Buddismo "Io saluto il Buddha che è dentro di te. Forse tu non ne sei consapevole, forse non ti sogni neppure di essere un Buddha e che nessuno può essere nient'altro che questo, non ti sogni neppure che la condizione di Buddha sia il nucleo essenziale del tuo stesso essere: non è qualcosa che si verificherà nel futuro, ma qualcosa che è già accaduto. E' la sorgente stessa da cui provieni... è la sorgente e al tempo stesso anche la meta.E' dalla condizione di Buddha che noi partiamo, ed è verso di essa che muoviamo. Quest'unica parola contiene tutto: l'intero cerchio della vita, dall'alfa all'omega. Ma tu sei profondamente addormentato, non sai chi sei. Non si tratta di diventare un Buddha, devi solo prendere atto del fatto che lo sei, devi tornare alla tua sorgente, guardare dentro di te. Stare faccia a faccia con te stesso, ti rivelerà la tua condizione di Buddha". Tratto da: "Il sutra del cuore"
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Storia Siddharta Gautama nacque circa nel 565 a.C. da una ricca
famiglia. Il padre era un raja, e non un re come dicevano alcune leggende, cioè un
governante eletto dai maggiorenni. Protetto dalle mura della sua residenza egli visse nel
lusso lontano dai problemi del suo paese, quali la povertà, il dolore e la carestia.
Nonostante ciò riuscì a uscire per visitare il suo paese, e in queste uscite incontrò
un vecchi, un malato, un religioso ed un cadavere. Questo provocò in lui un grande senso
di insoddisfazione e di tristezza che nessuna cosa materiale poteva mutare. Perciò
iniziò la sua lunga meditazione volta a scoprire la causa di tanta sofferenza; all'età
di trent'anni decise di abbandonare tutto, la moglie, il figlio e la ricchezza per
dedicarsi più intensamente alla meditazione per dare una risposta all'"enigma della
vita". Insoddisfatto delle risposte degli altri maestri, a trentacinque anni, dopo
lunghi periodi di digiuno e molte ore di meditazione giunse ad una soluzione alla
difficile domanda, e sotto un albero di fico ebbe "L'Illuminazione" (da questo
deriva il termine Buddha che significa illuminato). Giunto alle quattro verità
riguardanti il dolore, l'origine del dolore, la sua estinzione e la via per la
soppressione dello stesso. Con queste affermazioni decide di viaggiare per divulgare la
sua scoperta a tutti coloro che avrebbe incontrato nel suo cammino. Dopo oltre
quarant'anni di cammino, Gautama morì all'età di ottant'anni (così dice la leggenda)
circondato dai suoi discepoli tra cui il prediletto Ananda, lasciando come ultimo
messaggio:"Ricordate, oh fratelli, queste mie parole: tutte le cose composte sono
destinate a disintegrarsi! Attuate con diligenza la vostra propria salvezza!"
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Le quattro nobili verita' I. L'esistenza umana comporta automaticamente la sofferenza. II. La sofferenza è causata dal desiderio del piacere. III. Il sollievo è raggiunto solo mediante l'estinzione del desiderio del piacere. IV. Una "strada ad otto corsie" deve essere seguita per l'eliminazione del piacere.
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La strada ad otto corsie
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I. Concezzioni esatte | quattro nobili verità. |
II. Giuste aspirazioni | rinunciare al piacere, desiderare il bene. |
III. Giusto parlare | non mentire, non usare parole oziose. |
IV. Retta condotta | comportarsi bene. |
V. Retto agire | non vedere persone come schiavi, non macellare animali. |
VI. Retto sforzo | coltivare stati mentali positivi. |
VII. Retta diligenza | cercare il dominio di sé in ogni cosa. |
VIII. Retta concentrazione | darsi alla meditazione finché giunga la pace. |
Dhammapada
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Uno dei testi sacri del Buddismo, il Dhammapada o "Libro della Legge" è una raccolta di aforismi che la legenda voglia siano stati deddi da Siddharta stesso e poi raccolti da un suo discepolo. Sono da considerarsi una guida nella strada da condurre tutti i giorni, al fine di raggiungere la liberazione dal desiderio. |
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