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GIANBURRASCA ED I PINK FLOYD
La discussione è stata già affrontata mille e più volte, ma ancora non si è del tutto convinti del testo di "Saint Tropez", dell'album Meddle. L'eterna diatriba. In "Saint Tropez" è citata Rita Pavone ...o no? Riportiamo qui alcune esaurienti ricerche che danno un'analisi veritiera di come sono i fatti.
Alcuni libri con i testi sbagliati: Arcana 1979 e 1983 - Gammalibri 1987
In pochi siti (anche esteri) ed in pochissimi libri italiani che circolavano dal 1979 al 1990, vi è riportata nella strofa finale della canzone la famosa frase: "...making a date for Rita Pavone...". Cosa che, in più di una occasione, è stata sottolineata con enfasi ed orgoglio dalla stessa signora Pavone. Dal testo sul cd, però, salta fuori...: "...making a date for later by phone..." ...come in tutto il resto dei libri di testi. Da questo è saltato fuori un putiferio; certo, ascoltando il brano, può saltare all'orecchio la doppia fonetica di entrambi i testi ed è facile confondersi. Ma perchè tutto questo? Da dove e quando è iniziata questa storia?
Il testo sbagliato in uno dei libri dell'Arcana (1983)
A molti sfugge che la signora Rita Pavone è, da anni, personaggio molto noto all'estero, ma non sappiamo con certezza se gli stessi Floyd hanno avuto modo di ascoltare (e vedere?) nei primi anni '70 (quando la Pavone era davvero sulla cresta dell'onda in Italia e non solo); quindi, potrebbe non essere una casualità, dato che anche all'estero è riportata (sovente volte) la frase "in omaggio" alla stessa. Ma voluta da chi? Però sul booklet dell'album in questione, non è riportato il suo nome. Indi verrebbe da pensare che non sia vero. La domanda sorge spontanea: conoscendo il carattere certamente non all'acqua di rose del signor Waters ed essendo questo un episodio noto da anni quasi solo in Italia, se non fosse davvero solo un errore di interpretazione fonetica, credete davvero che il buon Roger se ne starebbe così zitto? Semplicemente non gli è mai interessata la questione, visto che è solo un malinteso fonetico... Una recente discussione sul Forum di Pink Floyd Sound e un articolo apparso su un sito italiano, mi ha portato a cercare la verità, sempre con lo stesso spirito imparziale, se non altro per cercare di mettere la parola "fine" alla questione, in un modo o nell'altro.
Innanzi tutto ho fatto una piccola ricerca sul web, circa i vari siti che riportano i testi, proprio per vedere quanti potevano riportare la frase supposta errata e quanti quella supposta giusta. Il risultato è abbastanza confortante e già toglie i primi dubbi, anche se ci sono alcuni siti che comunque riportano il verso errato (* alcuni siti potrebbero non essere più funzionanti, o hanno corretto la pagina).
(testo con "making a date for Rita Pavone"):
http://userweb.metalink.net/~mvvconni/meddle.html
http://www.pinkfloydonline.com/lyrics/meddle.html
http://angolotesti.leonardo.it/P/testi_canzoni_pink_floyd_1591/testo_canzone_san_tropez_41643.html
http://www.risa.co.uk/sla/song.php?songid=23718
http://www.tuttotesti.com/pinkfloyd/09.shtm#4
http://www.testimania.com/testi/testi_pink_floyd_1591/testi_meddle_3524/testo_san_tropez_41643.html
http://lyrics.islagratis.com/lyrics_song_free.php?song=17076
(testo con "Making a date for Later by phone"):
http://www.pinkfloydfan.net/t1560-meddle-lyrics.html
http://pink-floyd.lyrics-songs.com/lyrics/63076/
http://thinkfloyd.free.fr/paroles/index_paroles.htm
http://www.seeklyrics.com/lyrics/Pink-Floyd/San-Tropez.html
http://www.bruder-franziskus.de/pinkfloyd/pflmed4.htm
http://www.azlyrics.com/lyrics/pinkfloyd/santropez.html
http://www.lyricsfreak.com/p/pink-floyd/108648.html
http://www.guntheranderson.com/v/data/santrope.htm
http://pink-floyd.letras.terra.com.br/letras/63076/
http://www.sing365.com/music/lyric.nsf/San-Tropez-lyrics-Pink-Floyd/A4A0E41B8C54833F482568A1000429EB
http://www.pink-floyd-lyrics.com/html/san-tropez-meddle-lyrics.html
http://members.xoom.virgilio.it/floydzine/meddle.htm
http://www.pink-floyd.it/testi/71.htm
http://www.brain-damage.co.uk/
http://members.lycos.nl/floydianfan/
http://members.xoom.virgilio.it/floydzine/
http://digilander.libero.it/floyder/
http://www.pinkfloydstyle.com/
http://digilander.libero.it/charlief
http://www.lyricscafe.com/p/pink_floyd/050.htm
http://www.musicalstore.it/Testi%20internazionali/Pink%20Floyd/Testi/San%20Tropez.htm
http://www.davemcnally.com/Lyrics/PinkFloyd/Meddle/
http://www.geocities.com/volga_777/main.htm
Il testo sbagliato di "Saint Tropez" (2008)
Altro libro che riporta la frase "errata" è "Pink Floyd Songs" (Edizioni Blues Brother, 1990), anche nella sua ristampa del 2008.
