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ELEZIONI POLITICHE E
DIFESA DEL TERRITORIO,
Vincenzo
Ascrizzi CANDIDATO DI
MONZA E BRIANZA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER LOMBARDIA 1 NELLE LISTE DE LA
SINISTRA L’ARCOBALENO. Domanda N°1: La
cementificazione del territorio In
Brianza, così come in altre località, volendo attuare una politica corretta,
la questione della crescita zero nel consumo di territorio può e deve essere
vissuta come un’opportunità. Presupposto che diventa realtà nel momento
stesso in cui si mette mano alla “ristrutturazione urbanistica” di numerosi
insediamenti per la riqualificazione degli abitati. In questo senso bisogna
organizzare le risorse senza sprecare altre aree ma recuperando verde, ambiente,
servizi e attività economiche tra gli abitati stessi, nei quartieri male
edificati, non solo nei Centri storici. Domanda N°2 La riqualificazione
delle volumetrie esistenti senza ulteriore consumo di suolo. In
altri Paesi, in Europa, di fronte al consumo eccessivo di suolo, da oramai mezzo
secolo (Urban Sprawl) data una forte dispersione di insediamenti e rovina delle
aree agricole, del paesaggio e della qualità ambientale (acque, aria), si
risponde con la difesa delle aree agricole “periurbane” che diventano una
risorsa agricola, paesaggistica ed ambientale, non con l’edificazione. Col
passare del tempo le tematiche agroalimentari, come quelle energetiche,
diventano sempre più impellenti e bisogna pensare attentamente prima di
occupare e distruggere le funzioni agricole. Bisogna cominciare a pensare alla
ricostruzione tale che riduca l’occupazione di aree e non il contrario. In
Lombardia qualcuno pensa invece che un fantomatico “nuovo liberalismo” come
quello del dopoguerra possa mettere in moto l’economia e invece comporta solo
un ulteriore deterioramento che non vede le opportunità del futuro. Domanda N° 3 Autostrada
Pedemontana Bisogna
investire in mobilità pubblica su ferro e su gomma, razionalizzando la rete
viabilistica e non tanto espandendola. Sono pertanto necessarie opere volte non
semplicemente a “spostare” i livelli di congestione ma a ridurli e
razionalizzarli investendo su una mobilità sostenibile e alternativa rispetto
quella attuale. Per la Brianza è importante la gronda ferroviaria e anche
quella viabilistica ma non autostradale, connessa alla rete esistente. Domanda N°4 Risorse per la
mobilità Da
anni si sottoscrivono protocolli di intesa tra Regione, Ministero, Comuni e
Province che interessano il potenziamento prioritario, o almeno contestuale,
agli interventi sulla viabilità. Poi si scopre sempre che va avanti solo la
questione della viabilità e penso che con l’EXPO se ne vedranno ancora delle
belle come se il passato non avesse insegnato nulla. Le priorità restano la
ferrovia e la gronda ferroviaria ( che consente un maggior uso ai passeggeri
delle linee della Brianza) il potenziamento di tratte di mobilità su ferro di
tipo metropolitano o metrotramviario. Bisogna anche smetterla di consentire
trasformazioni del suolo e di destinazioni di tutti i tipi senza che si abbia
dimostrazione della sostenibilità a livello di trasporto e mobilità. Deve
diventare una condizione prescritta, ciò comporta selezione nelle scelte e
nelle priorità degli investimenti e quindi anche la disponibilità di risorse
per la mobilità. Domanda N°5 I parchi e La
dorsale Verde. I
PARCHI o meglio le grandi aree rimaste agricole e periurbane costituiscono una
risorsa oramai irrinunciabile per la qualità e sostenibilità dell’intero
sistema. Qualcosa si è accennato prima, ma basti pensare alla qualità delle
acque, dell’aria e alla stessa produzione agricola. Oggi il Paese importa poco
meno della metà dei prodotti agricoli. Con la crescita esterna di grandi Stati
queste risorse diventano sempre più scarse e costose e bisogna provvedere con
intelligenza e compatibilità. Questo problema è già posto dalle associazioni
degli agricoltori a cui va dato pieno titolo per la gestione delle aree anche
con provvedimenti normativi ed economici di compensazione. Grave è
l’atteggiamento della Regione perchè “le continuità” agricole, i
corridoi ecologici, la difesa di aria e acqua non sono problemi riconducibili ai
soli Comuni e ai loro oneri ma investono la sostenibilità del sistema. Domanda N° 6 La salvaguardia
del Paesaggio ed il progetto Molta+Brianza La
questione è concettualmente più semplice di quanto appaia, se si libera da una
visione parcellizzata degli interessi. il Territorio deve essere governato e vi
sono problemi la cui dimensione richiede attenzione pubblica propria della scala
del problema, pena pagarne gravi conseguenze e disparità a danno dei cittadini.
