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I condomini sostituti d'imposta Con la legge del 27 dicembre 1997 n. 449, i condomini sono diventati sostituti d'imposta, con l'obbligo di svolgere una serie di mansioni fiscali-burocratiche ancora più pesanti. Il bello é che noi proprietari abbiamo accettato tutto questo silenziosi e passivi, senza protestare e neanche alzare la voce. Una imposizione venuta dall'alto che ci responsabilizza notevolmente. Siamo stati all'Ufficio Imposte per chiedere delucidazioni sulla presentazione del modello 770. Coda ! 90 minuti di attesa ! Quali moduli occorre presentare ? I moduli del modello 770 che interessano il condominio quale sostituto di imposta sono:
EVVIVA LA BUROCRAZIA ! Per maggiori informazioni sui quadri rivolgersi al Ministero delle Finanze: www.finanze.it L'effetto della nuova normativa fiscale sul condominio è stato quello di far lievitare in modo consistente le spese di amministrazione e gestione a carico dei proprietari. Amministratori e commercialisti hanno colto la palla al balzo, si sono aumentati il loro compenso (come giusto), giustificato dalle nuove incombenze a cui devono sottostare. I proprietari pagano ! Tutti i consuntivi condominiali riportano ora voci di spesa del tipo:
Ma dove vogliamo andare a finire ! Ringraziamo lo Stato per questo bel "Regalo"! Cari proprietari, forse non sapete cosa vuol dire essere sostituti d'imposta, vuol dire che dovete pagare voi le tasse per i dipendenti e i liberi professionisti del vostro condominio, così come le aziende pagano le tasse per i loro dipendenti e compilare il modello 770. Dovete effettuare la ritenuta d'acconto del 20% ai prestatori d'opera del condominio, PAZZESCO! Se non lo fate rischiate multe salatissime. L'amministratore del condominio o un commercialista nominato dai voi condomini svolgerà tutte le pratiche del caso, ma intanto lo dovete pagare (mica lo fanno gratis) e profumatamente e sono altri soldi dei vostri (nostri) sudati risparmi che se ne vanno ad incrementare quel pozzo senza fondo che in Italia si chiama burocrazia. Ci siamo fatti fregare un'altra volta, silenziosi, passivi e inermi, senza protestare con buona pace delle nostre organizzazioni di categoria. |