"ATOM HEART MOTHER"
La Storia.
La divisione interna della suite non ha nulla di strutturale o di giustapposto.
In quel periodo i gruppi percepivano le royalties in base alle tracce presenti
sul disco: con questo sistema i brani risultarono 12 e non 5.
Comunque, i Pink Floyd iniziarono a lavorare a "Untitled Epic", come fu inizialmente chiamata, nel novembre del 1969, come brano principale da provare nel loro imminente tour. Il tema principale fu elaborato da Gilmour e indicato come "Theme from an imaginary Western", perché gli ricordava la colonna sonora de I magnifici sette. Della stessa opinione era anche Waters. Successivamente varie persone collaborarono con idee diverse alla stesura del pezzo, che fu diviso in cinque parti principali, collegate per mezzo di riprese di chitarra, pianoforte o effetti su nastro.
Fu suonata la prima volta dal vivo il 18 gennaio 1970 al Croydon Town Hall, e qualche giorno dopo, il 23 gennaio 1970, al Theatre Des Champe Elysèes di Parigi, con il nome provvisorio di "The Amazing Pudding".
Il brano proposto al pubblico queste prime volte non aveva ancora né orchestra, né cori, e fu verso aprile, dopo l’inserimento di altri segmenti, che si comprese la necessità di inserire un’orchestra per rendere il pezzo più corposo. Ron Geesin fece la sua comparsa durante l’ennesimo tour Americano, col compito di arrangiare questo Western immaginario. Il primo a conoscerlo fu Nick Mason, che seguiva abitualmente i suoi spettacoli per lo show di John Peel. I Floyd gli affidarono un nastro, certamente di qualità scadente, trattandosi di parti messe insieme, senza un filo conduttore, e qualche indicazione di massima, prima di ripartire per concerti promozionali. Gilmour registrò di nuovo il tema principale, mentre Wright fornì l’idea di base per il coro; Waters e Mason si occuparono degli effetti su nastro.
All’inizio di maggio Geesin si trovò a scrivere tutta la partitura da solo, non potendo usufruire dell’aiuto di nessuno (a parte Wright, nessuno degli altri Floyd sapeva leggere la musica). La EMI mise a disposizione del compositore la Abbey Road Pops Orchestra, un gruppo di musicisti esperti, ma pagati a ora, utilizzata per lavori di questo tipo. Comprendeva: 1 violoncello, 3 trombe, 3 corni, 3 tromboni, 1 tuba, 2 violini e 2 suonatori di legni. Con loro anche le 22 voci del coro di John Aldiss. Il fatto che i musicisti venissero pagati a ore costituì un problema durante le sedute, perché le cose dovevano essere fatte con una certa rapidità. La composizione stessa era un ostacolo a causa dei frequenti cambi di tempo a cui l'orchestra scritturata evidentemente non è abituata.
Durante le registrazione si creò subito un clima difficile e le ultime fasi furono supervisionate da John Aldiss, che prese il posto di un Geesin molto provato. Nonostante le difficoltà il brano fu terminato verso giugno e definitivamente mixato a luglio dopo essere stato eseguito anche dal vivo al Festival di Bath. L'edizione americana dell'album presenta un missaggio differente dei brani.
Divisione interna della suite.
- a: Father's Shout (0:00 - 5:25)
L’introduzione con i corni balbettanti è opera di Geesin che voleva qualcosa di
forte per colpire il pubblico e introdurlo nell’atmosfera del disco. Il tema
doveva essere ancora più "incerto", ma non fu possible realizzarlo a causa della
qualità dell’orchestra (più preoccupata di essere pagata che di seguire le
fantasie di un compositore d’avanguardia). Il tema riflette il motivo principale
di Gilmour, mentre il titolo della sezione è opera dello stesso Geesin, in
omaggio al suo pianista preferito, Earl Hines, soprannominato "Father". Giocando
con lo spettro sonoro i fiati subentrano in crescendo, salendo di tono e di
intensità, sono note spezzate che cercano l'accordo finché entrano le tastiere e
le percussioni. Rombo di motore e cavalli al galoppo, esplosioni, poi di nuovo
sul canale destro il rombo di una moto, fino a quando le tastiere non finiscono
per introdurre la chitarra slide di Gilmour, ennesima variazione sul tema
principale.