La mobilità ma anche i parchi territoriali e le aree agricole sono tipiche di
questa necessità, come per servizi di tipo generale che coprono ampi bacini
intercomunali. Molta + Brianza contiene un po’ di tutto, può
andar bene, ma bisogna essere chiari nel coinvolgere risorse pubbliche e
private volte al rilancio, soprattutto attraverso un nuovo modello di sviluppo
che ponga attenzione a cose anticipate in precedenza, in particolare alla
questione energetica. La Brianza partecipa e si rinnova nella economia nazionale
e internazionale se comprende le nuove regole e le nuove frontiere che non sono
quelle dell’ assenza di regole. Domanda N° 7 La nostra storia,
, la nostra identità Penso
che il rilancio pubblico corrisponda non tanto nell’investimento pubblico (
che ci deve essere) ma anche ( data la scarsità delle risorse e di metodo) nel
fare programmazione e determinare la qualità dei risultati anche attraverso
risorse private. E’ necessario un effetto governo, non una subordinazione del
pubblico alle scelte di mercato privato e a breve respiro. Quanto detto è una
linea di principio che ritengo valida anche per programmare il futuro e la
salvaguardia della Villa Reale. Domanda N° 8 Un’agricoltura
viva tutto intorno alle nostre città. Ho
già segnalato prima la questione in riferimento ad altra domanda sulle aree
periurbane. Domanda N° 9 Gestione dei
rifiuti Verissimo
ma resta comunque anche la necessità dello smaltimento facendo dei rifiuti una
risorsa e non solo un onere. In questo oggi ci aiutano tecnologie pulite
compatibili anche con le densità urbane che conosciamo. Domanda N° 10 Energie
rinnovabili e risparmio energetico Non
vi è solo l’aspetto del privato, ma anche quello normativo e di intervento
pubblico. La questione energetica e gli obiettivi di Kyoto e Bali devono
diventare patrimonio comune pubblico e privato. Per la Brianza può
rappresentare anche parte consistente del proprio rinnovo economico di cui prima
si parlava in relazione a uso e sviluppo di nuove tecnologie a basso costo
energetico, sicure ed affidabili. Domanda N° 11 Tutela delle
acque Siamo
una zona ricca d’acqua e pensiamo che non sia un problema primario come
risorsa, ma non è così e nei prossimi anni la questione sarà posta
all’attenzione di tutti. Certo due decenni fa la zona Lambro era considerata
nei testi del Ministero come zona a rischio vita!
Ancora oggi siamo obbligati ad attingere acqua potabile in falde profonde
e molto è ancora da ripulire nel sottosuolo. Le aree libere e piantumate sono
fondamentali al ricambio e protezione delle falde e delle acque di superficie,
Bisogna anche applicare leggi e norme che già esistono sulla dispersione di
acque pulite e sulle doppie reti della stessa acqua, tale da consumare potabile
o destinata ad altri usi. Domanda N°12 La biodiversità
per l’ambiente, per l’uomo, per le generazioni future. Condivido
pienamente le premesse contenute nella domanda. Aggiungo che anche in questo
caso si può avere molta attenzione locale, vedi normativa per la gestione delle
aree libere etc… agghiacciante un paese senza biodiversità.
Vincenzo Ascrizzi Monza
4 aprile 2008 |