobilitazioni sul
territorio contro la costruzione di nuove discariche e inceneritori, le quali
hanno contribuito a un’accelerazione nella diffusione della raccolta
differenziata. Che ha poi prodotto per i Comuni minori costi di smaltimento del
rifiuto. Ora serve un
nuovo approccio: occorre porre con forza il tema della riduzione della
produzione del rifiuto. Si tratta di una innovazione della nostra cultura, dei
nostri usi e dei nostri costumi. Un salto culturale che ci obbliga a
confrontarci col modello di società, con quello di produzione, di
distribuzione, di consumo delle merci e di dissipazione dell’energia. Va
progettato un percorso di raccolta differenziata finalizzata al recupero e al
riciclaggio; il tutto va connesso allo sviluppo di buone pratiche legate al
risparmio e alla sobrietà nei consumi. Domanda N° 10 Energie rinnovabili e
risparmio energetico Su questo tema
ho lavorato intensamente nel corso della legislatura nella Commissione Ambiente
del Senato. Una delle note positive di questa esperienza governativa è stata
l’inversione di tendenza rispetto alle politiche energetiche del passato, in
particolare l’investimento sulle fonti alternative come il solare (fotovoltaico).
Il problema dell’approvvigionamento energetico sarà il nodo principale per
l’umanità nei prossimi anni; bisogna aiutare al massimo la ricerca e lo
sviluppo di risorse energetiche rinnovabili e compatibili con l’ambiente dei
territori. La Sinistra L’Arcobaleno ha tra i suoi punti programmatici la piena e
completa attuazione delle misure previste dal Protocollo di Kyoto: oltre alla
riduzione delle emissioni in atmosfera, entro il 2020 il 20% dell’energia
primaria dovrà essere prodotta con fonti rinnovabili, dovrà essere risparmiato
il 20% di energia attraverso un ampio recupero di efficienza energetica. Ritengo
sia necessario un cambio generale del sistema energetico. Partire dal no al
nucleare e progettare la progressiva fuoriuscita dall’uso dei combustibili
fossili: il carbone e il petrolio. La Sinistra L’Arcobaleno propone un grande investimento pubblico: pannelli solari su tutti i
tetti delle case e dei condomini. Un grande piano che permetterebbe risparmio
energetico, diminuzione di inquinamento, risparmi sulle bollette dei cittadini,
qualità nell’uso delle tecnologie avanzate, nella ricerca e
nell’innovazione, oltre alla creazione di posti di lavoro. Domanda N° 11 Tutela delle acque Nel nostro
programma abbiamo inserito una proposta forte: l’introduzione dei reati
ambientali nel codice penale. Non è ammissibile che inquinare “costi” meno
che smaltire correttamente i rifiuti, in particolare quelli derivanti dai
processi produttivi. Per i nostri
fiumi brianzoli qualcosa è stato fatto, anche dal punto legislativo, ma ancora
moltissimo bisogna fare. Anche qui sono necessari l’aiuto e le spinte
provenienti dal territorio. Esistono associazioni che monitorano in regime di
volontariato la qualità delle acque, ma questa attività deve diventare una
priorità delle amministrazioni locali, a cui bisogna fornire strumenti e
risorse adeguate. Domanda N°12 La biodiversità per
l’ambiente, per l’uomo, per le generazioni future. Anche la biodiversità è uno dei temi principali da ricomprendere nelle tematiche ambientali. L’Italia è il Paese europeo con la maggiore biodiversità, ma rischia di perderla per l’azione dell’uomo e dei cambiamenti climatici. La Sinistra L’Arcobaleno propone una Strategia Nazionale di attuazione della Convenzione sulla diversità biologica. In Brianza abbiamo il compito di aumentare maggiormente le sensibilità e coniugare la salvaguardia del suolo con lo sviluppo di moderne agricolture fortemente legate alle genuinità autoctone. |