La ricerca su Internet è proseguita. Alcuni fan hanno trovato un vecchio articolo sul sito del Portale della Svizzera Italiana, TicinOnline, dell'ottobre del 2002.
http://www.ti-cket.ch/common_includes/pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=125157&idtipo=6
L'articolo è dedicato a Rita Pavone ed il giornalista le fa alcune domande in occasione dei 40 anni di carriera artistica. Alla domanda "Inevitabile farti una domanda su Internet. Qual è il rapporto tra Rita Pavone e la realtà virtuale?", la Pavone risponde testualmente: "Molto buono. Ho un sito ufficiale, e due altri siti, uno brasiliano e un altro norvegese. Rispondo personalmente alle mail che mi arrivano e alle critiche che giungono. So ad esempio che sul forum musicale del Corriere della Sera moderato dal critico Mario Luzzato Fegiz c’è stata una discussione circa la veridicità del fatto che i Pink Floyd mi avessero citata in una loro canzone degli anni settanta. Alcuni utenti erano dubbiosi, ma mi dispiace per loro. I Pink Floyd effettivamente nel 1974 sono venuti a vedermi in concerto a Cannes e in seguito mi hanno omaggiato parlando di me in un loro brano. Non nego che in seguito la canzone sia stata reincisa e proposta con un’altra versione in cui non compariva più il mio nome, d’altronde anch’io ho inciso “Datemi un martello” con due versioni differenti." In effetti sono affermazioni abbastanza shockanti. Ma forse c'è un po' di confusione da parte della Pavone! Bisognerebbe sapere quale sia il periodo del 1974 dove i "Floyd sono venuti a vedermi in concerto a Cannes...". Forse era tanto conosciuta da interrompere le fatiche del PRE-TOUR francese del 74 per andare a vedere la Pavone? Infatti, l'unico momento in cui i Floyd visitarono la Francia era dal 18 al 26 giugno del 1974, durante il mini-tour francese. Poi dice "...e in seguito mi hanno omaggiato parlando di me in un loro brano....". ...Ma Meddle è del 1971....! Come potevano i Floyd rendere omaggio ad una semi-sconosciuta (anche se famosa) in un brano del 1971 dopo aver visto un concerto nel 1974? ...Macchina del tempo...? Ma il massimo lo da quando dice "...Non nego che in seguito la canzone sia stata reincisa e proposta con un’altra versione in cui non compariva più il mio nome..."!!! Secondo la Pavone i Pink Floyd, nell'era d'oro del loro successo negli anni '70, hanno reinciso la canzone per togliere il suo nome? Ogni commento sembra superfluo. Meddle fu inciso in vari studi di Londra (EMI Studios, Morgan Studios, Air Studios) tra il gennaio ed il maggio del 1971 e mixato nel luglio dello stesso anno. Ben prima che la Pavone affermi che i Floyd l'abbiano vista dal vivo nel 1974!
