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NOTE ALLA DISCOGRAFIA UNGHERESE: I DISCHI DELLA GONG"

 

 

 

 

Si premette che la dittatura comunista prestava molta attenzione alla cultura; però, così potevano controllare tutto con mani di ferro, compresa la musica rock. Questo ha fatto sì che i Pink Floyd e tanti altri gruppi occidentali non uscissero in Ungheria negli anni '60 e '70, né su licenza ufficiale, né importati dall'estero, era proibito. Le cose cambiarono nel periodo dell'album "The Wall", dove i compagni si resero in parte conto che gruppi come i Pink Floyd potevano essere un affare enorme; d'altra parte, avevano finalmente tradotto alcune canzoni e scoperto l'ideologia di sinistra.

In Ungheria, la casa discografica di Stato che produceva e stampava dischi era chiamata come "Magyar Hanglemezgyártó Vállalat" (che stata a significate "Hungarian Record Producing Company"), abbreviata come "MHV". Allora, la direzione dell'unica società monopolistica di proprietà dello Stato - la MHV - e dei loro agenti, affidabili al 100%, si rivolse nella direzione della EMI per vedere in che cosa si poteva collaborare. Gli agenti della MHV sono stati i primi ad acquistare un singolo, per la concessione di licenze, e stamparlo in loco nella fabbrica di Dorog, situata nella provincia di Komárom-Esztergom, nell'Ungheria settentrionale, cosa che funzionò in qualità sorprendentemente buona rispetto agli altri paesi socialisti.

 

 

Questo nuovo clima fece nascere la release del 1980 di "Another Brick in The Wall part 2", pubblicata sotto l'etichetta "Pepita" di MHV. E fu un enorme successo. Poi si accordarono per l'uscita del successivo album in studio dei Pink Floyd, e si prepararono a sfornare dischi per i nuovi giovani. Ma quando arrivò il nastro maestro di "The Final Cut", il fanno che Waters osò portare il "grande" Breznev in una canzone li fece cambiare idea: l'uscita di "The Final Cut" fu immediatamente annullata, pensando che fosse tutto sistemato. Tuttavia, gli inglesi segnalarono che c'era un contratto firmato, compreso l'importo dei danni e delle penali. Così, alla fine, rinegoziarono un nuovo accordo su un altro album, ma nessuna delle due parti voleva cadere in un affare che prometteva di essere buono.

 

 

E' così che l'album "A Collection Of Great Dance Songs" diventò "Best Of Pink Floyd" in Ungheria due anni dopo (prodotto dalla FAVORIT nel 1983). Forzato, con qualche sbavatura, ma il prodotto c'era. Tuttavia, nello spirito di questo nuovo corso, al disco è stato dato non solo un nuovo nome, ma anche una copertina unica: realizzata da un pittore ungherese con il motivo della copertina di "Ummagumma" (Gilmour è seduto sulla sedia), nel retro era indicato "Grafika: Tóthlaca". Questo fu uno dei migliori affari dell'epoca, fino ad oggi.

Già nel 1985 si sentiva che ci sarebbero stati dei cambiamenti. Quindi, ciò che il piccolo uomo non poteva permettersi, i leader statali selezionati avevano già iniziato. Un paio di società semi-private iniziarono così come sotto-etichette di MHV, guadagnando sempre più spazio anno dopo anno. Ad esempio, potevano fare affari con le case discografiche occidentali per le quali un individuo sarebbe ancora in prigione. Una di queste nuove etichette è diventata GONG, quella che prima era una sotto-etichetta MHV, diventò una società privata indipendente con le trasformazioni. Gong pubblicò principalmente musica occidentale su licenza ungherese, mentre i paesi socialisti vicini sono stati inondati dalla distribuzione illegale (vedi Russia tra tutte). Raggiungendo i grandi affari di stato, i nuovi album delle principali rock band ungheresi hanno raggiunto anche gli altri artisti occidentali. Nel 1990, nel momento più ideale per loro, la Gong pubblicò un paio di album dei Pink Floyd. Erano ancora vivi, abusando della loro posizione di monopolio, ma durante il periodo del "cambio di regime" non dovevano più temere i loro compagni più duri a causa dei testi.

 

 

Fu allora che venne realizzato l'altro LP dei Pink Floyd in Ungheria, "Obscured By Clouds", popolare in Occidente ed in Giappone. Più alcuni titoli più vecchi, come "Meddle" e "Wish You Were Here".

 

 

È interessante notare che non erano interessati all'epoca senza Waters; così "A Momentary Lapse of Reason" rimase fuori dalla produzione Gong, anche se il disco esiste. Alcuni collezionisti ungheresi però lanciano l'ipotesi che l'edizione ungherese fu stampata dalla Favorit, che incluse stranamente anche il logo della Gong nella etichetta arancione (e non bianca come quelle della Gong). Così come il successivo live "Delicate Sound of Thunder": inizialmente, l'edizione russa della Melodia fu portata dai soldati sovietici in Ungheria di casa in casa, in cambio di cibo e bevande; il doppio live fu stampato solo dopo, pubblicato in Ungheria dopo alcuni anni dalla Favorit su etichetta arancione (sempre col logo della Gong).

 

 

Alcune copie di queste stampe della Gong e della Favorit furono consegnate alle radio locali ungheresi, che già dagli anni '80 cominciarono a fiorire nel territorio magiaro ed a trasmettere musica rock, come la famosa Radio Budapest P.L.C., ma anche Magyar Radio, Slager Radio, Roxy Radio, Petofi Radio, Laza Radio, Radio FM95, Radio 88, Radio Szeged, Zene.hu Rock, Kerepes Radio, Lanchid Radio. L'unica differenza che distingueva queste copie dalle edizioni normali era che avevano sulle etichette la scritta timbrata in ungherese "Mintapéldány Nem Eladható" che vuol dire "Sample record Not For Sale".

sample = prototype = mintapéldány = mintadarab

Nella maggior parte dei casi, non c'era nemmeno un adesivo, molte volte presente nelle copie originali: l'adesivo era tolto senza problemi e sistematicamente dal personale della radio e portato a casa o venduto a rivenditori di seconda mano.

 

 

Vale la pena di sapere che, per quanto riguarda i CD ungheresi, c'era una scappatoia legale prima del 1998; per cui, gli album più vecchi di 25 anni furono prodotti in modo semi-ufficiale, con strane copertine, in scarsa qualità sonora, da case indipendenti. La più nota di queste fu EUROTON, che riempì decine di migliaia di centri commerciali appena aperti con questi prodotti. Per molti oggi, questi sono gli album dei Pink Floyd. Anche nei paesi circostanti. Così Euroton (e simili, come la VTCD) ha fatto gli album da "The Piper at the Gates of Dawn" a "The Dark Side of the Moon" in versioni cool. Alcuni con gli Early Singles, altri con i bonus di "Relics". Anche un CD di "Zabriskie Point", basato sulla doppia uscita statunitense del 1997. Di conseguenza, quando la riedizione del catalogo del Pink Floyd iniziò nel 2016 (Pink Floyd Records) e la rinascita del vinile cominciò a imperversare anche in Ungheria, molti sono rimasti stupiti vedendo di recente per la prima volta le copertine e dalle track list ORIGINALI dei dischi dei Pink Floyd.

 

 

 

 

 

 

Copyrights & Credits.

Ricerche online e note sulla discografia ungherese a cura di Jozé Bese (novembre 2020).

Dettagli sui dischi presi dalla collezione di Stefano Tarquini e online (Discogs).

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