RELAZIONE SUL PROGETTO ERINAT 

Il giorno 19\01\06 sono venuti un vigile del fuoco e una geologa a parlarci dei rischi che può comportare un terremoto e come evitarli.

Sono state affrontate una serie di problematiche.

 

 

Che cos'è un terremoto?

Un terremoto o sisma non è una catastrofe naturale, è un fenomeno naturale che fa parte del complicato funzionamento della "Macchina" Terra e gli effetti sismici sono la prova più evidente della dinamica ancora attiva nel nostro pianeta. Il sisma è un evento naturale che avviene all'interno della Terra e che, in un tempo estremamente breve, libera energie considerevoli. Il rilascio di energia può avvenire con la distribuzione temporale estremamente varia. La scossa principale (quella a superiore energia liberata) è seguita da repliche. A volte si avvertono i precursori, cioè scosse di energia inferiore rispetto alla principale.

Gli sciami sismici sono una serie di scosse nelle quali non riesce a distinguere la principale. Le scosse possono manifestarsi come oscillazioni orizzontali (scosse ondulatorie) e come ondulazioni verticali (scosse sussultorie): un terremoto genera entrambi i tipi di oscillazione per cui non è molto corretto parlare di scosse ondulatorie o sussultorie.

 

 

 

L'epicentro è il luogo esatto in cui avviene la rottura da cui partono le prime onde sismiche.

I terremoti si classificano a seconda della profondità dell'ipocentro in:

-superficiali, sotto i 70 km;

-intermedi, tra 70 e 300 km;

-profondi, oltre i 300 km, massimo 600-700 km.

 

 

 

L'energia che libera un terremoto si propaga in tutte le direzioni sotto forma di onde elastiche(onde sismiche).

Esistono due tipi di onde sismiche, p e s. Le onde p(primarie) sono le più veloci e viaggiano sia nei solidi che nei liquidi. Le onde s(secondarie) sono più lente delle p e viaggiano solo attraverso solidi.

La velocità delle onde sismiche varia al variare della densità dei materiali attraversati. La densità all'interno della Terra non è uniforme e aumenta all'aumentare della profondità. Quindi le onde sismiche vengono rifratte (e riflesse) al passaggio tra strati a diverse caratteristiche elastiche.

Quando le onde P e le onde S raggiungono un qualsiasi punto della superficie terrestre, si generano anche le più lente onde superficiali. Sono le onde Rayleigh e le onde Love. Il movimento delle particelle attraversate da queste onde è traversale e orizzontale rispetto alla direzione di propagazione delle onde. Le onde S sono le più distruttive perchè fanno oscillare gli edifici.

 

 

 

Il sismometro è uno strumento che misura l'ampiezza del fenomeno attraverso il principio di inerzia dei corpi. Una massa opportunamente sospesa ad un telaio, ad es. attraverso una molla, rimane immobile rispetto al tremore del terreno. Se alla massa si applica un pennino e, solidale col terreno, un foglio di carta, il tremore sismico genera un movimento relativo carta-pennino che riporta l'ampiezza del fenomeno. Quando il terreno si muove, la base e la struttura si muovono con esso, ma l'inerzia mantiene la massa del pendolo in posto. Esso si muove relativamente al terreno e ad ogni movimento del terreno registra come cambiano nel tempo i suoi spostamenti dando in uscita una traccia sul foglio di carta ed ottenendo quello che viene definito sismogramma.

I sismogrammi sono le registrazioni grafiche del movimento della Terra effettuate dai sismografi.

La stazione sismica deve essere collocata su un sito "sismologicamente quieto", cioè lontano da impianti industriali, città, autostrade, grandi fiumi, dighe e foreste d'alto fusto e lontano dalle coste.

 

Come si misura la "grandezza" di un terremoto?

La magnitudo fu introdotta da Reichter nel 1935 e dà una misura dell'energia sprigionata all'ipocentro attraverso la misura dell'ampiezza massima della traccia registrata dal sismografo calcolandola dal sismogramma. La magnitudo è una misura fisica e necessita di strumenti (sismometri) essendo un parametro indipendente dagli effetti che il terremoto provoca sugli uomini e sulle costruzioni.