Del resto, recentemente anche lo stesso Mason appare un po' scettico sulla questione, anche se non smentisce. Sul sito di E-Cremona appare un'intervista a Mason del 25 maggio del 2005, in occasione della presentazione del suo libro, http://www.e-cremona.it/article.php?sid=6911
Alla domanda del giornalista Claudio Zambini, "Una curiosità: a chi è venuta l'idea di citare Rita Pavone nel testo di "Saint Tropez"?", Mason risponde: "Oh, suppongo a Roger: la canzone era stata composta mentre eravamo in tour a Saint Tropez. Devo ammettere che dovrei dare un'occhiata al testo perchè non ricordavo proprio questo particolare: non saprei dirti per quale motivo ha inserito il suo nome nel pezzo, dovresti chiederlo a lui." Comunque, una cosa è sicura: Mason ha risposto senza dare una conferma, ma semplicemente perchè non si ricorda della frase incriminata.
L'amica Sara ha a suo tempo già fatto una piccola interpretazione linguistica della frase incriminata. Secondo Sara, che pensava che ormai l'argomento fosse esaurito e che chiunque leggesse quella traduzione non potesse che ridere, tutto si ricollega ad un libro di testi dell'Arcana. Anche lei poteva essere tanto sorpresa, quanto 'orgogliosa' (come italiana) quando per la prima volta lesse la traduzione dell'Arcana, ma, pur essendo il suo inglese alquanto precario all'epoca, gli sembrò subito dubbio che il testo si riferisse alla signora Pavone. Così ha cercato - da esperta audiofila - di ascoltare "Saint Tropez", ma senza poter cogliere nulla che assomigliasse minimamente a "Rita". Può darsi che tuttora se uno non avesse letto il testo ufficiale, forse non sarebbe riuscito a cogliere quello che canta esattamente Waters, ma sicuramente non sarebbe mai venuto in mente a nessuno la signora Pavone, senza quella traduzione dell'Arcana. Un italiano che non sappia assolutamente nulla della lingua inglese potrebbe, ascoltando la canzone, cogliere "pafon", ... ma un anglosassone non pronuncerebbe mai Pavone come "pafon", gli anglosassoni pronuncerebbero "Pefoni" forse... certo non "Pafon". La materia fu subito chiarita dall'allora più caro amico di Sara, che ci teneva molto a sapere ogni più piccolo dettaglio sui testi e sui significati delle canzoni, nonchè ottimo linguista; da quel momento, nessun dubbio. Del resto, Rita Pavone potrà pur essere citata in svariati siti italiani o non, ma vi assicuro che nessuno degli stranieri che io, Nino e Sara conosciamo ha mai sentito parlare di quel testo ...o di Rita Pavone.
La pagina di "Tutto" del marzo 1980
Del resto all'epoca parecchi giornali o periodici musicali e non, che si cimentavano nella pubblicazione dei testi delle canzoni dei Floyd, sbagliavano spesso le parole: ne è un esempio, tra tutti, il numero 33 del marzo 1980 del periodico "Tutto", che citava la "Rita Pavone" nel testo di "Saint Tropez".
Infine è corso in aiuto Nino Gatti, che già nel gennaio 2003 aveva affrontato la questione sul sito di Rockol. Infatti, nel dicembre del 2002 era apparso un piccolo articolo, http://www.rockol.it/news.php?idnews=49685
"Rita Pavone amata dai Pink Floyd? Ci scrivono dicendo che..."
"La questione in realtà non è nuova, ma i termini sono stati riaperti dall'email che Nicola De Cal, ex direttore della fanzine floydiana "Learning To Fly" ed attuale co-direttore di un'altra fanza dedicata al leggendario gruppo britannico, "Hey You", ci ha mandato. E' vero che i Pink Floyd citarono la "nostra" Rita Pavone nel testo di una loro canzone, "San Tropez", brano contenuto nell'album "Meddle"?
De Cal in pratica sostiene che sono tutte invenzioni. Scrive a Rockol il co-direttore:
"Carissimi della redazione (…), succede con regolarità che la mitica Rita Pavone, nelle sue interviste, affermi con comprensibile orgoglio di essere stata citata anche dai Pink Floyd nella canzone 'San Tropez' presente nell'album 'Meddle'. Ho scritto anche al 'Corriere della Sera' due o tre anni fa per smentire tale notizia, e se possibile vorrei che poteste fare chiarezza voi una volta per tutte: Rita Pavone era sicuramente famosa anche negli U.K., ma i Pink Floyd non l'hanno mai mai mai mai mai citata nelle loro canzoni! Tutto è dovuto ad un errore di traduzione dei testi dall'inglese all'italiano: le molte persone che si sono cimentate nel tradurre le canzoni hanno sempre commesso clamorosi errori di traduzione. Nel caso specifico, in molti testi di libri tradotti si trova la strofa: 'Making a date for Rita Pavone', quando i Pink Floyd cantano chiaramente 'Making a date for later by phone'."
