Pianarella - Grimonett

ACCESSO: seguire il sentiero fino al primo bivio segnalato da un ometto, quindi seguire la diramazione di destra; giunti sotto la placca, risalire per 10m sulla destra.

L1: I resinati che salgono l'ostica placca sotto la cengia alberata sono il primo tiro di MIO NOME; si può seguirli oppure si può attaccare pochi metri a destra (attacco originale) una facile placca non protetta e, giunti alla cengia alberata, traversare a sinistra proteggendosi eventualmente con cordini su alberi e radici. Seguire poi la fessura protetta da vecchi resinati. Attrezzare la sosta su un albero che si protende nel vuoto, oppure andare a reperire la sosta attrezza su un albero posto a destra sulla cengia. Io preferisco attrezzare la sosta sul primo albero, per recuperare meglio il seconodo.
L2: sulla placca a sinistra parte una vecchia via a spits. Puntare invece a un robusto chiodo con anello, dopo il quale si giunge al primo resinato leggermente a destra.
L3: delicato passaggio iniziale. Giunti sulla cengia, andare a destra, sostare su 3 resinati.
L4: spettacolare tiro nell'erosione. Salendo, per evitare troppo attrito, si possono togliere alcuni rinvii (mi pare il 3 e il 4).
L5: dalla sosta salire 2m diritto e traversare a destra fino al chiodo e poi al resinato. La partenza è poco protetta, però l'arrampicata non è difficile. Giunti al breve tettino, è meglio tralasciare la vecchia sosta a chiodi e proseguire; è ben manigliato. Poi si traversa a sinistra; quando si arriva al resinato che riporta a destra, è meglio togilere il precedente rinivio, per evitare troppi attriti di corda. Attrezzare la sosta su un robusto albero sulla cengia. Se non si gioca con un po' di astuzia nel rinviare, la corda tira terribilmente! Io, quando arrivo al tettino, scendo a togliere l'ultimo rinvio e rllungo il rinvio sotto il tettino.
L6: delicata partenza in vago diedro. Quando si traversa a sinistra, si può sostare su un resinato posto in basso, vicino agli alberelli; io preferisco non rinviarlo e proseguo diritto fino al resinato sopra, arrampicando per un lungo tratto sprotetto, tuttavia l'arrampicata non è difficile. Ad un certo punto non si sa più dove andare, allora attraversare a destra verso lo spigolo, su tratto leggermente strapiombante ma ben manigliato, e dietro lo spigolo magicamente compare il resinato. Il tratto successivo è sprotetto, ma è facile: ci si può proteggere con cordini su alberelli. Attrezzare la sosta sui grossi alberi del pianoro sommitale.

DISCESA: seguire la traccia nel bosco fino ad incrociare il sentiero che percorre il pianoro sommitale; seguire il sentiero verso sinistra; giunti ad un grosso ometto di pietre, imboccare il sentiero che scende ripido a sinistra, fino alla base del paretone; qua e là ci sono vecchi segni azzurri.


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