Ci pare che, nello spirito generale di AGENDA 21 accanto
alle risorse ambientali, tecnologiche e culturali che devono essere utilizzate
per uno sviluppo sostenibile, non possa essere trascurato l'uomo ed in particolare
quegli uomini che, come gli anziani e i disabili, vengono oggi considerati
"da assistere" e non per le possibiltà che anch'essi hanno
di "dare" agli altri.
Si tratta di usare le caratteristiche che età e
disabilità danno come elementi di diversità e quindi di arricchimento
per la collettività
Progetti anziani:
La principale caratteristica dell'anziano è la memoria
e la mentalità ricevuta da un tipo di educazione che metteva in campo
scale di valori diversi.
In direzione del recupero della memoria è già
in atto il progetto "Quando i nonni erano piccini" in collaborazione
con le Raccolte Fotografiche Panini e che ha già ricevuto un piccolo
contributo dall'ufficio provinciale di agenda 21.
E da inserire in questo ambito il corso "Nonni e nonne
e non baby-sitter" che da anni si tiene in collaborazione tra Centro
delle famiglie e ARCI.
Si dovrebbe impiantare un corso per giovani coppie in collaborazione
con META per il riciclo dei resti di tavola.
Progetti disabili:
E in avanzato stato di progettazione un progetto di intervento
in aula dove sono presenti bambini autistici per "utilizzare"
la loro presenza come "risorsa" interdisciplinare.
Sono in atto contatti con le associazioni di spor per i
disabili per vedere se in acuni sport particolari la disabilità mette
in evidenza caratteristiche diverse e diversamente sfruttabii.
Si dovrebbero impiantare corsi di "ASCOLTO L'AMBIENTE"
tenuti da ciechi.
Queste alcune possibili linee di intervento.
Intorno a questi progetti sonno già state chiamate
a coaborare ed hanno accettato AUSER, Banca del Tempo, Sindacati Pensionati,
diverse libere università e associazioni di disabili.