Fin qui Nicola. La risposta di Rockol però lascia ancora dubbi, sebbene agli occhi dei fan dei Floyd sia ormai chiaro.
"Per ora, in attesa di tornare sull'argomento, che comunque rimane una disputa perlomeno divertente, dobbiamo parzialmente deludere l'amico Nicola. Le nostre prime ricerche, s'intende lungi dall'essere esaustive, evidenziano con certezza alcune anomalie. Abbiamo, come prima cosa, immesso sul motore di ricerca "Google" le seguenti parole: "Tropez Rita Pavone". Il search engine ha trovato 225 documenti. Alcuni chiaramente non c'entrano nulla, altri si riferiscono abbastanza precisamente alla disputa ed al testo floydiano. Sul forum di un Website concorrente abbiamo poi trovato lo stesso oggetto di discussione dibattuto recentemente, ovvero lo scorso 20 ottobre. Un lettore afferma con sicurezza che di "San Tropez" esistono in realtà due versioni. A confonderci maggiormente le idee, ecco quanto reperito sul sito Pinkfloydfan.net, il quale riporta con orgoglio, in tutte le sue pagine, la scritta "La più grande e vecchia comunità sui Pink Floyd che ci sia in Rete, dal 1995". E la sezione contenente il testo di "San Tropez" cosa dice? Il Website, che dovrebbe risultare ben informato e che in ogni caso non è italiano e quindi dovrebbe risultare estraneo da italiche influenze d'ogni tipo, riporta: "And you're leading me down to a place by the sea/I hear your soft voice calling me/Making a date for Rita Pavone". E adesso come la mettiamo?" (09 dic 2002)
Per quanto ne sappiamo, uno dei primi testi in cui era riportato il verso sbagliato fu il libro di traduzioni della Edizioni Lo Vecchio, come confermato anche dall'amico Fabrizio Frau, di Pink Floyd Sound. Ma la versione data da Rockol ...fa acqua da tutte le parti! Se immettiamo adesso la stessa frase su Google, non troviamo quasi nulla di nuovo. La discussione su un Forum non fa prova, è una discussione ...lo dice il nome stesso, non ci sono dati di fatto. Un non meglio precisato lettore (Rockol purtroppo non dice il suo nome) afferma "con sicurezza" che "Saint Tropez" sia stata fatta addirittura in due versioni! Questo è il colmo..... per noi poveri e umili fans dei Floyd! Infine, Rockol cita come unico esempio online Pinkfloydfan.net, che, sebbene all'epoca della disputa avesse il verso errato, si è ricreduto, ha capito l'errore e ha modificato il testo della canzone mettendo il verso giusto!
Così anche Nino Gatti aveva risposto a Rockol, analizzando già all'epoca i fatti, proprio per confutare quando detto da questi.
http://www.rockol.it/news.php?idnews=50280
"Rita Pavone amata dai Pink Floyd? Un parere definitivo (speriamo)
Riceviamo un'email che si propone di far luce sul presunto legame tra la "nostra" Rita Pavone ed la leggendaria band inglese dei Pink Floyd (vedi News). La pubblichiamo, augurandoci con questo di chiudere la questione..."
"Sono Nino Gatti, editore della nuova fanzine sui Pink Floyd, “On The Run”, e “storico” dei Pink Floyd da un quarto di secolo. Ho appena terminato di leggere un intervento nelle vostre pagine legato ad una presunta citazione del nome Rita Pavone in una canzone dei Pink Floyd. Non me ne vorrà la signora Pavone se mi appresto a smentire definitivamente l'evidente equivoco. Nel numero 2 (luglio/agosto 1991) la fanzine italiana “Cymbaline” riprodusse una lettera scritta di proprio pugno dalla signora Pavone ad un fan dei Pink Floyd: “Sì, sono io quella Rita Pavone che i Pink Floyd cantano nel loro brano 'Saint Tropez', e permettimi di dire che ne sono modestamente molto orgogliosa. Ho conosciuto il gruppo nel '76 durante un mio spettacolo in Francia. Loro si trovavano in sala e ricordo che applaudirono con molto calore durante la mia esibizione”.