- b: Breast Milky (5:25 - 10:12)
La chitarra scompare e inizia un duetto tra organo e violoncello prima che con
un lento fade vi entrino anche gli altri strumenti. Anche questo caso il titolo
fu scelto da Geesin.
- c: Mother Fore (10:12 - 15:32)
In questa sezione si può ascoltare il sapiente lavoro di Geesin volto a creare
una certa dinamicità all’interno del brano, il suo sforzo per far duettare
strumenti classici ed elettrici (peraltro incisi in momenti diversi). La musica
assume un tono quasi jazzato. Gli accordi di questa parte sono opera di Wright a
sua volta influenzato da Henry Purcell (1659 – 1695, compositore operistico
inglese). Dei Floyd era l’unico ad interessarsi di jazz, musica classica, e
d’avanguardia: Berlioz, Mahler, Bruckner, Carl Orff, Aaron Copland, ecc. Anche
se per sua stessa ammissione questo interesse lo portò ad una certa
autoindulgenza.
- d: Funky Dung (15:32 - 17:43)
Titolo originale di questa parte, opera sempre di Geesin, era Split Knees,
cambiato all’ultimo momento dal gruppo per creare riferimenti all’interno
dell’album ("Concime Funky", perché il pezzo aveva un andamento funky e il
concime era prodotto dalle mucche!). La melodia di base è una variante di un
brano sperimentato dal gruppo già nelle sedute di registrazione di "Zabriskie
Point".
- e: Mind Your Throats Please (17:43 - 19:49)
Riparte da poche note l'armonia principale, che gioca come sempre sullo spettro
d’ascolto; il collage sonoro, che ricorda "Revolution N° 9" dei Beatles, è opera
di Mason e Waters. L’ispirazione proviene sempre dalla colonna sonora "The Body"
in cui c’era un collage sonoro che riguardava l’esofago e la bocca. In questa
sezione compare per la prima volta un piano amplificato per mezzo di
altoparlanti Leslie, esperimento ripetuto poi su "Echoes" nell'album "Meddle".
- f: Remergence (19:49 - 23:43)
Parte finale in cui con crescendo alternato tutti i fili delle precedenti
melodie vengono al pettine fondendosi in un'unica grande ripresa. Geesin la
riteneva la parte migliore, anche perché proponeva una nuova melodia di sua
creazione.
Esecutori: line-up.
* Richard Wright: Piano, Mellotron, organo Hammond, orchestrazione
* Roger Waters: voce, chitarra ritmica, basso elettrico, collage effetti su
nastro
* David Gilmour: chitarra elettrica e acustica, cori
* Nick Mason: batteria, percussioni, collage nastri
* Ron Geesin: orchestrazione, partitura
* Abbey Road Session Pops Orchestra: ottoni e sezioni orchestrali
* John Aldiss: orchestrazione cori
* ingegneri del suono: Peter Bown, Alan Parsons
Curiosità.
- Alcuni sostengono che le parole pronunciate dal coro nella sezione "Mother
Fore" assomigliano a "Tea, toast, coffee, yeah! Sa sa sa sa sa sausage
rrrrrrrroast beef", e si riferiscono probabilmente al brano di chiusura "Alan's
Psychedelic Breakfast". In realtà si tratta di vocalizzi con sola finalità
ritmica ("...ra-pa-ti-ta- koo-koo-chaaa...").
- Il brano sarà l'unico a riportare i crediti di una partecipazione esterna al gruppo fino al brano "The Trial" su "The Wall", in cui parteciperà Bob Ezrin. Da notare che solo recentemente è stato riconosciuto a Clare Torry il suo contributo vocale sul brano "The Great Gig in the Sky".
- Stanley Kubrick chiese di poter usare questa
traccia per il suo film "Arancia Meccanica" (A Clockwork Orange), ma i Pink
Floyd negarono il permesso.
Ricerca e rivisitazione da Wikipedia a cura di Stefano Tarquini (maggio 2009).
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