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LO STRANO SHOW DI BRIGHTON 1967

 

 

 

 

Questa pagina è dedicata ad uno stano concerto, tenuto alla Top Rank Suite di Brighton il 6 ottobre 1967.

Si premette che i Pink Floyd, facendo infuriare regolarmente fans ed etichetta discografica, non eseguirono mai dal vivo i loro successi dell'estate del 1967: "Arnold Layne" e "See Emily Play". Perchè? I quattro trovavano sempre le scuse più disparate e banali per giustificarne il motivo.

A Brighton, alla Top Rank Suite, il 6 ottobre 1967 (con Barrett già quasi fuori uso), stando alle biografie più autorevoli sui Pink Floyd, i due brani furono eseguiti per la prima ed unica volta quella sera. Come mai? Abbiamo cercato di fare luce su questo piccolo giallo con l'aiuto dell'archivista del giornale locale, l'ARGUS. Il locale era il Top Rank Suite e si stava svolgendo il "Miss Teenage Contest", un concorso di bellezza, con una platea di circa 2.000 persone. Vinse, secondo i giornali, una biondina di diciassette anni, tale Anne Muir-Baker, telefonista di Brighton. Nella giuria figuravano un ex DJ di Radio Caroline, un giornalista sportivo, un editore e ...udite udite... Richard Wright, organista dei Floyd. Però il giornale di quel giorno non parla di concerto alcuno. Allora ci chiediamo: c'erano anche gli altri tre Floyd? Furono i brani eseguiti in playback? Furono diffusi nell'ambiente e basta alla presenza dei Floyd stessi? Vediamo le fonti.
 

     

Articoli tratti dal giornale "Argus", rispettivamente 5 e 7 ottobre 1967

 


All'inizio non c'era molto. Gli unici due articoli che siamo riusciti a trovare sono due pezzi del giornale locale ARGUS:

a) un inserto pubblicitario nel giornale del 05-10-1967, che pubblicizza il concerto dei PINK FLOYD alle otto di sera alla Top Rank, insieme a alcuni gruppetti spalla, come Omega e Syd Dean, in occasione appunto del concorso "Miss Teenage Brighton Contest";

b) un articolo nel giornale del 07-10-1967, che raccontava l'accaduto, con alcuni particolari della serata, il nome della vincitrice e la composizione della giuria dei giudici del concorso, tra cui, Alan Weeks, il d.j. Mike Ahern (di Radio Caroline), l'editore della Gazzetta di Brighton John Hurren e Richard Wright, "organista dei Pink Floyd".

Non abbiamo trovato altre fonti, sarei curioso di vedere sui giornali cosa c'è di vero e cosa di inventato, non sempre dicono il vero (vedi l'articolo di Bianchi sul Piper Club del 1968).

 

 

Backstage, Saville Theater, 01-10-1967

 

 

Non resta che basarci sui libri e sulle interviste.

Il libro di Glenn Povey riporta qualcosa come 4 pezzi: "Arnold Layne", "See Emily Play", "Matilda Mother" e "Astronomy Dominè", non so dove abbia preso la fonte. Glenn continua dicendo che i Floyd furono pagati £.300 per suonare 30 minuti durante l'intermezzo del concorso, organizzato e curato dal dj Mike Aherne della radio locale "Radio Caroline". Certo, vengono dei dubbi che i Floyd suonassero ai concorsi di bellezza, per di più per minorenni. Ma per un compenso così alto, tutto era possibile.

Anche i giornali dicono la sua, e i dubbi rimangono: a detta di Waters, non gli piaceva fare tanto gli stessi pezzi del disco, come i Beatles, piuttosto gli piaceva sperimentare (vedi quanto detto da Waters nelle interviste per il libro di Miles), ecco il motivo per cui non facevano quasi mai pezzi come "Arnold Layne" e "See Emily Play", a vantaggio di pezzi come "Mathilda Mother", "Set the Controls For the Heart of the Sun" e "Interstellar Overdrive".

