La Storia
 

Home
La Storia
Galleria
Personali
Contatti
Link
Il Sondaggio
Articoli
News

Pino con sullo sfondo una sua creazione "La Fuga"Pino Faraca ha conquistato l'Italia delle due ruote per i successi ottenuti quando correva in bici. Oggi, l'ex ciclista cosentino fa parlare di sé con i suoi quadri. C'è l'energia e la fatica del campione e c'è pure una specie d'aura metafisica, che celebra la velocità pura senza imperfezioni, nelle tele di Pino Faraca. C'è tutto un mondo da scoprire in quei colori accesi e mai banali che l'artista cosentino, nonché leggenda della bicicletta bruzia, spalma con dovizia di particolari sullo sfondo bianco, su quel colore non colore, che opera ultimata diventa una tavolozza dalle gradazioni forti che a tratti contrastano, a tratti poi si sposano tra di loro nei contorni della tela. Colori solari e rassicuranti, mediterranei, che prendono le forme più disparate: quelle dell'eros, evidente, molto evidente e che, però, non è mai volgare. C'è tuttaMaglia Bianca al Giro d'Italia 1981. In fuga solitaria dopo aver scalato il passo del Tonale con ancora il passo del Vivione da scalare e l'arrivo a Dimaro Val di Sole. Sullo sfondo il patron del giro Vincenzo Torriani. una ricerca stilistica dietro quelle forme femminili che Faraca tratteggia sulle sue tele in pose inverosimili. E poi ci sono loro i ciclisti, a volte solitari impegnati in una dura salita, altre volte un gruppone, con i colori dell'arcobaleno, dal quale si vede pure chi vorrebbe tentare la fuga. E' una danza dell'iride, insomma, della fantasia, è un'arte peculiare e personale, che affonda le radici nel passato del campione e dell'uomo che ha vissuto sulla propria pelle l'oro e la polvere, le gioie e i dolori d'uno sport puro, sincero, che negli ultimi anni, però, è stato velato dalle tinte fosche del doping da quella spazzatura che nulla a che fare con la sfida dell'uomo contro i suoi limiti, i suoi record, la sua vita. Pino Faraca è un romantico della bicicletta, gli brillano gli occhi quando, con quell'aria modesta senza finzione e piaggeria, ne parla. Discorre delle sue vittorie come se non fossero sue, come se i podi sui quali è salito fossero di un altro. Ne ha scalati tanti podi questo cosentino minuto che nella sua seconda esistenza si dedica con lo stesso agonismo e perfezionismo all'arte, alla pittura (alcune sue opere sono state persino esposte all?Art World in Video di New York). Nei quattro anni da dilettante, tra il 1976 e lSilvano Contini - Maglia RosaTommy PrimPino Faraca - Maglia BiancaGiuseppe Saraonni - Maglia Ciclamino'Ottanta ha collezionato, tra competizioni nazionali e internazionali, circa cento vittorie. Nel 1980, poi, s'è aggiudicato il Giro della Campania a tappe e in quello stesso anno ha lasciato il segno nella Bologna - Raticosa (vinta da nomi celebri come Bartali, Moser e Baronchelli). In quell'occasione Faraca percorse, e fu subito record, quarantasette chilometri di salita impiegando un ora, diciotto minuti e cinquantadue secondi. Nel suo curriculum da professionista sono annotati ben cinque Giri d'Italia, in uno dei quali ha indossato la maglia bianca, che tradotto in numeri significa primo assoluto dei neoprofessionisti, undicesimo posto in classifica generale e primo nella prima tappa a cronometro a squadre. Tutta l'Italia delle due ruote parlava di lui. E ne parlava talmente bene che gli si aprì un posto in nazionale per il mondiale di Praga del 1981. E si sarebbe fatto onore anche lì se non fosse che per una brutta caduta al giro dell'Appennino, entrò in coma per una settimana e iniziò un lungo calvario. Il tempo di rialzarsi dalla terribile esperienza e di risalire in sella che il destino era pronto dietro l'angolo a giocargli l'ennesimo scherzetto, anche se meno grave, l'anno successivo. Faraca capì, senza tanti drammi e col piglio dell'uomo dalle mille risorse, che era il momento di smettere con l'agonismo. O meglio ch'era arrivato il momento d'iniziare altre sfide, misurasi con altri record ... suscitare altre emozioni.

(Testo tratto dal Servizio di Antonella Corvino apparso sul mensile Sport e Turismo di Gennaio 2006)

Copyright © 2006 Pino Faraca - Realizzazione Sito Piero Cosimo