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Lettera a Massimo D'Alema, a Emma Bonino, ai quotidiani italiani, ai gruppi di discussione: it.diritto.condominio, it.politica.*.

Egregio Presidente del Consiglio, intendiamo segnalare alla Vostra attenzione un grave problema che riguarda soprattutto proprietari e inquilini.

Si tratta degli sfratti per morosità. A molti proprietari che cedono in locazione il loro bene capita di fare i conti con inquilini morosi che per svariati motivi non vogliono o non possono più pagare l'affitto e le spese accessorie. In questi casi la legislazione italiana non tutela affatto il proprietario, costretto a farsi carico dell'inquilino moroso senza alcuna contropartita da parte dello Stato.

Mentre l'inquilino è tutelato e garantito dalla legge, lo stesso non si può dire per il proprietario che per legge, a garanzia del contratto, non può chiedere all'inquilino più di tre mensilità di cauzione.

Intendo sottolineare come tale somma, che in genere non arriva a più di due milioni di lire, non è sufficiente a coprire le spese che un proprietario è costretto a pagare per fare fronte alla morosità di un inquilino. Infatti oltre a non percepire più la pigione occorre avviare lo sfratto legale, mera procedura burocratica dal costo di circa due milioni e mezzo.

Inoltre nel caso di alloggio in condominio, il proprietario è tenuto ad anticipare le spese condominiali e di riscaldamento all'amministratore, in media altri due o tre milioni all'anno, con scarse o meglio dire nulle probabilità di rientrare delle spese anticipate, senza contare che sull' immobile locato pesa il pagamento delle tasse: ICI e IRPEF che il proprietario deve sborsare comunque, indipendentemente dal fatto che l'immobile abbia prodotto o meno del reddito.

Inoltre sulla proprietà pesa la responsabilità di tenere in piedi l'immobile con i relativi costi per lavori straordinari al fine di mantenere in efficienza e a norma di legge gli impianti (elettrico, idraulico, ascensore, autoclave, caldaia, etc).

Da quanto esposto si capisce bene che incappare in un inquilino moroso per un proprietario è una vera e propria disgrazia.

Una soluzione per tutelare meglio la proprietà ci sarebbe e potrebbe essere quella di liberalizzare l'importo della cauzione da versare. Con una somma piu' consistente (sempre che l'inquilino la versi) si potrebbe affrontare meglio l'incognita della locazione. Non dimentichiamo che per legge la cauzione è fruttifera di interesse legale e va restituita al termine del rapporto locativo con gli interessi maturati ed è comunque garantita perché c'è l'immobile stesso che fa da garanzia sulla cauzione; un giudice può ordinare la vendita all'asta dell'immobile se il proprietario, senza motivo, non restituisce la cauzione all'inquilino al termine del rapporto locativo.

Dunque, se l'inquilino è tutelato, sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista patrimoniale per quanto riguarda la cauzione od eventuali danni dovesse subire da parte del proprietario, perché invece non deve essere lo stesso anche per il proprietario per quanto riguarda i danni che un inquilino gli può arrecare?

Un' altra soluzione per meglio tutelare la proprietà potrebbe essere quella di velocizzare la procedura di sfratto in modo tale che si possa liberare l'immobile in due o tre mesi al massimo, cosa che oggi non avviene, infatti per sfrattare un inquilino moroso, documentazione alla mano, occorrono da dodici mesi a quindici mesi in media, una disgrazia per un proprietario, una pacchia per l'inquilino che per un anno intero e piu' non ha da pagare nè tasse, nè pigioni, nè spese condominiali, solo la cauzione legale (se versata), tutto il resto è a carico della proprietà.

Perché penalizzare in questo modo i proprietari e condomini? I proprietari sono soltanto limoni da spremere ? Ci rivolgiamo a Lei perché sensibilizzi maggiormente il Governo su questo problema e porti avanti una politica di maggior tutela della proprietà, la quale non dimentichiamolo e torniamo a ripeterlo, ha la grossa responsabilità e l'onere di mantenere in piedi l'immobile, oltre a quello di pagare le tasse, con notevoli investimenti di capitale per spese di ristrutturazione e adeguamenti degli impianti alle norme di legge.

Grazie e saluti.

 


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