L'intensità stima l'effetto del terremoto essendo la valutazione della forza dello scuotimento sulla base degli effetti osservati. E' difficile determinarla ove non ci siano danni e si esprime in gradi della scala Mercalli ( da 1 a 12). Quindi la magnitudo misura la forza di un terremoto attraverso la registrazione degli strumenti.

La scala Mercalli- Cancani- Sieberg (MCS) è composta da 12 gradi interi.

I grado: la scossa è rilevata solo dagli strumenti sismici.

II e III grado: la scossa è debole e avvertita da pochi, soprattutto ai piani alti delle case.

IV grado: non tutti avvertono la scossa; chi dorme raramente si sveglia.

V grado: gli oggetti oscillano e possono cadere.

VI grado: gli oggetti cadono, i vetri tremano. Danni leggeri.

VII grado: avvertito da tutti con apprensione. Danni moderati a molti edifici, caduta di camini e tegole.

VIII grado: molti edifici sono gravemente danneggiati, alcuni crollano.

IX grado: distruzione di circa la metà degli edifici.

X grado: la maggior parte degli edifici crolla. Anche i ponti possono essere distrutti.

XI grado: distruzione totale. Anche i manufatti più resistenti si danneggiano o crollano. Notevoli effetti sull'ambiente (frane, spaccature, liquefazioni del terreno).

XII grado: CATASTROFICO. Nessuna opera dell'uomo regge. Il paesaggio e la topografia vengono sconvolti: imponenti frane sbarrano i fiumi creando laghi, si aprono grandi fenditure e cavità.

si possono produrre inoltre lungo le coste onde onde marine di altezza molto elevata chiamate maremoti o tsunami che possono essere un pericolo molto grave per  le persone che vi stanno attorno.

 

 

La sismicità

La distribuzione della sismicità non è casuale, ma si può interpretare con la teoria della tettonica a placche, è infatti connessa alle strutture che sono state identificate come zone di interazione tra la placca Africana e quella Eurasiatica. La sismicità è spesso concentrata nelle aree dove il patrimonio abitativo, per le sue caratteristiche costruttive e per lo stato di manutenzione, si presenta più fragile.

Una parte consistente del nostro patrimonio storico  ed artistico è fortemente esposta agli effetti del terremoto.

 

 

                              Pericolosità e rischio sismico

La pericolosità sismica è la probabilità di superamento di una soglia stabilita di intensità in una determinata area in un certo intervallo di tempo. Dipende dalle caratteristiche fisiche del territorio. La pericolosità è maggiore quanto maggiore è la frequenza e l'intensità  degli eventi sismici che caratterizzano un'area geografica. Per calcolare la pericolosità bisogna conoscere le aree dove si generano i terremoti (zonazione sismogenetica), la loro sismicità e la variazione degli effetti dei terremoti con la distanza

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                         Dalla previsione alla prevenzione

Purtroppo non è possibile prevedere con esattezza i terremoti, ma è possibile prevenirli attraverso alcune misure di prevenzione:

-Non costruire case in luoghi a rischio sismico;

-Studiare e conoscere la sismicità di tutto il territorio;

-Rendere la protezione civile più efficace addestrando la popolazione per l'evenienza.

 

                     Vigili del fuoco e protezione civile 

I Vigili del Fuoco sono sempre presenti 24 ore su 24 in tutto l'anno, sono distribuiti, in tutti i capoluoghi e province italiane.In Italia sono la punta di diamantedella Protezione Civile concorrendo con i propri uomini e mezzi a portare un soccorso pronto e professionale in caso di calamità.

 

              Norme di comportamento da adottare in caso di terremoto

 La tua sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abiti: se è costruita o adattata in modo da resistere al terremoto, non subirà danni gravi. E' molto importante mantenere la calma e sapere cosa fare e non fare, in caso di terremoto.