Gli appassionati della storia dei Pink Floyd possono senz'altro trovare un primo errore della signora Pavone: cita un concerto del 1976, noto periodo di pausa tra il Tour di "Wish You Were Here" e le registrazioni di "Animals", dove i Floyd praticamente furono insieme tutti e quattro solo a Londra per la registrazione del nuovo disco. Ma la Pavone, adesso non dice che i Floyd erano presenti ad un suo concerto francese nel 1974? ...1976 o 1974? Possibile che i Floyd siano così dei fans accaniti della Rita nazionale da andarla a vedere in due concerti nell'arco di due-tre anni?
Continua Nino:
"Orgogliosamente, l'artista italiana affermò in un'altra intervista che ”gli U2 e i Manhattan Transfer mi nominano nelle loro interviste”. I Pink Floyd in una strofa del loro brano Saint Tropez cantano “..e tu mi inviti sulla riva del mare a una appuntamento con Rita Pavone” (Sette, n. 28, 1995).
Nel 1997 venne pubblicato il libro di Rita Pavone “Nel mio 'piccolo'” (Sperling & Kupfler), nel quale essa fu ancora più “imprecisa”:
“Sulla Costa Azzurra durante la tournée estiva del '73, mi dissero che tra il pubblico in sala c'erano i Pink Floyd, a cui non devo essere affatto dispiaciuta come artista se anni dopo, nel brano 'Saint Tropez' del loro 33 giri 'Meddle', arrivarono a cantarmi con queste parole: “...and you're leading me down to a place by the sea / I hear your soft voice calling to me / making a date for Rita Pavone”.
L'evidenza dell'errore è già nelle parole di Rita Pavone, che ricorda l'incontro con i Pink Floyd prima nel 1976 e poi nel 1973. “Meddle” fu pubblicato il 13 novembre 1971, quindi due anni prima della sua citata tournée del 1973, e non in seguito. Inoltre, nel box dei Pink Floyd ”Shine on”, pubblicato a cura della EMI nel 1992 (che comprendeva anche il cd “Meddle”) era contenuto un libro nel quale furono inseriti i testi originali dei cd contenuti nella confezione. A pagina 33, il testo di “Saint Tropez” con il suo giusto finale, cioè “later by phone”. Il cd “Meddle” fu poi ristampato, qualche anno dopo, in versione remaster e con i testi riportati all'interno della copertina. Scontato ricordare che il testo riproponeva correttamente “later by phone”." Ormai sembra chiaro che nel corso degli anni la Rita nazionale continui a cambiare versione di date. E riflettendoci sopra, un pubblico così famoso, quali i Pink Floyd, certo non si può dimenticare o non si può dare tre differenti interpretazioni!
Continua ancora Nino:
"La causa di tutto questo è da ricercare in una raccolta di testi non autorizzata, ciclostilata, comparsa sul mercato italiano alla fine degli anni Settanta, all'interno della quale, nel testo della canzone contenuta nel disco dei Pink Floyd “Meddle”, del 1971, la frase originale “Maken a date for later by phone” divenne “Maken a date for Rita Pavone”. Il motivo di questo errore sta nel fatto che tutti i dischi dei Pink Floyd pubblicati prima di “The dark side of the moon” del 1973, dunque ”Meddle” compreso, non presentavano il testo in copertina; plausibile, dunque, che un ascoltatore di lingua italiana avrebbe potuto interpretare la frase “lather by phone” come “Rita Pavone”. In seguito l'Arcana Editrice pubblicò a firma di Walter Binaghi una serie di volumi con i testi originali dei dischi dei Pink Floyd, con tanto di traduzione a fronte, che riportavano erroneamente il testo incriminato (questi libri, a dire il vero, contenevano numerosi altri errori, opportunamente segnalati all'epoca - a più riprese - anche da alcune fanzine sui Pink Floyd). Qualcuno già sospettò che il volume di Binaghi non fosse poi così preciso nella trascrizione dei testi: nella rivista mensile Stereoplay del febbraio 1979, nella recensione proprio al libro di Walter Binaghi “Pink Floyd” (Arcana Editrice, L. 3.200), il recensore Enzo Capua sentenziava: ”Mi sembra che questo libro sia ben congegnato (a parte un errore chiassoso nell'introduzione dove è scritto che "Interstellar overdrive" si trova su “A saucerful of secrets” e qualche ovvio dubbio su certe traduzioni)”."
