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Lettera al giornalista Alessandro Mondo.

Abbiamo letto l'articolo su: "La Stampa" di oggi nella pagina di cronaca a cura di Alessandro Mondo e relativo al bando di concorso per gli affitti. Si legge nell'articolo che la scarsa domanda per il contributo è dovuta come denunciano sindacati inquilini e Comune al fatto che molti contratti di affitto non sono registrati (la cui registrazione è condizione indispensabile per ottenere il contributo).

Non so quanto di vero ci possa essere in tutto questo, ma una cosa è evidente, concedere agevolazioni e aiuti contribuisce a portare alla luce l'evasione e a far emergere il sommerso come dimostra il contenuto dell'articolo.

Perché allora non estendere questo genere di iniziative dando la possibilità di scalare dal proprio reddito le spese sostenute per l'affitto documentate dai contratti registrati e tutte le spese sostenute per manutenzioni e ristrutturazioni dei nostri immobili documentate dalle fatture ? Quanto sommerso uscirebbe alla luce del sole?

Comunque l'articolo fa di tutta un erba un fascio, facendo passare i proprietari di casa che locano come grandi evasori. Ma allora che si punisca chi non ha registrato il contratto, ma si premi invece chi lo ha registrato. Purtroppo accade che chi registra il contratto viene punito e vessato dallo Stato, mentre chi fa il furbo alla fine viene premiato.

Registrare un contratto di affitto comporta oltre al costo della tassa anche un altro grosso costo in termini di tempo perso per fare materialmente la registrazione. E' un costo di cui non se ne tiene conto, ma questo non lo dite nell'articolo; è più facile sparare a zero sui proprietari colpevoli di cercare di fare rendere il proprio bene, rimettendoci a volte, quando l'inquilino risulta moroso, piuttosto che sensibilizzare sui problemi che occorre affrontare per una pratica burocratica.

Vi allego di seguito il testo della nostra pagina WEB sulla registrazione dei contratti di affitto che potete anche trovare all'indirizzo: http://mysite.ciaoweb.it/lacasa/ .

 

Il giornalista autore dell'articolo, ritornando sull'argomento in un articolo successivo circa le mancate registrazioni dei contratti di locazione, riporta brevemente anche la nostra opinione. Si riporta il testo dell'articolo in colore rosso (per chi ha il browser configurato opportunamente).

"Martedì 11 Aprile 2000
Fondo sociale, oltre mille i beffati
Esclusi perché il contratto d’affitto non era registrato
Alessandro Mondo

Sono circa 2500 le domande presentate a conclusione del bando indetto dal Comune per censire gli aventi diritto al «fondo sociale», il contributo volto ad aiutare quanti devono sostenere un canone elevato a fronte di un reddito modesto. Il termine per la presentazione - più volte prorogato - è scaduto venerdì, nei prossimi giorni il Comune caricherà le richieste sui terminali esaminandole una ad una. «Da un’indagine a campione stimiamo che le domande irregolari, inaccettabili perché prive dei necessari requisiti, non superino il 20%», anticipa Silvio Virando, dirigente del settore Edilizia abitativa di Palazzo civico. Ma a colpire è un altro dato. Ironia della sorte, il bando indetto dal Comune di Torino (e da tutti quelli del Piemonte) per sostenere le famiglie più esposte si è trasformato in un efficace sbarramento destinato a far emergere situazioni di irregolarità diffusa. Sempre secondo Palazzo civico,il numero dei soggetti che non hanno potuto accedere alla graduatoria causa irregolarità contrattuali oscilla fra il 40 e il 50% (più di mille persone). Dove per «irregolarità» si intende la mancata registrazione del contratto di affitto. Particolare non trascurabile, considerato che la registrazione rappresentava uno dei requisiti per poter fare domanda.
A farne le spese, tanto l’inquilino quanto il proprietario, tenuti in egual misura ad adempiere alla registrazione (il padrone di casa provvede a denunciare il contratto salvo chiedere un rimborso del 50% al locatario). Anche se, obiettano i sindacati inquilini (Sunia, Sicet e Uniat), normalmente chi ha tutto da guadagnare dalla mancata registrazione è la proprietà. «I fatti confermano una realtà sempre ridimensionata dalle associazioni dei proprietari», commenta Andrea Parvopasso per il Sunia. Quanto al Sicet, sta valutando se esistono gli estremi per chiedere il risarcimento-danni a singoli padroni di casa. Altrettanto polemica la controparte, poco convinta dal quadro del Comune e per nulla decisa a farsi trascinare sul banco degli imputati. In particolare, dal sito Internet dei proprietari (mysite.ciaoweb.it/lacasa/) alcuni lettori invitano «a non fare di tutte le erbe un fascio», stigmatizzando il lungo iter burocratico per ottemperare alla registrazione.
Restano le 2500 domande presentate, meno del previsto. Una volta esaminate e pubblicate in graduatoria saranno trasmesse alla Regione, incaricata della ripartizione dei fondi fra i vari Comuni: i primi contributi arriveranno da settembre. Nel frattempo, informa l’assessore all’Edilizia pubblica Gianguido Passoni, proprio ieri è stata approvata la delibera per l’acquisto di 150 alloggi in Torino."

 

 

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