Di sicuro, leggendo qua e là, c'è che:

- Jan Priston nel suo libro "Embryo" del 1999 riporta la data del 6 ottobre 1967 come una data di registrazione in studio ai Sound Techniques di Chelsea, dove probabilmente registrarono dei take di "Vegetable Man" con Syd Barrett (vedi anche Mojo, 1994); è vero che "Vegetable Man" fu registrata con Gilmour due volte (5 e 9 maggio 1968) agli studi di Abbey Road, ma questa session del 1967 con Barrett è documentata, anche da Luca Ferrari nel suo libro del 1985;

- lo stesso Jan riporta la sera un concerto al Top Rank di Brighton, per cui stessa data di Glenn Povey, diversa occasione e non riporta la scaletta;

- Nick Mason, in una intervista su "Zig Zag" n. 32, disse che la band fu pagata 600 sterline per quella serata al Top Rank (troppo?); Mason aggiunse che la direzione del Top Rank non voleva che la band si servisse al bar del locale, il che li fece arrabbiare, tanto che sperarono di non tornare lì nel futuro (cosa che avvenne, suonarono ancora a Brighton, ma non lì); nel dettaglio "“the Top Rank suites wouldn’t let us drink in the bar, which made us bloody angry… the whole thing was fantastic anyway, because… what was then considered to be our audience of course could never get into these places because you had to have a tie to get in, and there was the whole business of they wouldn’t let us drink at the bar because we hadn’t got collars and ties, and various outrages that used to drive us all mad. We always swore we’d never go back, but we didn’t keep to it.”";

- nelle loro interviste, i Floyd parlano sempre al plurale quando dicono delle esecuzioni dal vivo di "Arnold Layne" e "See Emily Play"; sicuramente non li hanno fatti dal vivo solo a Brighton, ma sono solo supposizioni, in un senso o nell'altro, visto che non abbiamo le scalette delle maggior parte dei concerti del 1967 e anche di metà 1968; Waters ricorda: "“We’re being frustrated at the moment by the fact that to stay alive we have to play lots and lots of places and venues that are not really suitable. We’ve got a name of sorts now among the public so everybody comes to have a look at us, and we get full houses. But the atmosphere in these places is very stale. There is no feeling of occasion. We still do ‘Arnold Layne’ and struggle through ‘Emily’ occasionally. A lot of stuff on our LP is completely impossible to do live.”".

 

 

Backstage, 5th Dimention Club, Leicester, 27-09-1967

 

 

L' Argus, quotidiano principale di Brighton, il giorno dopo - come già detto - concede un articolo di un quarto di pagina al concorso: cita solo Rick Wright come facente parte della giuria al Top Rank Suite ...non parla affatto di concerti. Questo ci apre ad altre ipotesi: può far supporre forse che abbiano messo su un disco dei Floyd, noi in Italia abbiamo i registri SIAE dove vengono annotati i pezzi che un locale diffonde in una tale serata, forse chi ha scritto i libri è andato a consultare un database simile inglese, senza sapere esattamente in quali termini l'apparizione si sia svolta.

Una riflessione: se Mason cita un bar, sicuramente potevano aver programmato un passaggio al Top Rank, con pochi pezzi, anche a contorno di una manifestazione così. Sono riflessioni, comunque. Riusciamo così a dedurre due cose: la serata era un happening di eventi, come concerti di due o più gruppi (Pink Floyd, Omega, Syd Dean) ed il concorso di bellezza, ed che i Floyd tennero un concerto normale per quei tempi. Infatti, se si analizza la promozione nell'inserzione del giornale del 5 ottobre, in basso dice "dalle 8 p.m. alle 1 a.m.", ed i Floyd non potevano certo essere l'unica attrazione.

 

 

  

Inserzione sull'Argus del 29 settembre 1967 ed il contratto del concerto

 

 

Ma a togliere tutti i dubbi sono un'altra inserzione dell'Argus del 29 settembre 1967 e, finalmente, una copia del contratto stipulato dai Pink Floyd, attraverso la Blackhill Enterprises, con l'Agenzia Clayton Entertainment. L'inserzione pubblicizza la partecipazione dei Pink Floyd nella serata del "Miss Teenage Contest", con i nomi anche dei gruppi spalla, Omega e Syd Dean. Ma i dubbi del concerto scompaiono con il contratto, dove vengono indicati bene i termini del concerto ed il pagamento di 300 sterline.

 


 

 

 

 

 

Copyrights & Credits.

Ricerca a cura di GianPaolo Maltoni (marzo 2012 / gennaio 2013), curata da Stefano Tarquini (dicembre 2016-marzo 2018). Fotografie prese online.

Si citano e sono stati consultati, contribuendo alla ricerca: "Pink Floyd: In The Flesh. The Complete Performance History" (Glenn Povey, Ian Russell), “Pink Floyd: Un Sogno In Technicolor” (Glenn Povey, Ian Russell, Giunti Editori, 1998), "Inside Out A Personal History Of Pink Floyd" (Nick Mason, Rizzoli, 2005), "Embryo - A Pink Floyd Chronology 1966-71" (Nick Hodges, Ian Priston), "Pink Floyd. Manuali Rock 4" (Luca Ferrari, Arcana, 1985), "The Complete Pink Floyd. The Ultimate Reference" (Glenn Povey, Carlton Books, 2016).

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