(06 gen 2003)
Il primo libro dell'Arcana del 1978
I libretti con i testi tradotti che circolavano a quell'epoca
La pagina che ha originato l'errore
Ora è tutto chiaro: l'errore è nato da un libro dell'Arcana del 1978, ma perchè? Nel corso delle nostre ricerche, sono proprio due protagonisti dell'epoca a concludere la ricerca ed a togliere tutti i dubbi, Riccardo Bertoncelli (all'epoca direttore della Collana Libri Musicali della Arcana) e lo stesso Walter Binaghi: la colpa era di un libretto in ciclostile dove all'epoca erano stati tradotti i testi di gran parte delle canzoni dei Pink Floyd, e che riportava appunto la frase errata incriminata!
Nino Gatti, da buon storico, ha analizzato il materiale sinora conosciuto e le conclusioni sono ovvie. A sostegno della tesi prevalente viene l'amico Sebastiano. Alla metà di luglio del 2006 mi ha scritto un'interessante email, proprio relativa alla problematica del testo di "Saint Tropez"; ed ecco quello che ne è venuto fuori.
"Ciao Stefano.
Sono rimasto fulminato dal concerto dei Pink Floyd a Torino del 1988, conoscevo solo alcuni pezzi, ma dopo quel concerto ho cercato di procurarmi tutte le cassette (...ah, ...quanti ricordi) ed i libri disponibili per sapere tutto quello che potevo sui Pink Floyd. Insomma, un'illuminazione. Fra i libri che ho comprato c'era quello, appena uscito, dell'Arcana Editrice, a cura di Paolo Bertrando, contenente alle pagine 88 e 89 i "famosi" riferimenti a Rita Pavone. Da italiano, visto che mi stavo mangiando tutti i testi di tutti i dischi, non potevo non avere un moto di stupore nel leggere che la Giamburrasca era stata citata dai Floyd. Ok, ho pensato... è successo a Vera Lynn, perchè non potrebbe succedere a Rita Pavone? Caso volle che un paio d'anni dopo io entrai a far parte di un gruppo musicale, col il quale partecipai alle selezioni del "Festival degli Sconosciuti", organizzato proprio dalla Pavone e da suo marito Teddy Reno. Arrivammo alle finali regionali e la serata era condotta proprio dalla signora Pavone. Il pomeriggio, alle prove, ricordo che la incontrai. Ora, sono passati tanti anni, ma quando parli con un famoso personaggio, se non sei nessuno ...te lo ricordi per tutta la vita. Ebbene, questo è (a grandi linee) quello che ci siamo detti:
"Ciao Rita, ma lo sai che i Pink Floyd ti hanno citata in una loro canzone?"
Mi ricordo perfettamente di averle dato del tu (...boh, ...si vede che i personaggi famosi sono talmente familiari, che li tratti come conoscenti, anche se li incontri per la prima volta!) e mi ricordo anche che questa è stata l'unica cosa che le ho chiesto, da buon Fan dei Pink Floyd. Mi aspettavo una risposta affermativa, visto che stavamo parlando di un brano di vent'anni prima... figurarsi se non lo sapeva! Invece...:
"Davvero?"
"Si', ma come... non lo sapevi?"
"No, pero' mi fa piacere." ...e poi deve aver detto una cosa del tipo "Non mi stupisco" o "Non sono sorpresa" ...mi ricordo una cosa del genere, ma non le parole esatte. Sono pero' sicuro al 100% che NON LO SAPEVA. Gliel'ho detto io. Per colpa di Bertrando e di Arcana! Quindi, per sapere da dove salta fuori quel "Rita Pavone", bisogna forse interpellare i traduttori del volume, ovvero Paolo Bertrando, Walter Binaghi e Daniela Mento. E' evidente che poi si dev'essere informata per i fatti suoi ed ha usato, ovviamente, la cosa per dare ulteriore lustro al suo nome ...e chi non lo farebbe? Non c'e' nemmeno stata una smentita ufficiale! E comunque, a mente fredda, forse ho esagerato a pensare che Rita Pavone potesse conoscere "Meddle"... senza cattiveria, intendiamoci!
Be', questa e' la mia storia. Sono capitato sul tuo sito per caso, vai così, ci stai dentro una cifra!. Un saluto.
Seba."".
Dunque, secondo noi, non rimangono più dubbi. La Pavone, da quello che viene fuori dalla analisi storica, non è mai stata citata nel brano di "Saint Tropez" di "Meddle" e tutto l'equivoco nacque per un paio di testi errati che riportavano il verso sbagliato. Da buoni italiani, qualcuno ne ha approfittato, altri ci hanno creduto. A meno che non venga fuori Waters e ammetta che nel testo originale di "Saint Tropez" fosse davvero citata la Pavone! ...Smentendo sia la EMI Records, sia tutte le case autrici di libri di testi. Non ce ne voglia la Rita nazionale, ma come dire: ..."E' solo un'impressione..." (Rita Pavone, 1970).
Altri testi sbagliati.
Volevo finire con alcuni testi inediti della frase incriminata.
La pagina di "Pink Floyd. Illustrated Song Book"
1) Il primo testo differente è stato scovato da Nino Gatti in un libro di testi intitolato "Pink Floyd. Illustrated Song Book", comprato ad un asta su Ebay; il libro contiene tutti i testi fino a "The Dark Side of the Moon" ed è probabilmente stato fatto nel periodo 1973-1975, sembra stampato non professionalmente, forse in serigrafia. E' simpatica l'ultima riga di St Tropez, leggetela e non ridete troppo.....
Il testo nell'edizione giapponese in vinile
2) Il secondo testo diverso è stato individuato all'interno del disco di "Meddle" edizione giapponese (sia in vinile rosso, che in vinile nero): al suo interno, come sapete, il disco include un inserto di varie pagine scritte in giapponese, che riporta alla fine i testi delle canzoni in inglese; con relativa traduzione in ideogrammi. E mi sono saltate all'occhio un paio di cose: sulla canzone di "Saint Tropez", l'inserto riporta quest'altra versione della frase incriminata, diversa da quelle finora conosciute:
"I hear your soft voice
calling me,
making a date for... PLAY THE PART FULL...".
Il testo nell'edizione di Taiwan in vinile
3) Il terzo testo diverso è stato individuato sul retro del disco di "Meddle" edizione cinese di Taiwan: nel retro sono riportati i testi delle canzoni in inglese, con relativa traduzione in ideogrammi: sulla canzone di "Saint Tropez" la frase incriminata è tradotta però come l'edizione giapponese:
"I hear your soft voice
callin' to me,
makin' a date for... PLAY THE PART FULL...".
Del resto, ci sono molti altri errori in parecchie traduzioni di brani in tanti altri paesi: all'epoca non c'erano testi ufficiali dei brani (i primi testi su dischi ufficiali risalgono al 1973 con "The dark side of the moon") e, dunque, i testi venivano tradotti semplicemente ascoltando il brano. Dunque, gli errori nella traduzione dei testi ci sono stati, un altro esempio classico è il testo "Echoes" stampato nell'inserto delle copie giapponesi:
"Both ahead the albatross hangs motionless upon
the air
And deep neneath the rolling' waves in latherings and coral caves
The echo of the distant town comes willowing across the sand
And everything is green and softtening"
"And no one children stood in line
And no one wears it wet or white
And something stares at something trite
And starts to climb towards the light"
invece di:
"Overhead the albatross hangs motionless upon
the air
And deep beneath the rolling waves in labyrinths of coral caves
The echo of a distant time comes willowing across the sand
And everything is green and submarine"
"And no one showed us to the land
And no one knows the where's or why's
But something stirs and something tries
And starts to climb toward the light".
[N.B. : alcuni dei link di questa pagina potrebbero non essere più disponibili nel corso degli anni, poichè obsoleti o non più presenti online le pagine a cui sono riferite]
Copyrights & Credits.
Ricerca originale a cura di Nino Gatti e Stefano Tarquini (luglio 2006), ampliata da Stefano Girolami (2009). Hanno collaborato Sara Guidoni-Vidoni, Nicola De Cal, Fabrizio Frau e Sebastiano "Syd". Si ringraziano Fabrizio Sassi, Edoardo Bertoletti, Marco Antonio per il loro materiale sui libri (marzo 2017). Si citano tra le riviste ed i libri: Rockol, Arcana.
* La presente ricerca è stata approfondita ed inserita nel libro dei Lunatics: "PINK FLOYD. STORIE E SEGRETI" (Giunti Editore, 2012), ISBN-EAN: 9788809773745, con l'autorizzazione dei rispettivi autori. Pertanto, ogni loro uso è strettamente vietato dalla legge. http://www.thelunatics.it/tlhomebook.htm
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